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Cronaca

Napoli, tutti pazzi per il Caravaggio: la mostra espositiva fino al 14 luglio

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‘Caravaggio Napoli’ al Museo e Real Bosco di Capodimonte e il Pio Monte della Misericordia nel capoluogo partenopeo fino al 14 luglio 2019, curata da Maria Cristina Terzigni e Sylvain Bellenger.

L’esposizione-mostra offre ai “viaggiatori” la possibilità di fruire alla Real Reggia ben 6 opere accertate di Michelangelo Merisi detto Caravaggio, e 22 opere di artisti “Caravaggisti”, tutte le opere del maestro lombardo insieme agli artisti sono in esposizione nella Reggia di Capodimonte nella Sala Causa e sono provenienti da istituzioni italiane ed internazionali.

L’installazione di ‘Caravaggio Napoli’ è un’opera nelle opere, ed è un viaggio immersivo nei dipinti seicenteschi, è un’estensione del linguaggio artistico del “maestro della misericordia umana” che tanto lo ha caratterizzato, un’esposizione che offre ai visitatori la possibilità di dialogare con l’artista e di accrescere la propria conoscenza e di collocare ancor di più il Museo di Capodimonte e Pio Monte della Misericordia tra i custodi dei tesori del Bel Paese ancor di più a livello internazionale.

 “L’artista della luce”, così definito grazie ai suoi chiaroscuri decisi è considerato grazie alla sua tecnica precursore del cinema e della fotografia, il suo sogno di libertà la si vive appieno con la sua drammaticità della produzione artistica napoletana breve, ma intensa, con la sua particolare tensione morale a distanza di secoli dalla sua morte ancora emozionano.

Le opere del maestro della luce in esposizione a ‘Caravaggio Napoli’ vennero realizzate complessivamente nel suo soggiorno nella città di Parthènope tra il 1606 e giugno 1607, successivamente, nell’autunno del 1609 per circa un anno fino alla morte avvenuta a Porto Ercole nel suo viaggio di ritorno verso Roma, nel luglio del 1610. Michelangelo Merisi arrivò a Napoli quando era in fuga da Roma, dove era stato coinvolto nell’omicidio di Ranuccio Tommassoni, ricercato e condannato dalla giustizia romana.

 Il suo tormento interiore e i suoi sensi di colpa lo si “legge” nelle sue opere ricche di drammaticità e di contrasti forti, dai colori intensi capaci di catturare l’attenzione del fruitore in maniera totalitaria. Il legame di Caravaggio con il territorio ebbe un impatto incisivo sulla scuola napoletana e nella costituzione della poetica del naturalismo partenopeo, un’innovazione che non colpì solo gli artisti suoi contemporanei, come il giovane artista Battistiello Caracciolo, ma anche gli artisti della successiva generazione, quali Jusepe de Ribera e Massimo Stanzione. Il percorso espositivo ‘Caravaggio Napoli’ incomincia con il primo, e potente dialogo con ‘La Flagellazione’ conservata a Capodimonte e l’eccezionale prestito della ‘Flagellazione’ del Musée des Beaux di Rouen che mancava da Napoli da ben 35 anni ed è in arrivo dopo un restauro. l’exibhition non è solo rivolta al grande patrimonio artistico del nostro passato e su come Caravaggio influì  sull’arte europea, il percorso offre ai viaggiatori un viaggio tra tradizione ed innovazione, pittura figurativa e tecnologia insieme, infatti all’interno vi è allestito un luogo deputato multimediale.

Il progetto ‘Caravaggio Napoli’ comprende la ricostruzione di un percorso documentato, attraverso la città partenopea, dei luoghi che il grande maestro visse. Tra questi luoghi il Pio Monte della Misericordia in pieno centro storico dove si trova la straordinaria opera ‘Sette opere di Misericordia’ realizzata dal Merisi per la cappella del complesso religioso nel 1607 e fa parte delle tre opere permanenti di Caravaggio a Napoli.  

‘Sette opere della Misericordia’  è riconosciuta tutt’oggi come una delle più significative rappresentazioni dei vicoli e dei suoi abitanti, e manifesta la potente e quasi antropologica connessione tra i dipinti di Caravaggio e l’indole napoletana, dove la si può raggiungere con una navetta messa a disposizione dal Comune di Napoli in occasione della mostra.

Tra le opere di Caravaggio al Museo di Capodimonte sono in esposizione: Flagellazione, Napoli Museo e Real Bosco di Capodimonte; Flagellazione, Rouen, Musée des Beaux-Arts; Salomè, Londra, National Gallery; Salomè con la testa di Battista; Martirio di sant’Orsola, Napoli, Gallerie d’Italia Palazzo Zevallos Stigliano; San Giovanni Battista, Roma, Galleria Borghese.

 Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca ha dichiarato: “Iniziative di respiro internazionale, valorizzazione dei luoghi storici, investimenti di risorse intellettuali sono i cardini del progetto politica culturale della Regione Campania, che ha l’ambizione di assicurare al territorio quel primato internazionale, assegnatogli fin dagli anni del Gran Tour, che oggi nuovamente merita al rinnovato rispetto e al ritrovato orgoglio per la tradizione, per il suo patrimonio artistico e infine per la sua capacità.” – prosegue De Luca- “ con la mostra Caravaggio Napoli, così inutilmente discussa e strumentalmente utilizzata, il Museo e il Real Bosco di Capodimonte, insieme al Pio Monte della Misericordia, rendono omaggio non solo a Caravaggio e a un’intera generazione di artisti, ma anche e soprattutto alla dirompente forza generatrice di cultura della nostra regione, in grado di travalicare i confini territoriali per diventare modello per la cultura figurativa occidentale.” –Prosegue sempre De luca – “Siamo convinti che sia questa la strada giusta per confermare e vivificare lo spessore del nostro territorio patrimonio identitario, rinnovando quella storia che ci renderà nuovamente unici all’estero, fuori dai luoghi comuni del passato, ma vivi di uno slancio e di un’energia che stimolino l’ingegno e la visione delle nuove generazioni, che sono poi l’utenza più prestigiosa a cui la Regione possa ambire. Una mostra internazionale, come quella su Caravaggio, non solo rafforza la levatura qualitativa della proposta culturale della Regione Campania, ma testimonia come il nostro territorio sia in grado di produrre iniziative che, per complessità e tenacia nella realizzazione, sono di carattere mondiale.”

Alla conferenza stampa del l’11 aprile hanno partecipato il Direttore del Real Bosco e Museo di Capodimonte, Sylvain Bellenger, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, Nino Daniele, il Soprintendente del Pio Monte della Misericordia, Alessandro Pasca di Migliano, la curatrice della mostra, Maria Cristina Terzagni.

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