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di A.B.
Napoli – Un imprenditore di Secondigliano ha denunciato tre estorsori, tra cui Paolo Abbatiello, esponente di punta del clan Licciardi, per estorsione. I soggetti imponevano ai commercianti un pizzo di 100mila euro e se il pizzo non fosse stato pagato e se loro non avessero accettato la loro condizione, gli estorsori avevano consigliato loro di andar via dal quartiere perché la loro vita era in pericolo. I militari con accurate indagini erano riusciti a risalire a due persone vicine al gruppo della Vinella Grassi, queste persone avevano assunto il ruolo di mediatori ed erano riusciti a ridurre la richiesta del 50%. I due soggetto sono stati catturati il 14 maggio scorso mentre stavano ritirando una parte del pizzo imposto e i loro nomi sono Massimo Jair e Daniele Granata. Vi era anche un terzo personaggio coinvolto, tale Ciro Cortese, ma è stato ucciso in un agguato il 27 aprile scorso.
Con l’arresto di Paolo Abbatiello si è potuta ricostruire la vicenda, grazie anche ai collaboratori di giustizia. Abbatiello era stato scarcerato da poco per decorrenza dei termini e aveva subito ripreso l’attività illecita insieme a Giovanni Napoli e Giuseppe Vacca, anch'egli arrestati, e avrebbero iniziato a chiedere ai commercianti il pizzo di 100mila euro. Secondo gli inquirenti vi sarebbe stata un’alleanza tra il clan Licciardi e il gruppo dei Vinella Grassi nella gestione del racket delle estorsioni a Secondigliano.
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