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di Christian Montagna
Napoli – Napoli è sconvolta dopo la tragica scoperta del 44 enne napoletano padre della sua stessa vittima. Tra le piazze, sui social, al bar e al supermercato non si fa altro che parlare di questa orrenda vicenda. I bambini tornano al centro delle polemiche e si discute sulle leggi che troppo poco li tutelano. Certo è che risulta veramente difficile poter scovare all'interno dello stesso nucleo familiare il pedofilo di turno. Gli agenti della municipale che hanno arrestato l'uomo di cui non sono state rese note le generalità onde evitare rivolte cittadine, hanno sequestrato il computer e scoperto l'impossibile. All'interno del pc infatti vi erano nomi, fotografie e messaggi espliciti. I "clienti", se così si possono chiamare, di quest'orco che vendeva il figlio 11 enne sui siti per incontri, sono allo stesso modo colpevoli di questa triste vicenda. Una vasta rete di perversione è stata scovata e a breve sarà aperta un'inchiesta dalla quale potranno venir fuori clamorose verità. Terribili segreti e incredibili nomi potranno uscire presto allo scoperto e per i molti personaggi coinvolti scatterà l' arresto. Sui social nel frattempo si scatena l'ira del popolo che vorrebbe giustiziare il violentatore con mezzi propri. Un susseguirsi di insulti e minacce nei confronti di quest'orco che, a detta di molti, sarebbe meglio se andasse via dalla città. E' allarme anche all'interno del penitenziario di Poggioreale dal quale i detenuti hanno espresso la volontà di non voler condividere la cella con questo individuo.
I DATI
In Italia, un bambino su dieci è maltrattato o violentato. Circa cento mila in totale sono i bambini tra maschi e femmine vittime della violenza umana. Più della metà, il 52,7%, sono femmine. Secondo un indagine condotta da Cismai e Terre des Hommes, la tipologia preponderante di maltrattamento è la trascuratezza materiale e affettiva (52,7%). A seguire, la violenza assistita (16,6%), il maltrattamento psicologico (12,8%) e l'abuso sessuale (6,7%). Il Cismai, il Coordinamento italiano servizi contro i maltrattamenti e l'abuso all'infanzia, insieme a Terre des Hommes ha messo in piedi la prima indagine nazionale quali-quantitativa sul maltrattamento a danno dei bambini. Un operazione condotta su un campione di 31 comuni attraverso un questionario elaborato che invita le istituzioni a raccogliere e considerare maggiormente le difficoltà dei bambini italiani. Su cinque milioni di abitanti intercettati più di 758 mila sono minori. Risulta spesso difficile identificare i casi nello specifico in quanto potrebbero essercene ancora molti altri non denunciati. Ad esempio quelli che derivano dall'incuria, dalla penuria di cure, dal contesto in cui crescono i bambini spesso all'insegna dell' illegalità o anche in condizioni igieniche carenti. Nei casi dei bambini stranieri invece, risulta addirittura che qualche elemento possa non essere stato censito. Anche il garante per l'Infanzia, interpellato in merito a questa indagine, ha denunciato l'assoluta mancanza di coordinamento tra i vari servizi e tra le varie risorse esistenti nonché i tagli dei fondi ai Comuni che si ripercuotono drammaticamente su questo settore.
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