NAPOLI, VORAGINE A PIANURA: APERTA UN'INCHIESTA

di Christian Montagna

Napoli – La Procura di Napoli vuole vederci chiaro su quanto accaduto pochi giorni fa a Pianura. Troppe strade crollano e troppe vite vengono quotidianamente messe a repentaglio in situazioni che dovrebbero essere di assoluta sicurezza. Anche percorrere delle strade oggi sta diventando pericoloso. Vi immaginate cosa sarebbe potuto accadere se in quel tratto di strada quella notte stessero viaggiando degli automobilisti? Un fascicolo da parte del pool che si occupa di colpe professionali e pubblica incolumità aperto formalmente e coordinato dal procuratore aggiunto Luigi Frunzio sta cercando ora di accertare eventuali responsabilità. Stava per giungere l'alba di domenica mattina quando gli abitanti di Pianura, quartiere periferico di Napoli, sono stati svegliati da un enorme boato. Subito tutti in balcone per constatare l'accaduto: una maxi voragine si era aperta a Via Campanile inghiottendo un'auto. Un semplice maltempo persistente da più di una settimana era bastato ad una strada di Napoli per crollare letteralmente come un castello di sabbia ma, si è appreso che un cedimento del giorno prima aveva già causato la distruzione di un mezzo della raccolta dei rifiuti. Poteva dunque essere recuperata in tempo la situazione?. Tanta la paura e l'apprensione degli abitanti di Pianura che ,ora, vivono un vero e proprio dramma. La situazione che si presenta oggi è la seguente: circa novantacinque nuclei familiari per un totale di quasi quattrocento persone sono stati sgomberati. Sul posto, accorso nell'immediato il geometra della Protezione Civile Davide Lezzi ha constatato l'entità del danno. Le abitazioni dei civici 126-130-131 e 135 a titolo precauzionale sono state sgomberate. Il cedimento secondo gli accertamenti tecnici ha inoltre provocato un foro sulla galleria dismessa della Sepsa. Al momento si cercano ulteriori possibili cedimenti ma nel frattempo, la voragine si è estesa diventando mostruosa. Un buco nero di cemento di oltre dieci metri di profondità che attende di essere riempito con del calcestruzzo leggero, ora, inquieta più che mai gli abitanti di Pianura che non si sentono più al sicuro. Non sono inoltre mancate le proteste e le richieste di assistenza da parte di chi improvvisamente ha dovuto lasciare le proprie abitazioni. Il presidente della Municipalità Maurizio Lezzi ha chiesto accoglienza al centro dei padri vocazionisti "Don Giustino" e ad alcune strutture alberghiere della zona per arginare quanto possibile i disagi. Giunto sul posto anche il vicesindaco Sodano che in collaborazione con i vigli del fuoco, i tecnici del comune, dell'Enel, della Napoletanagas e dell'acquedotto municipale sta cercando di riordinare tutti i tasselli della vicenda.