Costume e Società
NAPOLI E I NAPOLETANI, "A' MARONN T'ACCUMPAGN": UN RAPPORTO PARTICOLARE CON IL SACRO.
Tempo di lettura 2 minuti Per non parlare poi del Santo patrono Gennaro che ha condizionato intere e intere generazioni di nomi.
Pubblicato
10 anni fail
da
cmontagna![](https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2017/10/italia_1698.jpg)
di Christian Montagna
Napoli
E non c'è signora anziana che la domenica mattina non vada in chiesa! Il rapporto con le immagini sacre e con la religione è più sentito che mai. Quotidianamente, la presenza del divino è costante, crescente e quasi metafisica. Al mattino, si va in chiesa a recitare il rosario; il pomeriggio stessa cosa; la domenica si va alla messa e al cimitero. Antiche tradizioni tramandate di generazione in generazione che qui ancora sussistono. E come se sussistono!
E son guai se si dovesse venir meno nella pratica! Non c'è giovane di questa città che non abbia ricevuto almeno una volta la benedizione dai nonni prima di un esame o di una prova importante "A' Maronn t'accumpagn" (La Madonna ti accompagna). Esclamazioni queste che testimoniano la presenza delle figure divine in ogni circostanza. Anche nel linguaggio comune e nel dialetto, alcuni termini inerenti alla trinità e ai santi sono entrati a far parte del vocabolario usato anche dai più giovani. La figura che più di ogni altra ha trovato il suo enorme successo però è quella di Padre Pio. Qui, narrano la sua storia quasi come se lo avessero conosciuto di persona, lo idolatrano come se fosse un Dio ;ti raccontano aneddoti e storie inerenti la sua vita con un folclore e un rigore che nemmeno fossero stati suoi parenti.Non vi è una casa napoletana senza la sua immagine appesa al muro. Non esiste.
Per non parlare poi del Santo patrono Gennaro che ha condizionato intere e intere generazioni di nomi. Chi per devozione, chi per continuare la stirpe, la maggior parte ha scelto il suo nome per i propri figli. Nel portafogli, in macchina, nell'armadio, all'ingresso di casa, in garage, dove si può,si crea il piccolo spazio religioso. Così accade per le strade. Vere e proprie chiese in miniatura con tanto di altare, leggio e banchetti allestite in strada o in piccole stanze,al di fuori dei luoghi sacri. Soltanto nella zona delle Rampe Di Sant'Antonio a Posillipo, nel quartiere di Posillipo, abbiamo contato sei punti di raccolta sacri. Sono le cosiddette cappelle gestite con amore da anziane signore devote. Al loro interno foto di santi, foto di defunti, oggetti sacri, e fiori freschi tutti i giorni. Un modo per sentirsi vicino a Dio in ogni momento, anche uscendo semplicemente da casa. Un invasione religiosa totale che si ripercuote sulla vita di tutti i giorni.
Va detto però che in alcuni casi, l'aspetto religioso è dissociato dalla vita quotidiana. Anche questo accade nella folcloristica Napoli. Prima fra tutte, la camorra, simbolo per antonomasia della malavita, è molto legata alle figure sacre. Lo testimonia la cronologia degli arresti e i sequestri di ville dei grandi boss. Tutte, al loro interno avevano quadri, statue e persino piccole chiese. I grandi boss come testimoniano i numerosi documentari sulla malavita, pregano, vanno in chiesa e sono devoti. In questo caso però si parla di religiosità senza costrutto morale. Neppure il sacro infatti è stato risparmiato dalla malavita,sebbene la minaccia non fosse esplicita e di questo, ne sanno qualcosa i numerosi preti che ci hanno rimesso la vita.
Correlati
Potrebbe interessarti
-
Afragola, muore colpita da una pallottola mentre festeggia il Capodanno
-
Napoli, clochard ucciso: convalidato il fermo per i due sedicenni
-
Napoli, crescono gli episodi di violenza: due minori accoltellati. Uno ha 13 anni
-
Napoli, associazione sovversiva neonazista: perquisizioni in tutta Italia
-
Napoli, destino beffardo: muore durante la partita per ricordare il fratello scomparso
-
Napoli, attacchi terroristici in Francia e Belgio: sgominata organizzazione che produceva documenti falsi
Costume e Società
Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario
Pubblicato
1 giorno fail
15 Luglio 2024![](https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2024/07/IMG_5243.jpeg)
Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.
Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.
L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione
Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.
Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”
L’Umanità di Francesco Tagliente
Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.
La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.
Un Esempio di Vita
La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.
Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.
Correlati
Costume e Società
Successo per la 4a edizione di “Puglia, uno stile di vita”, con turismo e cultura come catalizzatori
Pubblicato
2 settimane fail
1 Luglio 2024![](https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2024/07/Mare-di-Taranto-foto-Marcello-Nitti.webp)
Tempo di lettura 4 minuti
![]() |
Privo di virus.www.avast.com |
Correlati
Costume e Società
Visitare Norimberga: da Roma 2 voli a settimana con Eurowings
Pubblicato
3 settimane fail
28 Giugno 2024![](https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2024/06/la-rete-da-Norimberga.jpg)
Tempo di lettura 3 minuti
![]() |
Privo di virus.www.avast.com |