Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
di Angelo Barraco
Napoli – Sangue e orrore in Via Licola Mare, nel Comune di Giugliano a Napoli. Un ucraino di 44 anni massacra la sua famiglia uccidendo prima la moglie di 30 anni, poi la figlia di 4 anni e poi tenta il suicidio con la stessa arma utilizzata per gli atroci delitti, ma il tentativo non gli riesce. A scoprire l’atroce scena è stato il datore di lavoro del 44enne Volodymir Havrylyuk che aprendo la porta lo ha trovato con la gola tagliata e ricoperto di sangue. Ma dinnanzi ai suoi occhi ha visto anche i corpi della piccola Katia di 4 anni e di Marina di 30 anni. L’uomo ha immediatamente chiamato i Carabinieri riferendo loro che c’era una strage dentro una casa sulla spiaggia. Havrylyuk è stato portato all’ospedale di Pozzuoli e dopo le medicazioni saranno gli inquirenti ad ascoltare cosa avrà da dichiarare in merito all’accaduto. Intanto emerge che l’uomo ripete continuamente a coloro che gli stanno affianco: “Ho fatto un guaio”. L’arma del delitto utilizzata per uccidere la donna e la figlia sarebbe stata un’ascia. Il movente andrebbe ricercato nei rapporti coniugali, il marito avrebbe agito dopo l’ennesima lite.
Correlati