NAPOLI: GIÙ LE MANI DA SAN GENNARO – GUARDA IL VIDEO

Redazione

Fazzoletti bianchi, in stile ‘panolada’ spagnola, per protestare contro il decreto del ministro dell’Interno Angelino Alfano che affida al cardinale Crescenzio Sepe la nomina di quattro componenti della Deputazione del tesoro di San Gennaro, sottraendola alle competenze del sindaco di Napoli. Mobilitazione di massa all’esterno del Duomo che ha coinvolto oltre mille persone, manifestando contro una decisione storica, che cambia radicalmente la gestione dell’organismo che da 500 anni gestisce la Reale Cappella del Santo Patrono della città. Nel corso del presidio i manifestanti hanno legato i fazzoletti all’ingresso della Cappella.

San Gennaro non si tocca "San Gennaro non deve essere toccato. No a diaspore né lotte". E' la posizione di Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, che commenta così, nel giorno del flash mob "Giù le mani da San Gennaro", il decreto del Viminale che modifica la deputazione del Santo patrono della città. "Mi schiero dalla parte del popolo – dice – Roma stia lontana da Napoli. Eviterei operazioni che il popolo non comprenderebbe"

Il decreto Il decreto infatti prevede l'ingresso nell'ente di 5 membri indicati da Roma. Per i napoletani è un affronto perché mette a rischio il legame indissolubile tra il santo e la città. Tant'è che anche Antonio Bassolino, impegnato nelle primarie del Partito Democratico di domenica, dedica un post su Facebook alla vicenda: "Renzi e Alfano dovrebbero vedersi e decidere di ritirare il decreto. Lasciamo in pace San Gennaro, per piacere". Mentre il Movimento 5 Stelle ha presentato un'interrogazione parlamentare nei confronti del premier e del ministro.