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Cronaca

NAPOLI, MINORE SEVIZIATO CON COMPRESSORE: CONTINUA IL PROCESSO IN TRIBUNALE

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Tempo di lettura 2 minuti I due chirurghi citati come testimoni al processo hanno stabilito che la lesività del compressore poteva essere letale e che con una forza compresa tra gli 8 e i 12 bar sarebbe potuto esplodere

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di Christian Montagna


L'UDIENZA Nell'aula 415 dell'undicesima sezione penale si svolge l'udienza a porte chiuse vista la delicatezza del caso. Il processo per le sevizie va avanti e stavolta con la presenza in aula della vittima. Dietro le sbarre c'è Vincenzo Iacolare accusato di violenza sessuale e tentato omicidio e viene ascoltato dal pm Fabio De Cristofaro e dal giudice Luigi Buono, presidente del collegio. I due chirurghi citati come testimoni al processo hanno stabilito che la lesività del compressore poteva essere letale e che con una forza compresa tra gli 8 e i 12 bar sarebbe potuto esplodere il corpo. Vincenzo dunque è vivo per miracolo.

LA CRONACA DEGLI AVVENIMENTI Sono da poco trascorse le 19 di martedì 7 Ottobre 2014 quando da Pianura giunge notizia di una tragedia: il giovane Vincenzo, 14 enne napoletano, viene seviziato con un compressore all'interno di un autolavaggio a Napoli da due ventiquattrenni. Subito la corsa in ospedale per tentare di arginare il più presto possibile i danni causati, ma le numerose lacerazioni intestinali complicano la situazione del giovane che rischia la vita. Un calvario tra ospedali e commissariati di polizia quello della famiglia che per oltre dieci giorni si ritrova a vivere all'interno dell'Ospedale San Paolo con la speranza che il piccolo Vincenzo possa stare meglio. Dieci giorni infiniti, atroci che si concludono fortunatamente con una piacevole notizia: Vincenzo non è più in fin di vita ma porterà per sempre con sè i segni di quello che è stato definito un "gioco". Due settimane trascorse nella speranza della giustizia affinchè casi simili non si verifichino più; fiaccolate e manifestazioni vedono coinvolta un'intera città. Ma a scaldare gli animi ancora di più è improvvisamente una notizia ancora più orribile: pare addirittura che uno dei due carnefici, durante la violenza abbia registrato il tutto con un cellulare.

IL COLPEVOLE, VINCENZO IACOLARE Vincenzo Iacolare, 24 enne napoletano insieme ad un altro complice vengono fermati dagli inquirenti e accusati di tentato omicidio e violenza sessuale. Nemmeno loro sono coscienti di ciò che hanno causato al piccolo 14 enne. Le dinamiche dell'incidente si susseguono e non sempre risultano compatibili tra loro. Ai microfoni di radio e giornali le famiglie incalzano una guerra a colpi di accuse e illazioni. La famiglia di V.I. intervistata da un giornale locale si lascia a frasi che turbano l'intera comunità. Si cerca in ogni modo di far passare la violenza come un gioco finito male. Un film dell'orrore che va in scena giorno dopo giorno fino a quando i due accusati non finiscono denunciati a piede libero. Nessuna visita in ospedale, nessuna richiesta di perdono o dimostrazione di pentimento, Vincenzo Iacolare sembra non interessarsi al problema. E intanto, una famiglia intera trema giorno dopo giorno davanti all'ingresso delle sale operatorie.

IL DANNO E LA BEFFA La famiglia della vittima però oltre al danno subisce anche la beffa: alcune delle operazioni che il piccolo dovrà sostenere non sono rimborsabili. Servono dunque soldi per le cure. Appelli dopo appelli in tv e sui giornali si susseguono giorno dopo giorno per cercare di aiutare una famiglia che improvvisamente si è trovata nel bel mezzo di un incubo. I genitori del 14 enne disoccupati tra l'altro nel Luglio precedente avevano ricevuto un'ordinanza di sfratto per non aver pagato il canone d'affitto da mesi. La situazione si complica e chi può cerca di aiutare il più possibile ma per fortuna Vincenzo riesce a superare gli interventi e torna a casa.
 

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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