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Cronaca

NAPOLI, SPARATORIA A FUORIGROTTA. L’INTERROGATORIO SHOCK DI RENDE: “HO SPARATO E HO FATTO UN GUAIO”

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Tempo di lettura 3 minuti Il pm Francesco De Falco, che coordina le indagini assieme al collega Maurizio De Marco, a stretto contatto con il procuratore aggiunto Filippo Beatrice ha interrogato Rende in Questura

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di Christian Montagna

LEGGI ANCHE:  NAPOLI, SPARATORIA FUORIGROTTA: ARRESTATO IL SUPER RICERCATO RAFFAELE RENDE


Napoli – Arrestato lo scorso sabato intorno alle 22, il super ricercato responsabile del ferimento del poliziotto Nicola Barbato è stato interrogato in Questura dal Pubblico Ministero. Ore di interrogatorio durante le quali l’imputato ha deciso di collaborare e di ammettere le sue responsabilità.


Rende parla. “ Sì, d’accordo ero armato, ma non potevo fare diversamente. Dovevo essere armato, perché era per noi la seconda bussata di porte, quelli dovevano capire…”: così ha commentato la sua presenza all’interno del negozio di giocattoli il Capriccio aperto solo da poche settimane. “ Sì, d’accordo, ho sparato, e come se ho sparato, lo avete visto tutti ”, continua poi rispondendo alle domande del Pubblico Ministero. Raffaele Rende, meglio conosciuto come Lelluccio ‘o criminale durante la latitanza e in seguito alla divulgazione delle foto segnaletiche sul web, aveva optato per un cambio di look, pur di non essere riconoscibile ma, si era rivelato inutile visto che gli inquirenti erano sulle sue tracce subito dopo la sparatoria. Accusato di duplice tentato omicidio, tentata estorsione aggravata dal fine mafioso, ammette le sue responsabilità in merito ai fatti di giovedì notte e si dimostra visibilmente pentito.


La confessione. Il pm Francesco De Falco, che coordina le indagini assieme al collega Maurizio De Marco, a stretto contatto con il procuratore aggiunto Filippo Beatrice, ha avanzato alcune delle domande di rito a Rende:


– Pm: Cosa è successo quella sera in via Leopardi?
– Rende: “Ero andato per riscuotere, era la seconda volta dopo il 22 settembre, quelli avevano aperto il negozio e dovevano mettersi a posto con noi, con gli amici di Fuorigrotta. Dovevo essere convincente. Ho impugnato l’arma, sono entrato in auto con la pistola in pugno, tanto che devo aver impressionato quelli che mi stavano aspettando. Ho capito che erano armati, pensavo fossero dipendenti del negozio armati e ho capito che ero finito in trappola. Così ho sparato. Ho perso il controllo, sì ho perso il controllo, ma non volevo uccidere, mi sono sentito in trappola e ho fatto un guaio grosso”.


Le condizioni del poliziotto. Restano stazionarie, seppure gravi, le condizioni di Nicola Barbato, il poliziotto ferito giovedì sera a Napoli, nel quartiere di Fuorigrotta, mentre stava effettuando un servizio anti estorsione. Ricoverato all'ospedale Loreto Mare, secondo quanto si è appreso, ha mosso gli occhi ma nulla di più. I medici tengono sotto controllo soprattutto l'edema che potrebbe creare problemi. Dopo la visita del Presidente della Repubblica Mattarella di sabato pomeriggio e del capo della Polizia Alessandro Pansa, durante il match di Napoli Juventus, allo stadio San Paolo anche i calciatori avevano espresso solidarietà mediante uno striscione mostrato prima del match. “FORZA NICOLA” si leggeva tra gli spalti e al centro del campo; un messaggio che ora, da ogni luogo, giunge sincero.


A Fuorigrotta si torna alla normalità. Lentamente si torna alla normalità nel quartiere Fuorigrotta, fortemente colpito dai fatti dello scorso giovedì. Il negozio di giocattoli “Il Capriccio” finito nel mirino del racket ha riaperto al pubblico cercando di dimenticare quanto accaduto. Ancora però i segni di quella ferita immensa sono impressi nell’insegna, forata più volte dalla pistola impazzita di Rende. Anche all’esterno della Cumana, la vettura dei poliziotti in borghese è stata rimossa e la zona è tornata ad essere praticabile dal pubblico. Ma nell’aria, è palese quell’ angoscia che attanaglia tutti; l’angoscia di non sapere come andrà a finire questa situazione. Le speranze però non muoiono mai: Nicola ha il sostegno di un’intera nazione, di una città che gli si è stretta intorno manifestando affetto e calore. Proprio due giorni fa infatti, dinanzi alla Questura un cordone umano si era radunato per dire ancora una volta “NO ALLA CAMORRA, NO AL RACKET”.

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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