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NAPOLI – Una magnifica exhibition quella di “Andy Warhol” che durerà fino al 23 febbraio 2020 nella Basilica di Pietrasanta, a Napoli, in pieno centro storico con oltre ben 200 opere dell’artista che risulta essere uno degli massimi esponenti della Pop Art.
Il percorso espositivo offre ai visitatori un “viaggio”, attraverso sette sezioni, nella produzione artistica del genio americano che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte e la figura dell’artista a partire, pressappoco nel dopoguerra del ‘900.
Nell’exposition partenopea i viaggiatori ripercorreranno attraverso icone, ritratti celebri che tanto identificano Warhol, fra questi l’opera di Marilyn Monroe, polaroid acetati, disegni, opere legate al mondo della musica e del fashion system, ad esempio i couturier Armani e Valentino, il ‘Brand Warhol’ e il suo rapporto con l’Italia, in particolar modo un focus sul rapporto del Warhol con Napoli, in esposizione anche una delle opere ‘Vesuvius’ realizzate nel 1985 quando l’artista originario di Philadelphia, ma che ebbe il suo successo a New York tornò nel capoluogo campano per presentare il vulcano in eruzioni, adottando le creazioni del soggiorno partenopeo con un linguaggio pittorico e con una scelta cromatica ispirato all’impressionismo (pop-impressionista) ed antinaturalistica con un risultato di grande impatto visivo e di carattere tipicamente partenopeo.
L’exhibition si avvale del patrocinio del Comune di Napoli, promossa dall’Assessorato alla Cultura e ala Turismo del Comune di Napoli, con l’Arcidiocesi di Napoli e in sintonia con la sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia, con la Rettoria della Basilica S. Maria Maggiore alla Pietrasanta e con l’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ONULUS
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