NEMI, CONSIGLIO COMUNALE: GERARDO SPIRA E I PESANTI MACIGNI SU DEBITI FUORI BILANCIO E INCARICHI DI FIDUCIA

A cura dell'Avvocato Gerardo Spira, già Segretario Comunale 

Gentilissima Direttrice, ho letto il resoconto sull'ultimo Consiglio comunale di Nemi e ancora una volta l' esperienza professionale mi spinge  a partecipare alle discussioni che per certi aspetti sono la causa di allontanamento del  cittadino dalla vita pubblica. Ho sempre sostenuto ed oggi ancora di più che le azioni e le competenze del politico devono essere separate da quelle gestionali. Il politico deve stare lontano dalla gestione. Il politico, rispettoso della trasparenza e della legalità può programmare e stabilire le regole entro cui deve essere incanalata l'attività amministrativa, ma non interferire o inserirsi in procedure che non gli appartengono. Nel Consiglio comunale in discussione si è aperta una polemica  sviluppata su falsi concetti e principi. Prima il Sindaco e poi un consigliere di maggioranza hanno accusato il precedente amministratore di avere conferito incarichi legali senza la necessaria copertura finanziaria, talché, secondo questi, per il contenzioso legale, si sarebbe aperto il varco per il riconoscimento di debiti fuori bilancio. Orbene l'accusa è tendenziosamente politica,  perchè, formalmente e  sostanzialmente, la delibera assunta dalla giunta ,per legge, deve essere suffragata dai prescritti pareri previsti sia dal responsabile del servizio finanziario, per la copertura della spesa, e sia dal segretario comunale, per quanto riguarda la conformità dell'atto alla legge ( art. 49 D.Lgs. 267/2000). Non credo dunque che la Giunta precedente avesse adottato un atto così vistosamente illegittimo in presenza del responsabile del servizio finanziario e del segretario comunale. L'atto oltre ai visti ha superato tutte le formalità per la pubblicazione e per l'esecuzione. Nessuno lo sapeva?. Va inoltre ricordato che i predetti atti hanno già prodotti effetti, con la costituzione in giudizio del legale nominato. La seconda questione, riguarda l'incarico fiduciario, di cui ha parlato il Consigliere di maggioranza che ancora ,in qualche comune, viene considerata " di natura personale" contro il principio fissato nella Carta Costituzionale all'art 97 della correttezza, dell'imparzialità e del buon andamento amministrativo.  "Incarico di fiducia", non vuol dire di  fiducia del singolo amministratore, in tal caso vi sarebbero estremi di reato, ma dell'Amministrazione.  Chi fa il nome del legale in giunta deve specificare anche il motivo della fiducia. Invece tutta la Giunta si assume la responsabilità sul nominativo senza riportare il proponente?!. Nel concetto di amministrazione sono inclusi tutti i consiglieri comunali. In che modo si assicura questo principio? La Suprema Corte e lo Stesso Ministero insistono sulla necessità, per gli inarichi, di formare un albo professionale e di disciplinare la materia per ambiti di competenza .

In tal modo si apre lo spazio a tutti i legali e soprattutto ai giovani, privilegiando merito, competenza ed impegno. L'albo non solo consente di avere a disposizioni una vasta rete di legali, ma soprattutto di munirsi in via preliminare di una parere tecnico adeguato, prima di affrontare la questione. Il danaro pubblico richiede maggiore rispetto nella spesa di risorse che provengono da tributi e tasse dei cittadini. Il concetto di legalità non è collegato quindi alle frasi e al modo di pensare del politico, ma alla sua cultura di formazione  di rispetto della legge.