NEMI, DARIO RICCIO: IL NUOVO COMANDANTE DEI CARABINIERI CON LA MAIUSCOLA

di Chiara Rai

Nemi (RM) – Sono sei mesi che il comandante dei carabinieri di Nemi Maresciallo Dario Riccio è alla guida della stazione del paese. Uomo tutto d’un pezzo Riccio ha l’aplomb del carabiniere vecchio stampo, quello per intenderci che vive l’Arma come un servizio alla cittadinanza e con serietà e autorevolezza riesce a guidare la sua squadra. Rccio ha 42 anni sposato con due figlie e conosce molto bene il territorio dei Castelli Romani.

Entrato, come dice lui nell’arma per “necessità” si è appassionato strada facendo con una curiosità di conoscere le varie figure all’interno dell’arma e quindi di scalare la vetta fino ad arrivare ad essere Comandante di stazione: dal ’93 ad oggi ha vissuto la stazione in tutte le sue angolature e ritiene la sua attività una missione perché per lui “vale più un grazie di un cittadino che un quadretto da appendere al muro”.  Lui da Comandante ha molte più responsabilità che in passato se si pensa che è responsabile amministrativo della stessa struttura che dirige: in sostanza deve fare attenzione anche alla luce che si consuma come un buon padre di famiglia.

Originario di Benevento , primo carabiniere della sua famiglia e quindi non “figlio d’arte” ha ricoperto vari incarichi e ha anche conseguito il brevetto di paracadutista una sorta di sogno nel cassetto realizzato. Dal reparto informatico del comando provinciale di Benevento ha conosciuto i Castelli Romani  nel lontano 1993 arrivato a Cecchina dove ancora si scriveva tutto a penna e dove i primi pc comparvero in stazione nel ’94.

Nel 2002 diventa Maresciallo e si sposta in altre stazioni tra cui Santa Maria delle Mole, Lanuvio e Ariccia. Per lui l’investigazione è importante e anche l’iniziativa di indagine perché “se una cosa non fila, bisogna chiedersi il perché e non fare soltanto il lavoro burocratico d’ufficio”. L’importante è raggiungere un risultato senza ledere il cittadino, proprio per questo Riccio spiega che su qualsiasi azione che intraprende cerca sempre prima il dialogo per cercare delle soluzioni che ripristinino la legalità senza  “controindicazioni” e soprattutto senza ledere in alcun modo chi si trova in buona fede. Insomma Riccio ama instaurare un diretto rapporto con il cittadino e dei nemesi si dice molto soddisfatto: “E’ una comunità con un profondo rispetto nei confronti dell’arma e questo mi rende doppiamente responsabile di tutto ciò accade sul territorio di mia competenza”.

Riccio il Comando della stazione e monitoraggio sul territorio lo intende in maniera molto pragmatica: “La presenza e monitoraggio del territorio è essenziale – dice il Comandante – è per questo che dico alla mia squadra di camminare a piedi per il paese anche fuori dal centro perché quello che si riesce a capire stando sul territorio è molto di più di quello che si percepisce restando dietro ad una scrivania”. Intendiamoci per Riccio salutarsi con i cittadini non significa fare sconti ad alcuno, “salutarsi – sottolinea Riccio – non significa garantirsi una immunità” per lui le regole sono regole e in quanto tali vanno rispettate qualsiasi forma di abusivismo va repressa senza se e senza ma perché la legge è uguale per tutti e essere nella legalità garantisce ordine e sicurezza. 

E proprio di legalità Riccio ha parlato in occasione di una conferenza che si è tenuta alla scuola media di Nemi . Parlando della scuola il Comandante ha anche espresso rammarico per il fatto che a Nemi purtroppo l’istituzione si sta pian piano esaurendo.  Sul mobile accanto alla sua scrivania il Comandante ha uno scadenzario di carta, una sorta di agenda dove appunta tutto e programma nel dettaglio: “Sul pc può succedere di tutto ma la carta non tradisce – dice Riccio – io so già che andremo a fare il prossimo anno di questo periodo. Appuntarsi tutto è importante e permette una organizzazione più snella e puntuale dell’attività quotidiana della stazione”.

In ultimo Riccio ha augurato buone feste ai nemesi: “Auguro un sereno Natale felice anno nuovo”. E presto, quando si trasferirà a vivere in caserma a Nemi lo si vedrà ancora più spesso in giro per il paese.