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Cronaca

Napoli, scacco ai Mallardo. Arrestato il capoclan

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NAPOLI – Riciclaggio di denaro sporco, droga e armi: il clan Mallardo, uno dei più potenti dell’area napoletana, aveva costruito un impero. In fase di migrazione: oramai non solo più la Campania come base, ma anche la Toscana. Ma seguendo i movimenti dei soldi, la polizia è riuscita a colpire il clan ai vertici. E dall’alba è partita una maxi operazione della polizia, coordinata dalla Dda, che ha portato all’arresto del capoclan Francesco Mallardo e di suo cognato Antimo Liccardo, dipendente del Comune di Giugliano.

Il blitz è scattato simultaneamente in Campania e nella provincia di Firenze. E ha anche portato al sequestro di ville, società e conti correnti per un valore complessivo di circa cinquanta milioni di euro. Per le persone coinvolte nella retata, le accuse sono di associazione mafiosa, possesso di armi, riciclaggio e intestazione fittizia di beni.

I Mallardo riciclavano milioni di euro in attività lecite, soprattutto attraverso appalti e lottizzazioni edilizie. Il principale centro di affari era Arezzo, dove il clan controllava decine di società che operano nel campo dell’edilizia. Ed era lo stesso capoclan, Francesco Mallardo, a dare disposizioni sugli investimenti che venivano fatti tra Campania, Toscana e Molise. Tra gli arrestati ci sono due imprenditori mentre un consigliere comunale di Giugliano, Comune in provincia di Napoli, è indagato. Nel blitz sono stati messi sotto sequestro 59 immobili e 9 società.