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Cronaca

NAPOLI: ARRIVA LA SOSPENSIONE PER LUIGI DE MAGISTRIS

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Tempo di lettura 3 minutiIl sindaco: "Avviero' una fase di rigenerazione amministrativa. Saro' molto per strada"

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Redazione

Napoli – Arriva la sospensione per il sindaco di Napoli ma la linea di De Magistris è sempre la stessa: non arretra di un passo e veste i panni del Cav accusando i poteri forti a cui qualcuno avrebbe pestato i piedi. "Se la vedete salutatemela…". E' la battuta che Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, ha fatto con i giornalisti a proposito dell'arrivo questa mattina degli atti trasmessi dalla cancelleria del tribunale di Roma al prefetto di Napoli, atti che preludevano alla sua sospensione da primo cittadino in base alla legge Severino, dopo la condanna a un anno e 3 mesi comminatagli dalla decima sezione del tribunale di Roma per abuso d'ufficio nell'ambito di un procedimento legato all'inchiesta Why Not. Si e' consumato cosi' il pomeriggio di de Magistris, e ora si aprono nuovi scenari per il capoluogo partenopeo. E se de Magistris ha detto anche di non aver ricevuto alcun atto, in realta' il prefetto Francesco Antonio Musolino ha firmato il provvedimento di sospensione del sindaco. Ora e' solo questione di notifica del provvedimento perche' la sospensione del primo cittadino diventi esecutiva. De Magistris ha anche detto "Io in queste ore, come dice Luigi Settembrini, mi affido ai folli, perche' se i sani sono quelli di cui leggo sui giornali preferisco essere folle. Sono preoccupato per i problemi della citta'. Alfano dice in Parlamento cio' che ritiene, quando arriva un provvedimento formale, faro' i miei passi. L'unica cosa chiara e' questa". E se sara' sindaco sospeso, "la prima cosa che faro' mi vado a piglia' un caffe' sospeso". L'ex pm ha anche parlato di "atteggiamenti brutti da parte di importanti esponenti della politica e delle istituzioni", mentre ha registrato "tanto affetto dai cittadini, sempre vicini, quelle che io chiamo persone senza potere. Sono motivo di grande forza. Vinceremo anche questa battaglia". Respinge la definizione di 'uomo di legge', preferendo quella di 'uomo di giustizia', perche' l'altra definizione "non lo considero un complimento". E "se dovesse capitarmi un periodo forzato di sospensione formale, che sara' breve perche' abbiamo fatto delle valutazioni e siamo fiduciosi, avviero' una fase di rigenerazione amministrativa. Saro' molto per strada.
Credo sara' utile al cittadino e anche a me, perche' stare qui dentro a lavorare, a firmare, ti sottrae da quello che puoi fare per i tuoi concittadini. Saranno due mani in piu' per strada". E in piu', ironicamente, "se non faro' piu' il sindaco, faro' il giocatore di basket", prendendo spunto dalla presentazione della squadra di basket Ginova, in sala giunta a palazzo San Giacomo. Al di la' di questa serie di battute e propositi di de Magistris, di sicuro c'e' che dalla cancelleria di Roma gli atti sono arrivati in tarda mattinata e il prefetto ha cominciato a lavorare alla stesura del provvedimento di sospesione, poi ultimata ed ora solo da notificare. Del resto la conferma di un iter ormai in moto era arrivata nel pomeriggio dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, durante il question time ala Camera, annunciando appunto che il rappresentante territoriale di governo "provvedera' oggi stesso agli adempimenti di legge di sua competenza per la sospensione del sindaco Luigi de Magistris". Alfano ha aggiunto che "le statuizioni del decreto legislativo 235/2012 appaiono chiare e del resto hanno trovato applicazione in due casi analoghi". Chi ha ricevuto una condanna "non definitiva", aggiunge, per una serie di reati nei quali e' compreso "espressamente quello di abuso d'ufficio" e' "sospeso di diritto da tutte le cariche elettive". Sempre Alfano ha confermato che il voto per il Consiglio della citta' metropolitana di Napoli si terra' regolarmente il prossimo 12 ottobre. Per il titolare del Viminale "non sussistono i presupposti" per far slittare il voto, anche se il sindaco Luigi de Magistris viene sospeso "di diritto" dalla carica per effetto della legge Severino, dopo la sentenza di condanna. E la condanna in primo grado che riguarda a sua volta il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano – spiega il ministro – "non comporta provvedimenti sanzionatori cautelari", e dunque si applica quanto previsto dalla legge 56/2014 che ha riformato le Province, con la possibilita' di supplenza del vicesindaco nella carica di presidente dell'assemblea che la norma assegna al sindaco