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di Angelo Barraco
Napoli – Un alone di mistero circonda il ritrovamento dei corpi della coppia rinvenuta nella discarica in provincia di Napoli, vicino Cava Riconta, in Via Ripuaria, a Giugliano. La scoperta è stata fatta dalla Polizia e, oltre alla Polizia, hanno compiuto le operazioni di recupero, anche i Vigili del fuoco con il reparto degli scalatori poiché i corpi si trovavano nell’ex discarica profonda quaranta metri e le attività di recupero non sono state per nulla semplici. Il primo cadavere che è stato recuperato nell’ex discarica è stato quello di Luigi Simeone, successivamente è stato accertato, attraverso il taxi rinvenuto sul luogo, che il mezzo di trasporto apparteneva all’uomo. All’interno del mezzo vi erano anche evidenti segni di tracce ematiche. Successivamente è stato recuperato anche un altro cadavere che ha, di gran lunga, infittito il mistero sulla faccenda poiché è stato recuperato anche il cadavere della moglie dell’uomo, Immacolata Assisi. La coppia risiedeva a Melito, comune alle porte di Napoli e avevano entrambi 50 anni. Dalle prime indiscrezioni, i corpi non presenterebbero segni di violenza esterna. Chi indaga non lascia trapelare nulla e mantiene il massimo riserbo e nessuna pista è esclusa, nemmeno quella del duplice omicidio.
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