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Redazione
Nemi (RM) – Sul sito Istituzionale del Comune di Nemi all’indirizzo web http://www.nemi.rm.gov.it dopo aver cliccando sul link “amministrazione trasparente” non appare nulla, cioè il link è privo di qualsiasi contenuto. Alla faccia dell’amministrazione trasparente.
Invece, in bella vista trionfa la ormai fu presentazione di un libro del noto professor Brunetti alla quale, secondo l'annuncio in pompa magna, avrebbe dovuto partecipare addirittura Gianni Letta. Ma quel giorno caso ha voluto che di Gianni Letta non si è vista neppure l'ombra. E, come successo lo scorso anno in occasione di un evento dedicato alla Montalcini, il professor Brunetti, ha letto una missiva e portato i saluti dell'ospite d'onore.
Di seguito pubblichiamo una nota dell’avvocato Gerardo Spira in riscontro all’articolo pubblicato il 26 aprile 2014 “NEMI, LA GIUNTA DI ALBERTO BERTUCCI E LA CRONACA DI UN GIORNALISTA LIBERO”
Ecco la nota dell'avvocato Gerardo Spira
Mi pare che il comportamento dell'amministrazione di Nemi sia fuori dal tempo. Un amministrazione che ostacola la libera circolazione delle idee non ha compreso in quale epoca viviamo. Peraltro la normativa anticorruzione scattata il 31 gennaio di quest'anno ha messo la parola fine sulle azioni amministrative. Esiste nei Comuni, quelli seri che vi hanno già provveduto, una figura professionale, ben individuata, chiamata garante, che appunto deve garantire e assicurare alla cittadinanza la legittimità e la legalità dei procedimenti amministrativi. Al cittadino gli è riconosciuto il diritto di ottenere notizie e informazioni sulla regolarità dei procedimenti e su ogni azione di vita pianificata e programmata.
Un'amministrazione che opera nel rispetto della legge non ha niente da temere, anzi deve fare il possibile perchè le mura della casa comunale diventino di vetro trasparente. Non bisogna mai dimenticare che il cittadino è il soggetto titolato ad ottenere ogni informazione, quella legale e non, perchè paga le tasse e mantiene l'organizzazione politico-gestionale non per favorire o peggio ancora fare clientela, ma per gestire la cosa pubblica secondo legge, assicurando il buon andamento amministrativo.
Dagli tabella su Nemi – pubblicati da L’osservatore d’Italia – mi pare di notare che l'Amministrazione non voglia farsi controllare e si rifiuti di rendere pubbliche le sue attività e se lo fa si sceglie la testata e per qualche buona ragione che andrebbe accertata, sempre in nome della imparzialità e della trasparenza. Le leggi oggi vanno in altra direzione. Il problema più delicato invece è che con la soppressione dei controlli esterni, quelli interni non hanno forza e vitalità indipendente ed autonoma. Il legislatore deve mettere mano a questo problema. La magistratura civile, penale e contabile, per il gravoso onere scoppiato nel nostro Paese, arriva quasi sempre tardi, quando il danno è fatto e sono scattati i termini di prescrizione. Occorrerebbe una magistratura più intraprendete e coraggiosa che intervenisse in via cautelativa per evitare la continuazione del reato e del danno.
Per questo occorre mettere a disposizione della Giustizia più risorse e mezzi. Chissà se la politica è disposta a questo controllo! Certi amministratori vanno fermati sul nascere. Il voluminoso debito pubblico è anche frutto della cultura piratesca e spregiudicata, rimasta impunita per decenni. Una parte del popolo lo ha capito, mentre un'altra parte, quella maggiore lo sa e non vuole cambiare. Deve essere rovesciato il rapporto. Solo così la legalità potrà diventare sistema educativo.
Saluti alla Direttrice e non si lasci condizionare, Lei è sulla strada giusta perchè scrive di fatti e di notizie che i cittadini, quelli che pagano le tasse, vogliono conoscere.
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