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di Christian Montagna
Napoli – A Napoli nemmeno l'arte e la cultura stanno in pace. Stavolta a finire nell'occhio del ciclone è il famosissimo teatro San Carlo. Per fortuna che il sindaco c'è. Il presidente della Federazione nonché sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha negato l'adesione del teatro lirico alla legge Valore Cultura.
Sebbene di cultura non avesse nulla,questa legge si propone di tagliare di almeno il trentacinque per cento i salari dei lavoratori oltre ad un taglio della stessa pianta organica. I cittadini hanno affiancato con piacere i lavoratori coinvolti in questa battaglia dando sostegno e solidarietà.
L'adesione a questa legge non è assolutamente obbligatoria ma risulta solo dannosa. Napoli si ribella per una volta agli ordini che arrivano dall'alto e decide di non affidare la gestione ai ministeri."Si deve tornare presto alla gestione ordinaria, come previsto da legge e statuto, con tutte le istituzioni pronte a collaborare nel e per il teatro più antico d'Europa" afferma il sindaco in una nota.
Il consiglio comunale ha approvato una delibera proprio oggi. Sotto la presidenza del Vice Presidente Fulvio Frezza, è passata all’ esame la delibera che propone di sostenere la Fondazione San Carlo “anche attraverso il conferimento di beni immobili al fine di migliorare l’autonomia finanziaria e gestionale della stessa” (del. N. 5 dell’8.1.2014).
Si tratta di una delibera di indirizzo, ha spiegato l'assessore al patrimonio Fucito, con la quale si attiva un procedimento per il trasferimento di beni a difesa del Teatro San Carlo in un contesto ordinario, con l’obiettivo, finito il commissariamento, di avviare il percorso di rilancio e di sviluppo del Teatro. La delibera – che propone l’indirizzo per il conferimento di beni per venti milioni demanda ad una successiva delibera del Consiglio.L’assessore alla Cultura Daniele ha definito la delibera di grandissima importanza per la città e il suo futuro, sottolineando come con questo atto si possa fare un’azione significativa per salvare il San Carlo, un vero e proprio pilastro culturale che è emblema della grande bellezza e della ricchezza di Napoli.
E’ intervenuta in seguito la presidente della commissione Cultura, Lorenzi, che ha dichiarato necessario respingere il rischio di dover disperdere un grande patrimonio come quello del San Carlo e di dover difendere l’autonomia culturale dello stesso e della città con l’auspicio che il valore della cultura rappresentata dal teatro possa sempre più essere fruito dall’ intera comunità cittadina.Quella di Valore Cultura è una legge a cui già molti teatri sommersi dai debiti (e non è il caso del Teatro San Carlo per fortuna) hanno aderito cedendo così la loro autonomia ai signorotti del ministero.Per fortuna stavolta qualcuno ha pensato bene di non inquinare una delle poche ricchezze rimaste illese. Grazie Sindaco!
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