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Castelli Romani

Nemi, consiglio sul bilancio: l’opposizione accende i fari sulla As Diana Nemi

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NEMI (RM) – Consiglio Comunale a Nemi dove si è discusso dell’approvazione del bilancio che ha visto anche impegnati in prima linea i consiglieri di “Ricomincio da Nemi” Carlo Cortuso e Patrizia Corrieri i quali hanno presentato un importante emendamento che sebbene tecnicamente non sia stato accolto per vizi tecnici ha una doppia valenza sia politica che di estremo interesse per le casse comunali e quindi per le tasche dei cittadini.

In sintesi cosa dice l’emendamento? In pratica il Comune risulta creditore di circa 100mila euro verso la A.S. Diana Nemi

Il 13 febbraio 2018 è stata depositata dai consiglieri comunali Cortuso e Corrieri una richiesta di accesso a tutti gli atti relativi a quanto disposto nella delibera numero 80 del 9 luglio del 2012 (firmata da Pietro Pazienza e Edy Palazzi con assente il sindaco Alberto Bertucci) che ha per oggetto il conferimento dell’incarico legale all’avvocato De Marco per il recupero del credito verso la A.S. Diana Nemi.

In realtà si tratta di una delibera di indirizzo a cui non seguono pubblicazioni sull’Albo Pretorio comunale ne di una determina di affidamento al legale per l’incarico in questione e ne di altri atti relativi la questione di questo credito che evidentemente è ancora da esigere e che da 8 anni di fatto il Comune non incassa. Nei fatti dunque è rimasta in piedi soltanto una delibera di indirizzo politico a cui non è seguita alcuna determina che desse di fatto l’incarico al legale.

Ma cosa c’è scritto di importante in questa delibera?

Andiamo per gradi. Il Comune è proprietario dell’impianto sportivo Luciano Iorio in convenzione stipulata nel 2003 con l’associazione sportiva Diana Nemi per un canone annuo di 24mila euro oltre Iva. La convenzione è stata poi riaffidata alla stessa associazione nel 2009.

Nel 2011 figura agli atti una nota di messa in mora del responsabile pro tempore dell’ufficio tecnico comunale

E poi c’è anche una delibera dell’allora commissario straordinario Maurano dove si demanda al responsabile dell’ufficio competente l’affidamento dell’incarico legale per agire per il recupero del credito nell’interesse dell’Ente. Per questo motivo nasce l’emendamento dei consiglieri Cortuso e Corrieri che nella seduta di Consiglio dello scorso 12 marzo hanno chiesto chiaramente: “Questi soldi dove sono? Dove li andiamo a trovare in bilancio?”. In pratica una richiesta di chiarimenti e di trasparenza partendo da un dato di fatto: i consiglieri non hanno avuto alcuna risposta di accesso agli atti e non sanno dove è finita questa somma che vanta il Comune nei confronti della Diana Nemi.

Il sindaco di Nemi Alberto Bertucci, dal canto suo, ha detto che tecnicamente che l’emendamento non è stato ritenuto ammissibile secondo il parere espresso da parte dell’Ufficio Ragioneria

Il primo cittadino ha aggiunto anche che la risposta data verbalmente dal responsabile dell’Area Finanziaria ai consiglieri di opposizione può essere considerata esaustiva, ovvero che la somma presumibilmente è nei residui attivi perché costituisce una eventuale eccedenza. Di contro, il sindaco ha definito il bilancio “blindato” e sano. Un documento contabile che è stato poi approvato dalla maggioranza con soli tre voti contrari dell’opposizione: “Abbiamo rispettato in pieno il patto di stabilità – ha detto Bertucci – e il nostro bilancio è fatto di numeri reali e riscontrabili”.

Il consigliere di maggioranza Giovanni Libanori prima di procedere alla votazione, ha chiesto ai consiglieri, alla luce di quanto emerso, se intendessero ritirare l’emendamento ma Cortuso e Corrieri non lo hanno fatto e il Consiglio comunale lo ha respinto con tre astenuti (le opposizioni)

I consiglieri di Ricomincio da Nemi, a margine della seduta hanno dichiarato:

“Troviamo sconcertante la modalità con cui certi temi vengono affrontati dalla giunta comunale e dalla maggioranza che la esprime. Soprattutto quando si parla di soldi pubblici. Noi, il gruppo consigliare “Ricomincio da Nemi” – hanno aggiunto Cortuso e Corrieri – prendiamo molto sul serio il nostro ruolo di rappresentanza degli interessi dei cittadini e quindi troviamo naturale chiedere conto al sindaco e alla sua giunta di questioni che, ai nostri occhi, presentano delle incongruenze. Ancora di più in tema di bilancio. È legittimo il diritto/dovere del sindaco di sciogliere ogni dubbio e chiarire le questioni. Invece ci troviamo di fronte ad un arroccamento di giustificazioni tecnico/formali senza entrare mai nel merito della nostra richiesta se non avanzando delle tesi piuttosto confuse e, in alcuni passaggi, contraddittorie. Da parte nostra continueremo la nostra battaglia per la chiarezza e la trasparenza, perché questo è la ragione per cui siamo stati eletti”.

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