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Cronaca

NAPOLI: LEZIONI GRATIS PER I MIGRANTI ALL'UNIVERSITA' ORIENTALE

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Tempo di lettura 2 minuti“L’iniziativa pilota, senza precedenti in Italia, sta suscitando grande entusiasmo” ha espresso, soddisfatta, la professoressa Anna De Meo, presidente del Cicla

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di Christian Montagna

Napoli – Mentre la Germania chiude le frontiere e la Gran Bretagna si rifiuta di partecipare al piano-profughi Ue, l’Europa annega in una emergenza senza fine. C’è, però, chi come Papa Francesco ha aperto le porte della speranza. Durante l’Angelus, in tema di immigrazione, il Pontefice aveva invitato , con la speranza di poter sensibilizzare verso una maggiore accoglienza e disponibilità, i suoi fedeli: "Ogni parrocchia accolga una famiglia di profughi. Lo faranno per prime le due parrocchie del Vaticano. Cominciamo dalla mia diocesi di Roma".


Significativa e degna di lode è stata però anche l’iniziativa dell’Università Orientale di Napoli, che apre le porte ai migranti. L’Ateneo ha aperto le porte ai richiedenti asilo, iscrivendoli gratis alle lezioni e regalando ad ognuno una grande speranza, una strada nuova da percorrere in futuro. Le lezioni di italiano, di buona condotta, di pronuncia della lingua attraverso servizi audiovisivi stanno riscuotendo molto successo.


“L’iniziativa pilota, senza precedenti in Italia, sta suscitando grande entusiasmo” ha espresso, soddisfatta, la professoressa Anna De Meo, presidente del Cicla, il Centro interdipartimentale di servizi linguistici e audiovisivi.


Numerosi sono i diplomati che frequentano i corsi, altri ancora chiedono di seguirlo da uditori, altri ancora liberamente: ad ognuno di loro, la rettrice dell’Ateneo Elda Morlicchio, ha concesso la massima autonomia nella scelta. Sono rifugiati politici, con storie drammatiche alle spalle i 90 giovani che lamentano un’accoglienza poco cordiale ovunque. Hanno lavorato per mesi e mesi sfruttati come fossero schiavi, pur di guadagnare le cifre per sostenere il viaggio, quello della speranza. Vengono dal Pakistan, dalla Turchia e da tutte le altre terre martoriate dai conflitti. L’obiettivo è quello di poter un giorno ricominciare a vivere, ricongiungendosi alle famiglie e ai figli che ora, non sono riusciti a partire.


Gli obiettivi dell’iniziativa. Una delle proposte è puntare sulla figura di mediatore culturale, valorizzando la lingua d’origine con esami di diritto internazionale ed economia a Scienze Politiche; un’altra opportunità consiste nell’ ottenere il riconoscimento di abilità e titoli conseguiti in patria per completare la carriera accademica spesso bruscamente interrotta. Infine, sono state aperte anche lezioni di tedesco, interessanti per la maggior parte dei giovani, dai 19 ai 35, quasi tutti uomini che puntano al Nord.