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di Christian Montagna
Napoli – Cambia la città ma non cambia la storia: come a Roma così a Napoli, il boom di assenteismo al lavoro di vigili urbani e netturbini la notte di Capodanno è storico. E c'è anche chi tenta di giustificarlo! La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo sull'assenteismo a lavoro di duecento netturbini a Capodanno. Possibile che proprio quella giornata si siano ammalati duecento netturbini? Chissà. Nell' indagine conoscitiva coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso D'avino, si contesta il reato contro la pubblica amministrazione. Al momento non risultano indagati. Il vicesindaco Sodano e il presidente di Asia assicurano chiarezza sulla questione e tentano invano di giustificare l'accaduto colpevolizzando le condizioni meterologiche con cui hanno dovuto combattere i netturbini nei giorni precedenti il trentuno. Calcolando che la media dei lavoratori è di circa 58 anni, il fatto potrebbe pure sussistere ma sarebbe comunque eccessivo! Dall'alto dei banchi della capitale arrivano aspre critiche nei confronti dell'accaduto che parlano di danni all'immagine dell'ente e ai colleghi che si ammalano sul serio, Anche Gianni Lettiere, consigliere d'opposizione in Consiglio comunale e presidente dell'associazione Fare Città si è espresso con questi disprezzanti termini : «L'assenteismo di Capodanno che ha toccato punte record a Napoli tra i lavoratori di Asia e a Roma tra i vigili urbani è inaccettabile. Occorre contrastare questo fenomeno odioso in maniera veloce ed efficace, salvaguardando però la maggioranza di lavoratori onesti e perbene che ogni giorno compiono il proprio dovere, al servizio del proprio Comune, pur con attrezzature e mezzi spesso inadeguati ed in condizioni tutt'altro che semplici».
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