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Roma

NEMI: A.A.A. CERCASI TRASPARENZA!

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Tempo di lettura 3 minuti Un nemese:"Sempre più incredulo ho cliccato su altri sottomenù degli Uffici e Servizi, per esempio “AREA VIGILANZA e VIABILITA’”, e alla faccia della trasparenza i dati non erano indicati"

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Redazione

Nemi (RM) – Un lettore ci ha inviato in forma anonima una missiva rivolta al sindaco di Nemi Alberto Bertucci e al nostro quotidiano per conoscenza definendosi "Nemese curioso e molto deluso della trasparenza offerta".  Il cittadino sostanzialmente denuncia la poca trasparenza del sito istituzionale di Nemi. Ovviamente la nostra redazione ha controllato e verificato le dichiarazioni effettuate e alla data odierna consultando il sito web del Comune. Per quanto riguarda  la Determina dell’Area Finanziaria n° 66 del 13/11/2014 rispetto alla quale il cittadino di fatto ha constatato una anomalia, facciamo presente di aver spiegato che l'inquadramento del Comune di Nemi in fascia B con popolazione dai 3000 ai 10000 abitanti è anche il prodotto della precedente convenzione tra Nemi e Poli (due Comuni che insieme raggiungono la soglia minima di popolazione necessaria per essere inquadrati in fascia B). Di fatto sarebbe stato opportuno che in tale determina venissero spiegati i motivi di tale inquadratura per permettere a chi legge di capire. Ecco la lettera ricevuta dal cittadino. 

Egregio Signor Sindaco Alberto Bertucci,

constato con amarezza diretta come Voi politici continuate incessantemente a predicare bene ma a quanto a fatti non c'è una diretta corrispondenza tra il dire e il fare. Mi spiego.

Soltanto pochi giorni fa, leggendo un articolo sull’Osservatore Laziale in merito al Consiglio Comunale del 26/11/14, sono rimasto colpito dai ringraziamenti che tutti i Consiglieri presenti rendevano al Segretario Comunale dimissionario, dott. Ivano Moreschini, e dall’elogio che Lei stesso indirizzava allo stesso definendolo un “ centravanti di sfondamento”.

Sinceramente confesso che sono rimasto colpito da tali complimenti e dispiaciuto dal fatto  che, anche se nemese, non avevo avuto il piacere di conoscerlo di persona, ho cercato di colmare questa lacuna andando ingenuamente a verificare sul sito istituzionale del Comune il curriculum ed eventualmente una foto dello stesso, certo che sulla base del D.Lgs. n° 33 del 2013 ( Legge sulla trasparenza ) mi sarei documentato in merito.

Entrato sul sito istituzionale del Comune di Nemi, ho cliccato sulla barra in alto su “Amministrazione Trasparente” ma il mio computer segnalava che la pagina non era disponibile.

Ho provato allora su “Uffici e Servizi” e dal menu’ aperto ho cliccato su “Segretario Generale” ed è apparsa una videata che indicava soltanto il nome del Dott. Ivano Moreschini con il solo n° di telefono e il numero di fax. 

Non riuscendo a colmare le mie lacune informative ho insistito cliccando allora su “Retribuzione e Curricula Dirigenti” e cliccando su “SEGRETARIO COMUNALE” è apparsa una videata con il curriculum vitae di Vincenzo Galluccio, completamente a me sconosciuto.

Incredulo, ma testardo, ho continuato cliccando su “RESPONSABILE SERVIZIO CONTABILE” e qui sono rimasto letteralmente senza parole quando è apparsa la videata riportante il “ Curriculum vitae e Retribuzione annuale di Lombardi Maria” che sò, conoscendola personalmente, era la precedente Responsabile dell’Area Contabile e che ormai da circa due anni si è trasferita al Comune di Genzano di Roma.

Sempre più incredulo ho cliccato su altri sottomenù degli Uffici e Servizi, per esempio “AREA VIGILANZA e VIABILITA’”, e alla faccia della trasparenza i dati erano per lo più non indicati, errati o carenti nella composizione dei componenti dei singoli uffici.

Sbalordito da tale inosservanza della legge, soprattutto da parte di chi dovrebbe dare l’esempio, e sempre più convinto di approfondire in qualche modo la mia conoscenza personale nei confronti del Segretario uscente, ho cliccato su “Albo Pretorio” e alla pubblicazione n° 1070, ho visualizzato la Determina dell’Area Finanziaria n° 66 del 13/11/2014, ed ho riscontrato una anomalia che ha dell’incredibile e della quale sono rimasto senza parole. Nella determina suindicata si dà atto che il Comune di Nemi è un Ente di livello B con una popolazione tra i 3000 ed i 10.000 abitanti e su questa tipologia di appartenenza, a seguito delle modifiche introdotte dalla Legge di stabilità 2014, veniva rideterminato il nuovo valore della retribuzione spettante al Segretario.

Personalmente non conosco il dott. Ivano Moreschini ma, certamente, sono a conoscenza che il paese di Nemi ha una popolazione oscillante intorno ai duemila abitanti e non come indicato ( erroneamente ? ) tra i tre ed i dieci mila.

Ed allora, caro Sindaco Bertucci, com’è realmente la situazione? C’è stato uno sbaglio nell’inserimento dei dati o c’è la classica fregatura che ricade nelle tasche di tutti i contribuenti di Nemi?

Aspetto di conoscere, almeno questa volta, nel rispetto della LEGGE sulla TRASPARENZA un’informazione certa ed inequivocabile in merito e che l’eventuale chiarimento venga pubblicato sul sito istituzionale del Comune in modo trasparente e di facile lettura.

Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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