Connect with us

Cronaca

NAPOLI, STRAGE PER I PANNI STESI: PROCLAMATO LUTTO CITTADINO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti Il questore di Napoli ha accertato alcuni elementi importanti: l'omicida non soffre di alcuna patologia psichica e le armi utilizzate per la strage sono regolarmente detenute

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

di Christian Montagna

Secondigliano (NA)– Il giorno dopo la tragedia Napoli piange i suoi morti e fatica a risanare le ferite. La strage della follia è stata nominata, quella che ieri pomeriggio dopo una lite per i panni stesi ad asciugare, ha visto morire per mano di Giulio Murolo, infermiere 48 enne dell'Ospedale Cardarelli di Napoli, la cognata, il fratello, un passante ed un ufficiale della polizia municipale. Altre sei persone tra cui due poliziotti, due carabinieri, un vigile ed un passante sono rimasti feriti. E' un bollettino da guerra quello che ieri è stato scritto a Secondigliano: un raptus di follia che è costato caro e amaro. Il Sindaco di Napoli De Magistris ha proclamato il lutto cittadino commentando con queste parole l'accaduto :" E' una tragedia enorme per Napoli e per il Comune". Cancellate tutte le manifestazioni, inaugurazioni di metrò, appuntamenti elettorali e incontro con il Premier che chiama il sindaco per esprimergli la sua solidarietà. Oggi, a Napoli, è solo il momento del dolore.

Giulio Murolo, incensurato e dipendente del reparto di chirurgia toracica del Cardarelli viene descritto dai colleghi come una persona introversa ma equilibrata e che mai avrebbe imbracciato fucile e pistola per sparare all'impazzata in strada. Il questore di Napoli ha accertato alcuni elementi importanti: l'omicida non soffre di alcuna patologia psichica e le armi utilizzate per la strage sono regolarmente detenute. Le prime vittime di questa strage sono state Concetta Uliano, 51 enne, cognata dell'assassino e Luigi Murolo, 52 enne, il fratello, uccisi all'interno della palazzina a Via Miano. In seguito, l'infermiere si è spostato sul balcone e ha cominciatto il "tiro al bersaglio su chiunque si muovesse" uccidendo gli altri due, il tenente della polizia municipale Francesco Bruner 60 anni e il fioraio Luigi Cantone 59 anni alla guida di uno scooter. Secondo i racconti dei vicini, i rapporti tra l'infermiere e il fratello che abitava vicino a lui, erano da tempo molto tesi; tanti erano i dissapori e le antiche diatribe protratte nel tempo.

La notizia che più di ogni altra ha lasciato sconcertati è stato il racconto della lucidità di Murolo durante la strage: ha chiamato il 113 dicendo "Sono quello del macello di Miano". L'operatore lo ha tenuto al telefono per quaranta minuti convincendolo ad arrendersi senza opporre resistenza. E' perciò uscito dal palazzo spontaneamente e si è consegnato ai militari che nel frattempo avevano circondato la sua abitazione. A quel punto però incontenibile è diventata la folla che ha inveito con veemenza sull'uomo. Caricato immediatamente sull'auto, prima di riuscire ad abbandonare quella via, la folla si è addirittura scagliata sull'auto chiedendo ai militari di poter fare giustizia. A far rabbrividire ancora sono le testimonianze raccolte sul luogo e in rete: persone che per scampare alla furia omicida si sono nascoste ovunque, fuggendo come se fossero in una guerra. Non si riusciva a capire in quella interminabile ora e mezza di follia quali fossero gli obiettivi prescelti. E' stato necessario l'intervento del blindato dei CC accorso sul posto che ha protetto i feriti in strada. Al momento le indagini vanno avanti in collaborazione tra Polizia di Stato e militari dell'Arma.

 

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Macabro ritrovamento a Vignale: Il mistero dei resti di neonati in una villetta di Parma

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

A Vignale di Traversetolo, Parma, la scoperta dei resti di un neonato e forse di un altro bambino ha sconvolto la tranquilla comunità. I corpi, rinvenuti in un giardino di una villetta abbandonata, hanno portato all’accusa di omicidio e occultamento di cadavere per una ragazza di 22 anni. L’autopsia sul primo neonato ha confermato che il piccolo era nato vivo, ma le cause del decesso restano ignote. Le indagini proseguono sotto il massimo riserbo, con i RIS sul posto e la villetta sotto sequestro.

A dare l’allarme è stato un vicino, e i resti sono stati ritrovati a distanza di un mese l’uno dall’altro. La comunità di Traversetolo, circa 10mila abitanti, è sotto shock, e i dettagli emersi non fanno che aumentare l’angoscia. Il sindaco Simone Dall’Orto ha descritto il quartiere come un’area benestante e tranquilla, dove nessuno si sarebbe aspettato una tragedia del genere.

Gli inquirenti stanno interrogando la giovane e il suo fidanzato, cercando di capire se la ragazza abbia agito da sola o se ci siano stati complici. Il fidanzato, che ha dichiarato di non sapere nulla della gravidanza, ha affermato che la loro relazione si era raffreddata negli ultimi tempi. Un dettaglio significativo è che la giovane era appena tornata da un viaggio in America, postando foto sui social mentre emergevano le notizie sul ritrovamento del cadavere.

La vicenda è ancora avvolta nel mistero, e si attendono ulteriori sviluppi dalle indagini, che potrebbero portare alla scoperta di altri corpi e chiarire le dinamiche di questo oscuro dramma.

Continua a leggere

Cronaca

Germania, stretta sui controlli ai confini: un esempio per l’Italia?

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il governo tedesco introduce controlli rigorosi. Italia pronta a valutare la stessa via per la sicurezza nazionale

Il governo tedesco ha deciso di ripristinare i controlli alle frontiere per sei mesi, sospendendo temporaneamente l’accordo di Schengen. L’iniziativa, annunciata dal cancelliere Olaf Scholz e dal ministro dell’Interno Nancy Faeser, mira a combattere l’immigrazione clandestina e identificare potenziali estremisti islamici. Faeser ha dichiarato: “I controlli ci permetteranno di fermare i criminali e proteggere la sicurezza nazionale”.

In Italia, il governo osserva con attenzione. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha elogiato l’approccio tedesco, affermando che “l’Italia dovrebbe considerare misure simili per garantire il controllo dei flussi migratori e migliorare la sicurezza”.

Anche Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, ha espresso sostegno all’iniziativa, sottolineando la necessità di un rafforzamento delle frontiere esterne dell’UE.

Dall’opposizione italiana, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha criticato la misura, sostenendo che “questo approccio può danneggiare la solidarietà europea”. Schlein ha insistito sulla necessità di politiche migratorie basate sulla condivisione delle responsabilità tra i paesi membri.

Sul fronte tedesco, i Verdi hanno espresso perplessità, ribadendo che i controlli non devono compromettere i diritti umani e chiedendo una maggiore attenzione agli aspetti umanitari della migrazione. Il partito di destra Alternativa per la Germania (AfD), invece, ha applaudito la decisione, richiedendo controlli ancora più severi.

Queste misure giungono in un momento in cui l’Europa è di fronte a una crescente pressione migratoria, e la cooperazione tra gli Stati membri appare cruciale. L’approccio della Germania, sebbene temporaneo, potrebbe fornire spunti per l’Italia, che sta cercando soluzioni a lungo termine per affrontare la gestione dei flussi migratori.

Meloni: Lavoriamo a soluzioni innovative sui migranti, occhi puntati sul modello Albania

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo l’incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer, ha ribadito la volontà di esplorare nuove strategie per la gestione dei migranti, con particolare attenzione al protocollo Italia-Albania. Meloni ha dichiarato che il progetto richiede ulteriore lavoro, ma potrebbe rappresentare un modello innovativo in Europa per processare le richieste d’asilo. Sottolineata anche la necessità di intensificare la lotta al traffico di esseri umani, unendo forze di sicurezza e intelligence.

Continua a leggere

Cronaca

Tentato assassinio a Donald Trump: Fermato un 58enne armato di AK47 in Florida

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Un nuovo attentato contro Donald Trump è stato sventato mentre l’ex presidente giocava a golf nel suo club di West Palm Beach, Florida. Ryan Wesley Routh, 58 anni, proveniente dalle Hawaii, ha puntato un fucile contro Trump. Un agente del Secret Service ha individuato l’arma e aperto il fuoco, mettendo in fuga Routh, poi arrestato senza opporre resistenza. Il sospettato è ora sotto custodia della polizia.

L’FBI ha avviato un’indagine sul tentato omicidio, mentre il movente di Routh rimane oscuro. Tra i suoi post sui social, si evidenzia un forte interesse per la guerra in Ucraina, dove ha tentato di reclutare persone per la causa di Kiev.

L’ex presidente Trump, rassicurando i suoi sostenitori, ha dichiarato: “Sto bene, non mi arrenderò mai”. Questo è il secondo attentato nei suoi confronti in due mesi, aumentando le preoccupazioni per la sua sicurezza.

Il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris sono stati tempestivamente informati dell’episodio. Harris ha espresso sollievo dichiarando: “Sono felice che stia bene. La violenza non ha posto in America”. Anche Biden ha condannato l’episodio, sottolineando l’importanza della pace e della sicurezza nel paese.

Le misure di sicurezza attorno a Trump sono state intensificate, con la presenza di cecchini a protezione immediata durante l’evacuazione. Le indagini proseguono, mentre l’episodio aumenta la tensione in vista delle prossime elezioni, a soli 51 giorni dall’apertura dei seggi.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti