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Redazione
Napoli – Non è stato ammesso il ricorso della rete civica «Per Napoli», della quale è cofondatore Umberto Ranieri, presentato alla Commissione di garanzia delle primarie del centrosinistra di Napoli che lo scorso 4 febbraio non ha ammesso la candidatura di Ranieri. Il presidente della Commissione Giuseppe Iacone ha spiegato che la candidatura del presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa «non presentava i requisiti previsti». La candidatura degli iscritti al Partito democratico doveva essere infatti sottoscritta da un numero di componenti dell'assemblea metropolitana variabile tra il 35 e il 40%, oppure da un numero di iscritti al Pd residenti ed elettori a Napoli tra il 20 e il 30% del totale. Le sottoscrizioni presentate per la candidatura di Ranieri non hanno soddisfatto i requisiti. Per la candidatura di rappresentanti degli altri partiti della coalizione di centrosinistra sono stati adottati diversi criteri, ma la rete civica «Per Napoli», questa l'opinione della Commissione di garanzia, «non è mai stata al tavolo della coalizione» che si è insediato a settembre scorso e che ha messo nero su bianco le regole della competizione, e quindi anche in questo caso era sprovvista dei requisiti per partecipare.
Respinta anche la richiesta di un «adattamento del regolamento» a quello delle primarie di Roma e Milano, che hanno previsto la sottoscrizione alle candidature allargata anche ai non iscritti, in quanto Napoli «ha rispettato lo Statuto nazionale». Restano così quattro i candidati alle primarie del centrosinistra a Napoli, che si svolgeranno il 6 marzo: Antonio Bassolino, Marco Sarracino e Valeria Valente per il Partito democratico e Antonio Marfella per il Psi.
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