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Politica

Napoli, Consiglio comunale: approvata la delibera di ratifica della nomina di cinquanta maggiori nella Polizia Locale

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Dopo lunghe ore di discussione e numerosi interventi, il via libera all’atto è arrivato con 24 voti favorevoli. Al momento della votazione, avvenuta per appello nominale, le opposizioni sono uscite dall’aula

 

NAPOLI – Dopo gli interventi dei consiglieri Coppeto e Moretto sull’opportunità di discutere o meno i quattro ordini del giorno presentati sul tema dei Rom, si è passati all’esame dei documenti. Un odg, a firma del consigliere Moretto, è stato approvato a maggioranza dopo una serie di modifiche, e impegna l’Amministrazione a predisporre un lavoro di concertazione che includa le 10 Municipalità per analizzare soluzioni condivise al fine di intervenire con soluzioni risolutive e compatibili con le disponibilità ambientali, economiche e di sicurezza dei territori all’uopo individuati  per la ricollocazione dei Rom. Respinti gli altri tre documenti. Il consigliere Santoro è quindi intervenuto sull’ordine dei lavori per chiedere la verifica del numero legale, constatato in 22 presenti.

Due le pregiudiziali alla delibera successiva in discussione, la n. 366 di ratifica della delibera di Giunta n. 114/2016, relativa alla nomina di cinquanta maggiori nel corpo della Polizia Locale, presentate rispettivamente dal consigliere Brambilla (Movimento 5 Stelle) e dalla consigliera Valente (Partito Democratico) per chiedere il ritiro della delibera. Brambilla ha suggerito all’amministrazione di fermarsi in tempo prima dell’approvazione della delibera di ratifica, che va contro il regolamento regionale in vigore e viene proposta in pendenza di un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, senza il parere della commissione Lavoro e Affari Istituzionali, che promuove figure professionali senza gli adeguati titoli di studio e con il rischio di future ricadute economiche per l’Ente. La seconda pregiudiziale è stata illustrata dal consigliere Arienzo, che ha evidenziato l’inopportunità di discutere oggi la delibera, prima della sentenza del TAR e in concomitanza con altri ricorsi pendenti da parte di alcuni dipendenti. Il consigliere Moretto (Prima Napoli) è intervenuto per evidenziare altri aspetti di illegittimità dell’atto.

Nella replica l’assessora Clemente, illustrando anche l’atto, ha spiegato la genesi della delibera in discussione, tenendo conto del quadro normativo e di quello di merito per spiegare la bontà del provvedimento adottato nel 2016. (Delibera n.114 del marzo 2016). La sospensiva del TAR, basata sul vizio di incompetenza tra Giunta e Consiglio, ha portato alla discussione odierna, che farà venir meno uno dei vizi individuati nella delibera, quello dell’adozione da parte della Giunta e non del Consiglio. Sul piano del merito, Clemente ha fatto riferimento alla necessità di una maggiore efficienza organizzativa, che va a colmare un vuoto nella gerarchia interna del Corpo, senza alcun costo aggiuntivo, così come individuato anche a livello normativo e contrattuale. Sul fatto di approvare la delibera prima della sentenza del TAR, l’assessora ha anche dichiarato la disponibilità a sospenderne l’esecutività fino alla chiusura del procedimento, a dimostrazione che l’interesse dell’Amministrazione è esclusivamente quello di sanare i vizi rilevati. Pertanto, con il parere negativo dell’amministrazione, le pregiudiziali sono state respinte a maggioranza.

Nel dibattito successivo sono intervenuti i consiglieri: Brambilla (Movimento 5 Stelle) che ha ricostruito l’iter della selezione, sottolineando in particolare la mancanza dell’atto ufficiale che assegnava al direttore generale l’incarico di presidente della commissione esaminatrice, la mancanza di altri atti ufficiali dal 2010 al 2012, l’atto con il quale il comandante della Polizia Locale richiedeva la verifica della presenza dei requisiti dei partecipanti, il contrasto con il regolamento regionale, il passaggio a capitani di tutti i tenenti, l’inopportunità di approvare un atto prima che il Tar si pronunci sul ricorso presentato da alcuni aspiranti alla progressione risultati esclusi, l’inutilità dell’atto rispetto al miglioramento della qualità del servizio, il pesante danno economico che potrà derivare da eventuali rivendicazioni economiche di quanti accederanno al titolo superiore. Valente (Partito Democratico) che ha ritenuto l’atto uno di quelli con i quali si mortifica e si va contro le norme generali di riferimento, per meri motivi di consenso elettorale. Il quadro normativo generale non viene rispettato, come viene rilevato dal Tar che ha sospeso l’efficacia del provvedimento, sottolineando il problema di competenza dell’organo che ha adottato l’atto, e che ora si vuole sanare portandolo in Consiglio comunale, e la mancanza di un atto dirigenziale con il quale sia stata ufficialmente chiusa la procedura concorsuale per l’attribuzione dei gradi di capitano. Moretto (Prima Napoli) che ha rimarcato l’assenza di trasparenza nella procedura seguita e la mancanza di atti ufficiali sulla selezione a capitano, che vuole culminare in un atto che risulta essere un’accellerazione forzata prima che si sia pronunciato il Tar. Cecere,  in qualità di presidente della commissione Giovani e Polizia Locale, che ha riepilogato il lavoro di approfondimento svolto, in particolare sugli aspetti economici legati all’assunzione dell’atto. Analogo riepilogo è stato effettuato dal presidente della commissione Lavoro Solombrino, che ha ricordato le informazioni ricevute dal comandante della Polizia Locale, annunciando il proprio voto favorevole. Nonno (Misto-Fratelli d’Italia) che ha parlato di “cambiali elettorali” rispetto ad un atto alla base del quale manca il buon senso, che rischia di essere annullato dalla pronuncia del TAR attesa a breve, e per il quale esistono notevoli dubbi di legittimità e rischio di danni economici successivi per il rischio di ricorsi. Santoro (Misto-Fratelli d’Italia) per invitare a non “sparare nel mucchio”, indicando chi tra i cinquanta aspiranti ai gradi di maggiore non abbia i titoli, pur rimanendo contrario all’atto deliberativo per la presenza di molti elementi di perplessità che avrebbero richiesto la sensibilità politica di un’interlocuzione con l’opposizione per comprendere i motivi di dissenso. Va affrontato e risolto in particolare il nodo del regolamento regionale non all’altezza degli obiettivi che dovrebbero essere raggiunti. Lebro (La Città) che ha auspicato il rispetto delle selezioni svolte, rifiutando l’idea di uno scontro politico che si trasferisce sulle sorti del personale, precisando che se ci sono stati degli errori la responsabilità ricade sulla commissione che li ha compiuti, concludendo con l’annuncio di voto favorevole. Sgambati (Dema) che ha definito la delibera fumosa e non attribuibile all’assessora Clemente o all’amministrazione attuale, ma a quella precedente, quando si svolse la prima selezione a cinquanta tenenti, ai quali sono seguiti altri passaggi fino all’atto oggi in discussione, e ha annunciato voto favorevole.

Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra) che ha lamentato la mancanza di approfondimenti su alcuni punti importanti nell’esposizione della delibera, che si richiedono nella replica, in particolare la necessità delle figure dei maggiori per la gerarchia e l’organizzazione del Corpo e il miglioramento delle prestazioni e una maggiore dignità degli agenti che operano in strada. Va inoltre assicurata la mancanza di costi aggiuntivi. In presenza di queste rassicurazioni, il voto del gruppo sarà favorevole

Gaudini (Verdi-Sfasteriati) che ha innanzitutto espresso solidarietà all’assessora Clemente e al comandante Esposito rispetto alla denuncia ricevuta per la delibera adottata, chiarendo poi che al di là degli aspetti tecnici dell’atto, nei quali non ha ritenuto di dover entrare, non è possibile mantenere un’organizzazione priva di livelli gerarchici diversificati, e per questo il gruppo dei Verdi voterà favorevolmente. Felaco (Dema) che ha respinto i dubbi di ricerca di consenso elettorale sollevati rispetto alla delibera, per i quali ha chiesto scusa agli appartenenti al corpo, ricordando che le diverse perplessità legate ad aspetti economici e normativi sollevati da diversi consiglieri sono stati ampiamente chiariti nelle commissioni. Rinaldi (Napoli in Comune a Sinistra) per il quale con l’adozione di questo atto si sta eseguendo un’indicazione fornita dalla magistratura amministrativa per sanare il difetto di competenza iniziale. Se vi sono elementi di illegittimità, allora vanno formalizzate denunce nelle sedi opportune. La politica deve stare fuori dalle scelte organizzative nella catena di comando, e se vi sono errori l’Amministrazione se ne assumerà le conseguenze.

Pace (Dema) per il quale non si parla che di un atto organizzativo adottato per sanare una carenza di gerarchia nella Polizia municipale e il compito del Consiglio è solo quello di verificare il rispetto dell’efficacia e dell’efficienza amministrativa La responsabilità dell’atto ricade sul dirigente e quella politica sull’assessore che lo propone, mentre l’Aula adempie solo ad un’indicazione della giustizia amministrativa sull’aspetto della competenza, e non si può non respingere l’atteggiamento dell’opposizione che crea sospetti di interessi diversi.

Nella replica l’assessora Clemente ha sottolineato la trasparenza del processo che ha portato all’adozione della delibera in esame, ringraziando quanti hanno ricondotto la discussione sul lato tecnico e sulla finalità organizzativa e di miglioramento dell’efficienza del Corpo sotteso all’atto. Esiste il bisogno di dare valore aggiunto alla Polizia Locale in termini di strumentazioni e di raccordo con le norme regionali in vigore, ma non si possono sollevare dubbi sulla legittimità della procedura concorsuale a monte né ritenere illegittima la scelta di procedere senza attendere la pronuncia nel merito del giudice amministrativo.

Per dichiarazioni di voto sono intervenuti il consigliere Brambilla (Movimento 5 Stelle), che ha annunciato l’uscita dall’aula al momento del voto, e ha chiesto accesso agli atti sul cambio di sindacato di centinaia di appartenenti alla Polizia Locale avvenuto nelle ultime settimane, un elemento che si ritiene riferito alla delibera in discussione dal punto di vista della trasparenza dell’atto, che tra l’altro è privo del parere della commissione lavoro. Guangi (Forza Italia) che ha definito l’atto illegittimo per mancanza di dati certi sulla correttezza della procedura selettiva, annunciando l’uscita dall’aula. Valente (PD) che si è unita alla scelta di uscire dall’aula al momento del voto, sottolineando la mancanza dei chiarimenti di merito richiesti nella replica dell’assessora Clemente. Moretto (Prima Napoli) per lamentare l’assenza dei chiarimenti richiesti sulla procedura e le accuse infondate rivolte all’opposizione che ha solo svolto il proprio ruolo. Solombrino, in qualità di presidente della commissione Lavoro, per precisare che la delibera è stata discussa in commissione e non votata, ma rinviata in Consiglio. Nonno (Misto-Fratelli d’Italia) per richiamare ancora al buon senso ed attendere la pronuncia del Tar ritirando la delibera.

La delibera 366/2017, votata per appello nominale, è stata quindi approvata all’unanimità dei presenti – le opposizioni al momento del voto hanno abbandonato l’aula –  con 24 voti favorevoli. La seduta prosegue con l’esame di delibere in scadenza tra quelle all’ordine dei lavori.

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Roma, aggressioni e borseggi in metro. Riccardi (UdC): “Linea più dura per garantire la sicurezza pubblica”

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“Ci troviamo ad affrontare un problema che il Governo non può più ignorare: i borseggiatori operano impuniti nelle metropolitane di Roma. Questa situazione è inaccettabile e richiede un intervento deciso e immediato. Ritengo che la sicurezza dei cittadini debba essere una priorità assoluta e che la moderazione non significhi inazione”.
È assai dura la reazione del commissario cittadino di Roma Capitale dell’UdC, il dottor Roberto Riccardi, circa le continue, ripetute aggressioni e borseggi nella Capitale.

Dottor Riccardi secondo Lei dove bisogna intervenire in fretta nella legislazione italiana in tale materia?
I recenti episodi di furto nei mezzi pubblici mettono in luce una legislazione troppo permissiva. La normativa attuale, che prevede l’intervento delle Forze dell’Ordine solo su querela dei borseggiati, è del tutto inefficace. Questo non solo rallenta l’intervento delle autorità, ma spesso disincentiva le vittime a denunciare, sapendo che le conseguenze per i borseggiatori saranno minime o inesistenti.
Le leggi attuali non sono sufficienti per contrastare efficacemente questo fenomeno. È necessario un cambio di rotta deciso.

il commissario cittadino UdC di Roma Capitale, dottor Roberto Riccardi

E cosa può fare in più, in questo frangente, l’organo giudiziario?
Bisogna smettere di essere troppo indulgenti con i delinquenti. Va adottata una linea più dura per garantire la sicurezza pubblica.
Lei rappresenta uno dei partiti di governo nazionale. Esiste una vostra “ricetta” in merito?
Ecco le misure che proponiamo; arresto obbligatorio per i borseggiatori con l’introduzione dell’arresto obbligatorio per chiunque venga colto in flagrante a commettere furti nei mezzi pubblici. Questo deterrente è essenziale per scoraggiare i delinquenti e proteggere i cittadini.
Modifica della normativa vigente; bisogna consentire l’intervento delle Forze dell’Ordine anche in assenza di querela da parte della vittima, permettendo un’azione tempestiva e decisa contro i borseggiatori.
Inasprimento delle pene ed introduzione di sanzioni più severe per i reati di furto, specialmente quando commessi in luoghi pubblici e affollati come le metropolitane.
Campagne di sensibilizzazione informando i cittadini sui loro diritti e sull’importanza di denunciare ogni atto di borseggio, contribuendo così a creare una comunità più sicura e coesa.
Ma Lei crede che con tali misure si possa mettere un argine alla questione che preoccupa non solo i romani ma le decine di migliaia di turisti che ogni giorno arrivano nella capitale?
Non possiamo più permetterci di essere indulgenti. Dobbiamo agire con fermezza per garantire la sicurezza di tutti i nostri cittadini.
Le Forze dell’Ordine devono essere messe nelle condizioni di poter agire senza ritardi e senza ostacoli burocratici.
Dobbiamo essere determinati nello spuntare le armi dei buonisti ed a ripristinare la legalità nelle nostre strade e nelle nostre metropolitane. Solo con un intervento deciso e risoluto potremo garantire una Roma più sicura e vivibile per tutti.

Risposte chiare e concrete quelle del commissario cittadino UdC di Roma Capitale Roberto Riccardi.
Ci auguriamo che questa volta la politica affronti davvero con tale determinazione questa assenza di sicurezza per i romani e per le migliaia di turisti che si apprestano a giungere nella Capitale per l’imminente apertura, il 24 dicembre 2024, dell’Anno Giubilare.

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Cronaca

Finlandia, un posto di riguardo per l’Italia nelle parole del presidente Stubb

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale, in visita ufficiale, il Presidente della Repubblica di Finlandia, Alexander Stubb, intrattenendolo successivamente a colazione. Stubb era accompagnato da una delegazione del suo paese, con l’ambasciatore in Italia, Matti Lassila.
Era presente all’incontro il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri – Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.
Si tratta della prima visita ufficiale di Stubb in Italia nel suo ruolo di Presidente della Repubblica finlandese ma lo stesso Stubb, negli indirizzi di saluto a Mattarella ha ricordato la sua familiarità con l’Italia, ed in particolare Firenze, ove aveva un prestigioso incarico nell’ambito dell’Istituto Europeo. Come ha ricordato arche Mattarella, citando la partecipazione di Stubb, lo scorso febbraio, and un convegno a Firenze in onore dello scomparso Premio Nobel per la pace, Martti Ahtisaari.
Nel pomeriggio, il Presidente Stubb è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.  Nel corso dei colloqui è stata sottolineata la situazione della sicurezza in Europa e l’imminente vertice della NATO.
“L’Italia è per molti versi un fattore chiave nella sicurezza e nella politica europea”, ha dichiarato, tra l’altro, Stubb. I colloqui hanno permesso di confermare le profonde sinergie tra Italia e Finlandia nel comune quadro UE e NATO. Sono state ripercorse le opportunità di rafforzamento delle relazioni economiche e della cooperazione in ambito sicurezza e difesa, ma anche sui principali temi dell’agenda internazionale ed europea, inclusa la gestione della migrazione irregolare. L’incontro ha costituito, inoltre, un’occasione di confronto in vista del Vertice NATO di Washington, confermando l’importanza di proseguire nel sostegno all’Ucraina e di perseguire un approccio a tutto campo in relazione alla sicurezza euro-atlantica.
Al centro dei colloqui anche uno scambio sulle principali dinamiche politiche e strategiche in corso, e sull’importanza di promuovere un modello di sviluppo e cooperazione da pari a pari verso il continente africano, nello spirito del Piano Mattei.
Il programma della visita del 3 e 4 luglio ha incluso, inoltre, un incontro con il mondo imprenditoriale ed una discussione in una tavola rotonda sulla politica estera e di sicurezza presso l’Istituto Affari Internazionali, con la partecipazione. della direttrice, Nathalie Tocci e del Presidente Ferdinando Nelli Feroci, alla presenza di alcuni esperti, ricercatori e soci collettivi dell’Istituto. Al centro del dibattito alcuni importanti temi di attualità per l’Europa, come la guerra di aggressione della Russia in Ucraina e le sfide alla sicurezza nel nostro continente. “L’Ucraina sta combattendo anche la nostra guerra e alla fine diventerà un membro dell’Ue e della Nato”, ha affermato Stubb. “La posizione della Cina in Russia è così forte che basterebbe una telefonata di Xi Jinping per fermare la guerra”, ha aggiunto.
Nelle parole di Stubb “l’Italia ha un posto speciale nel mio cuore. Gli anni a Firenze mi hanno insegnato a conoscere la cultura e le persone italiane. Ecco perché è stato particolarmente bello tornare qui per rappresentare la Finlandia come Presidente della Repubblica. Grazie Italia! “
https://youtu.be/JMw8Qg4gGBk?feature=shared
https://youtu.be/t2E38qhViqI?si=UZWOS1-FRqYy-QFw&sfnsn=scwspwa
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Castelli Romani

Rocca Priora, ufficializzata la giunta a guida Claudio Fatelli

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Nasce la giunta di Claudio Fatelli ma nello stesso tempo divampano dalla piazza e dai social numerosi polemiche.
L’ anomalia, a leggere i commenti, risiederebbe nel vicesindaco che, seppure non eletto in Consiglio Comunale, riceve una carica di prestigio negli stessi giorni in cui il Senato approva, in prima lettura, la cosiddetta legge sul Premierato commentata dalla stessa premier, Giorgia Meloni, con le seguenti parole: “… un primo passo per rafforzare la democrazia, dare stabilità alle istituzioni, mettere fine ai giochi di palazzo e restituire ai cittadini il diritto di scegliere da chi essere governati …”.

Nel dettaglio le deleghe attribuite con decreto del Sindaco n. 2 del 19 giugno 2024;
Giuseppe Mariani vicesindaco con deleghe ai lavori pubblici e infrastrutture, mobilità e viabilità; politiche Sanitarie e casa della salute;
Federica Lavalle assessore alle politiche sociosanitarie, welfare, politiche culturali e scolastiche, marketing territoriale e turismo, politiche per la terza età, politiche giovanili , politiche di partecipazione cittadina, sport;
Flavia Testa assessore al bilancio e programmazione, personale e formazione interna, sviluppo economico, attività produttive, commerciali e mercati, informatizzazione e digitalizzazione dell’ente, rapporti internazionali scambi e gemellaggi;
Flavio Pucci assessore all’urbanistica e territorio, manutenzione del patrimonio comunale, manutenzione stradale e decoro, valorizzazione centro storico, sicurezza e protezione civile;
Daniele Pacini assessore alle politiche ambientali e ciclo dei rifiuti, patrimonio mobiliare e immobiliare comunale, valorizzazione dei beni confiscati, politiche di decentramento dei servizi, parchi e giardini.

Lo stesso sindaco, in un comunicato diffuso dalle pagine dell’ufficio stampa, dichiara inoltre che “… giovedì celebreremo il primo Consiglio Comunale nel quale eleggeremo anche il presidente del Consiglio Comunale che, per investitura unanime, sarà il consigliere Franco Spoto …”.

Alla nuova giunta di Rocca Priora giunga l’augurio di un buon lavoro

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