Connect with us

Cronaca

NAPOLI, EMERGENZA SICUREZZA: MIGLIAIA DI PALAZZI A RISCHIO CROLLO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti Gli edifici del centro di Napoli, Via Cavallerizza, Via dei Mille, Via Chiaia, diventano concreti attentati alla sicurezza collettiva

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

di Christian Montagna

Napoli- E’ allarmante il livello di sicurezza degli edifici a Napoli: circa dodicimila palazzi sono a rischio crollo. I dati che emergono dal Comune di Napoli sono preoccupanti; la maggior parte degli edifici a rischio appartiene a privati e perciò il Comune potrebbe soltanto citare i proprietari. Diffusa incuria, controlli superficiali, abusivismo scellerato o manutenzione inesistente? E’ questo il dilemma del momento che se non risolto in tempi brevi potrebbe trasformarsi in tragedia, e in merito, già troppe ce ne sono state.

Si cerca dunque in queste ore una soluzione a Palazzo San Giacomo: al momento si è pensato ad una sorta di pignoramento per mettere al riparo le casse pubbliche, soluzione che però andrebbe a gravare sulle tasche dei proprietari. Purtroppo, a detta del vicesindaco Sodano, una volta che il Comune riceve le segnalazioni e le inoltra ai proprietari, non può obbligare a procedere con i lavori. Nel frattempo però le strade del centro di Napoli, Via Cavallerizza, Via dei Mille, Via Chiaia, diventano concreti attentati alla sicurezza collettiva.

IL CASO
Arriva a riguardo una denuncia dei nostri lettori, ancora al vaglio degli amministratori, che segnalano un edificio nel quartiere Chiaia che dopo essere stato ristrutturato totalmente, ora risulta essere a rischio. I condomini sarebbero andati infatti su tutte le furie quando, l’attività commerciale sottostante al palazzo, riscontrando una grande crepa all’interno delle mura portanti, a pochi mesi dagli ultimi lavori, avrebbe allertato i Vigili del Fuoco che a loro volta chiamato in causa il Comune, avrebbero chiesto una nuova verifica sui lavori. Non sarebbe l’unico edificio però a correre grandi rischi.

I CROLLI DEGLI ULTIMI ANNI
4 Marzo 2013– Era il quattro marzo 2013 quando intorno alle dieci del mattino, un'ala dell'edificio alla riviera di Chiaia al civico 72 crollava al suolo. In una zona elegante e centrale che ospita il consolato generale americano, oggi, incombe ancora come un mostro nel cuore della città il palazzo privo di ala anteriore. Fortunatamente non ci fu nessuna vittima. Un disastro annunciato dicono gli abitanti. La zona era continuamente soggetta a monitoraggi per il controllo nelle crepe all'interno dei palazzi. I condomini sono tuttora in attesa di riottenere le proprie abitazioni.

5 Luglio 2014– Una morte tragica, una morte di un innocente per colpa di enormi responsabilità che ancora oggi si cerca di punire. Salvatore Giordano, il ragazzino di 14 anni colpito dai calcinacci caduti dalla Galleria Umberto I morì dopo giorni di agonia. Secondo indiscrezioni sono tuttora almeno cinque gli indagati con l'accusa di omicidio colposo, tra cui amministratori di condominio e tecnici comunali.

31Marzo 2015– Un pomeriggio come tanti fu improvvisamente stravolto da una grande frana alle Rampe di Sant'Antonio a Posillipo all'altezza del civico 104. Grande lo spavento degli abitanti dello stabile che in diretta hanno assistito alla frana. Il portiere del palazzo fu letteralmente investito dalla polvere delle macerie che hanno invaso gli appartamenti rendendo impossibile l'uscita dagli stessi. Al momento la situazione è ancora stazionaria: i condomini passeranno l’estate collocati in alberghi o presso i familiari che li ospitano.

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

Continua a leggere

Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti