Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
di M.L.S.
Napoli – Già dalle prime ore della giornata di venerdì, i Carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore sono al lavoro insieme al Ris di Roma per effettuare perquisizioni alla direzione generale dell'INPS e notificando un ordine di esibizione di documenti alle direzioni regionali dell'Istituto di Previdenza Sociale. I provvedimenti messi in atto sono frutto di un nuovo capitolo di indagine riconducibile all'inchiesta sulla creazione di aziende fittizie nel salernitano, che, tramite migliaia di assunzioni fantasma, puntavano ad ottenere illecite erogazioni di natura previdenziale ed assistenziale. La disposizione che obbliga gli uffici ad esibire la documentazione riguarda diverse sedi regionali dell'INPS in tutta Italia, nell'ambito dell'inchiesta portata avanti dal sostituto procuratore Roberto Lenza della Procura di Nocera Inferiore.
Funzionari INPS sotto la lente di ingrandimento. L'acquisizione della documentazione da parte degli uomini dell'Arma sarà utile ad accertare l'eventuale concussione nella vicenda dei funzionari dell'INPS incaricati di effettuare verifiche ed accertamenti su imprese ed aziende risultate fittizie.
Al centro dell'inchiesta sarebbe finita una quota da 361 milioni di euro, stanziata dall'Istituto di Previdenza Sociale per accertamenti ed ispezioni negli anni 2012-2013. Secondo gli investigatori, i rimborsi per le prestazioni riconosciute ai funzionari non sarebbero corrispondenti alle reali verifiche apportate nei confronti di aziende e ditte private.
Truffa all'INPS. Questa nuova cordata d'indagine è riconducibile alla maxi inchiesta denominata “Mastrolindo” che, tra il 2012 e il 2013 ha portato all'arresto di 44 imprenditori accusati di aver organizzato una truffa all'INPS, e di conseguenza allo stato, attraverso imprese e finte assunzioni.
Le ditte, dislocate sul territorio dell'agro nocerino sarnese e appartenenti al settore terziario e secondario, permettevano agli imprenditori di intascare indebite indennità di disoccupazione, malattia e maternità, recando così un grave danno economico all'INPS. Nell'ambito delle imprese di pulizia, peraltro, sono state accertate 900 assunzioni fittizie costate allo Stato 137 milioni di euro.
Al momento, secondo fonti investigative, nessun funzionario dell'INPS sarebbe comparso sul registro degli indagati
Correlati