NEMI CASO BERTUCCI INDAGATO, BERTUCCI SI AUTOASSOLVE E GETTA FANGO SU CHI FA INFORMAZIONE. CHIARA RAI RISPONDE A BERTUCCI

Redazione

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Alberto Bertucci candidato sindaco della lista civica Uniti per Nemi

 

Ecco la nota di Bertucci:

“GRANDE BUFALA SUL CASO BERTUCCI, SI E’ DATA ENFASI AD UN FATTO DOVE LE INDAGINI SI SONO CHIUSE GIA’ DALLO SCORSO ANNO SENZA NESSUN RISULTATO.

È evidente la strumentalizzazione mediatica messa in piedi da Biaggi e Cocchi, e da chi si presta a scrivere tabella stravolgendo la verità dei fatti.  schierandosi spudoratamente per una parte politica, mancando di professionalità.
“Nella vicenda dello scuolabus ho solo un grande merito, di aver fatto arrivare l’ennesimo finanziamento al Comune di Nemi per l’acquisto di un mezzo nuovo per i bambini e per i diversamente abili, e di ciò ne sono orgoglioso”
Tra i tanti problemi che ho curato in Amministrazione Comunale, mi sono interessato anche della partecipazione del Comune di Nemi al bando emesso dalla Provincia di Roma per un finanziamento finalizzato all’acquisito di  uno scuolabus nuovo, per consentire a tutti i bambini delle scuole di Nemi di viaggiare in maggiore sicurezza e confort. Inoltre l’acquisto dell’unico scuolabus comunale avrebbe permesso a tutti gli studenti di effettuare gratuitamente gite sul territorio dei castelli romani senza ulteriori aggravi di costi per le famiglie. Fin qui tutto bene, ma appena sono riuscito a far ottenere al Comune di Nemi questo ennesimo finanziamento pari ad  €48.126, 00 è scattata da parte del duo Biaggi-Cocchi il boicottaggio dell’operazione, come per altro è capitato in altre occasioni.
Mentre tutti gli uffici comunali lavoravano per espletare le pratiche burocratiche, Biaggi dettava a Cocchi un esposto pieno di illazioni da presentare ai carabinieri, in modo da far saltare l’operazione di acquisto dello scuolabus. Così sono scattate le indagini dei carabinieri che hanno portato alla sospensione della procedura di acquisto del mezzo. Indagini iniziate e concluse ormai da tempo, che non hanno prodotto nulla, se non lo scopo del duo Biaggi-Cocchi di mettere in moto la macchina del fango per discreditare me, Bertucci, considerato ormai un nemico da abbattere, solo perché ricevevo e ricevo ancora, tanto consenso tra i miei cittadini, per i quali mi sono sempre impegnato e continuerò a farlo. I due personaggi consapevoli di aver commesso un gesto vile, architettando tutto quel movimento diabolico, hanno sempre ripetuto, mentendo a tutti noi consiglieri, che loro non sapevano i motivi per i quali i carabinieri erano venuti in comune a sequestrare i fascicoli dello scuolabus. La storia si conclude però con un lieto fine, perché lo scuolabus non acquistato lo scorso anno, lo ha acquistato qualche settimana fa il Commissario Comunale, il quale utilizzando il finanziamento provinciale, ha messo a segno in pochi mesi di sua gestione, un altro obbiettivo importante.
Resta il fatto che ogni qualvolta si progetta la denuncia di un avversario per strumentalizzarne, al momento opportuno, la posizione di “indagato”, si compie un atto …non di strategia politica bensì di bassezza morale. In tali casi uno dei competitori, al fine di prevalere sull’avversario, utilizza la denuncia pubblica, piuttosto che far prevalere le proprie idee. In altri termini …si cercano inesistenti demeriti altrui …e non si espongono i meriti propri. Ognuno di noi sa che la giustizia si muove su una macchina lentissima e che all’inizio vengono diffuse (chissà com’è !) solo le notizie che provengono dalla accusa, ma questi giochetti meschini, di bassa lega, si stanno già ritorcendo contro chi li ha ideati, come un boomerang. Voglio ricordare per rigor di cronaca, che sempre grazie al Commissario Comunale in pochi mesi il Comune è riuscito ad acquistare il Campo di calcio dei Padri Mercedari (lo attendevamo da più di 4 anni), ha ottenuto la chiusura del cantiere della frana di via Nemorense con la riapertura della strada, ha dato il via ai  lavori di chiusura del fosso delle colombe per realizzare dei parcheggi, ha varato una serie di regolamenti comunali essenziali per la gestione amministrativa. Biaggi e Cocchi, sanno ormai che tutti i cittadini di Nemi li considerano dei millantatori e dei pessimi amministratori con nessuna credibilità. Noi della Lista Civica “UNITI per NEMI” a differenza di altri, abbiamo le idee chiare sul da farsi per il paese, e la squadra di persone che mi appoggia è profondamente radicata sul territorio, personalità che godono della stima mia e di tutti i cittadini, persone competenti e volenterosi che hanno già dato dimostrazione ognuna nel loro campo di appartenenza, di capacità professionalità e concretezza. Un gruppo motivato che vuole dare il suo contributo concreto alla crescita di Nemi. Io e i miei candidati  vogliamo restituire dignità e decoro ad un paese che grida aiuto per le tante ferite inflitte. Dare via ad un programma di recupero dei sentieri, delle strade e dei vicoli di Nemi frequentati da centinaia di cittadini e turisti; La riapertura della strada Nemi-Lago per troppo tempo trascurata; Ristabilire l’ordine all’interno del centro storico con particolare attenzione alla piazza principale del paese; Ampliare la raccolta differenziata porta a porta su tutto il territorio; Affiancare la scuola affinché si scongiuri la formazione di altre pluriclassi; Verificare il perfetto funzionamento della mensa scolastica affinché sia raggiunto di nuovo un eccellente grado soddisfazione da parte dei piccoli utenti che usufruiscono del servizio; Realizzare quelle infrastrutture necessarie affinché si dia la possibilità ai nemesi ed ai turisti di parcheggiare a Nemi. Sono certo che i cittadini voteranno Alberto Bertucci perchè mi hanno chiamato per questa investitura, mi hanno sostenuto e voluto fortemente, riconoscendo quanto impegno ho profuso per Nemi, per il territorio e soprattutto per i Nemesi. Hanno sperimentato quanto è forte il mio interesse per l’intero paese, periferie comprese, troppo spesso dimenticate. I Cittadini oggi beneficiano di obbiettivi importanti da me perseguiti e messi a segno, vedi il cablaggio con la fibra ottica per il collegamento della nostra centrale telecom alla dorsale di via appia, cosi da consentire a studenti, famiglie e imprese presenti sul nostro territorio il collegamento ad internet in banda larga (ADSL). In collaborazione con i cittadini ho organizzato manifestazioni di livello nazionale; una per tutte il Campionato Italiano di Nuoto di Fondo, e grazie al nostro concittadino Fiduciario Coni, siamo riusciti a far crescere fino a puntare ad un evento Internazionale. Questo ha consentito di portare il nome di Nemi al di fuori del perimetro regionale, con grande beneficio per albergatori commercianti e ristoratori."

Alberto Bertucci


Pubblichiamo una nota del direttore de L’osservatore laziale Chiara Rai

Non si ha il coraggio di fare di nomi e cognomi del giornale e neppure del giornalista. Il caso Bertucci l’ha sollevato L’osservatore laziale con un articolo a mia firma (NEMI ELEZIONI, BUFERA SUL CANDIDATO SINDACO ALBERTO BERTUCCI), non ci si può certo nascondere dietro un dito. Per L’osservatore laziale non esiste la “stampa amica” e la “stampa nemica”, esiste il diritto dovere d’informazione. Qui non si tratta di “strumentalizzazione mediatica” e mi stupisce che chi avrebbe dovuto informare in prima persona i cittadini su fatti così gravi che già da un anno hanno investito la propria figura di ormai ex amministratore non l’abbia fatto direttamente. Ma silente, ha atteso che fosse la stampa a pubblicare un atto della Procura della Repubblica che tutto significa tranne che “stravolgere la verità dei fatti”.


In casa nostra non ci si è “schierati spudoratamente per una parte politica” piuttosto che per un'altra, in casa nostra si è fatta informazione, tanto che un quotidiano a tiratura nazionale quale IL TEMPO non ha mai smentito ciò che è stato pubblicato, ma come da prassi, a seguito della pubblicazione dell’articolo che informava del fatto di Bertucci indagato, ne è uscito un altro che ha dato la possibilità alla persona chiamata in causa di dire “sono innocente”. L’informazione funziona in questo modo.


Stupisce il fatto, invece, come “Castellinews”, dove dilaga la pubblicità di Alberto Bertucci, abbia lavorato la notizia. Dapprima ha riportato un articolo a mia firma, tagliato e cucito ad hoc per dare la notizia fugace e secca, quindi senza commenti. E dopo un richiamo a Castellinews, è stata tolta la mia firma e sostituito lo scarno pezzo con “Redazione”. Oggi invece Castellinews non ha avuto il minimo scrupolo a riportare, questa volta in maniera rapida e con tutti i commenti, il comunicato di Bertucci tal quale, dove si evince chiaramente il tentativo di screditare un professionista quale mi ritengo di essere e che collabora da qualche mese con lo stesso Castellinews. Dunque Castellinews, non solo ha voluto gettare fango sulla mia persona pubblicando un comunicato stampa senza avere avuto l’accortezza di spendere due righe in mio favore, ma ha anche attaccato indirettamente una sua stessa collaboratrice sul suo giornale online. Mi ritengo una professionista che da anni, non ha mai favorito nessuno ma ha sempre cercato i pezzi di carta per provare le notizie diffuse.

Ebbene si legge ancora una volta con stupore che cade quasi nella più profonda compassione, che Bertucci continua a fare titoli più che discutibili. Questa volta ha detto che le indagini sono chiuse già da un anno e senza alcun esito. Ebbene, la Magistratura non chiude mai le indagini senza che ci sia un esito. Se le indagini si fossero concluse, come afferma Bertucci senza fornire in merito alcun pezzo di carta da poter pubblicare, perché la Magistratura non si è ancora espressa?

Il processo penale comprende tutte le attività svolte per giungere all'accertamento del reato, dall'esercizio dell'azione penale fino al passaggio in giudicato della sentenza; il procedimento penale comprende, oltre a tali attività, anche le indagini preliminari, svolte dal pubblico ministero e dalla polizia giudiziaria, volte a permettere al pubblico ministero di decidere se esercitare o meno l'azione penale.
Un anno, in questo caso, non è stato sufficiente a chiudere le indagini. Infatti, non risulta esserci ne un rinvio a giudizio e neppure un'archiviazione.

Detto questo, qualora ci fosse un proscioglimento, ci auguriamo di essere tra i primi a divulgare tale notizia. Ma per il momento non abbiamo pezzi di carta che avvalorino tale esito.

Non credo, inoltre, che i cittadini debbano dire grazie ad Alberto Bertucci se adesso c’è un pulmino parcheggiato nell’area dei Padri Mercedari a Nemi. Infatti, da amministratore, Alberto Bertucci non è riuscito ad acquisire lo scuolabus, ma come giustamente detto da Bertucci stesso, è stato il Commissario Prefettizio Fabio Maurano ad essere riuscito a perfezionare l’acquisto.

Infatti, per chi non ricordasse, l’allora responsabile dell’Ufficio Tecnico Miglietta (che dall’atto della Procura risulta indagato) ha provveduto ad annullare tutti gli atti riferiti allo scuolabus, in sede di autotutela, con determinazione numero 33 del 25 febbraio 2011. Le irregolarità commesse, si legge nella determina, palesano lesione di riservatezza. «Considerato che la lesione della riservatezza ha capacità invalidante – si legge ancora  – che si riflette sulla gara a causa della circolazione anticipata di alcune informazioni con relativa compromissione dell’effettivo confronto concorrenziale». Miglietta giustifica l'annullamento degli atti adducendo la frase "per ristabilire la legalità".  Insomma più di così, che altro aggiungere? A che pro i cittadini dovrebbero ringraziare? Non volendomi dilungare oltremodo, colgo l’occasione per ringraziare tutte le persone che hanno compreso, invece, i motivi della scelta che ha fatto L’osservatore laziale di pubblicare un atto della Procura corredato da un articolo scritto di mio pugno. Colgo l’occasione per ringraziare anche coloro i quali con tanta enfasi mi hanno augurato buona Pasqua. Gli auguri sono arrivati da tutte le parti, anche da persone impensabili che si trovano a rappresentare enti che tutelano la nostra meravigliosa vegetazione. Ringrazio e con infinita trasparenza continuo il mio lavoro.

Chiara Rai