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di A.B.
Napoli – Le armi sparano e la città trema, potrebbe essere il titolo di un film ma purtroppo non è così, è quanto sta accadendo a Napoli da ieri pomeriggio. Sono stati compiuti tre raid consecutivi nella zona di Soccavo ad opera di ignoti. Le armi hanno iniziato a sparare alle 16.30 di ieri pomeriggio, prima in via Montagna Spaccata e successivamente in via Epomeo dove sono stati esplosi due colpi –calibro 9×21- in un balcone. L’appartamento in questione è di un incensurato e secondo alcuni testimoni, a sparare sarebbero stati alcuni soggetti a bordo di diverse moto. Le armi hanno sparato nuovamente alle 20.30, questa volta in via Discobolo, questa volta hanno colpito la finestra di un incensurato e sono stati visti nuovamente dei soggetti a bordo di uno scooter. Stamane altri colpi ancora, questa volta alle 6.30 in via Catone. Questa volta le armi hanno alzato la voce e sono stati utilizzati i potentissimi Kalashnikov che hanno colpito una porta-finestra di un incensurato forandola per ben 7 volte, ma i colpi esplosi e i proiettili repertati sono stati in totale 21.
I proiettili hanno danneggiato anche le tubature di acqua e gas che, prontamente, sono state riparate dai tecnici. Ma Napoli spara e uccide anche; la notte del 5-9 intorno alle 4.30, un giovane di 17 anni è stato ucciso in piazza Sanità durante una sparatoria tra bande armate. Il minore è stato trovato a terra in fin di vita e portato d'urgenza con un'auto all'ospedale Vecchio Pellegrini dove poco dopo è morto: aveva un foro allo sterno ed uno alla schiena. La Polizia, dopo i rilievi della scientifica, ha trovato nei pressi della chiesa di San Vincenzo, 18 bossoli di due diversi calibri. Tra le ipotesi degli inquirenti, quella del proiettile vagante esploso da giovani malviventi che si fronteggiano.
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