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Cronaca

Napoli, ancora morti ammazzati lungo le strade: è panico

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Tempo di lettura 2 minutiSabatino di 40 anni e Salvatore Corrado di 37 anni, sono stati barbaramente uccisi a colpi d’arma da fuoco in un agguato

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di Angelo Barraco
 
Napoli – Torna a sgorgare il sangue lungo le strade di Napoli. Domenico Sabatino di 40 anni e Salvatore Corrado di 37 anni, sono stati barbaramente uccisi a colpi d’arma da fuoco in un agguato che ha avuto luogo in Vico Cotugno, nel quartiere di Miano, alla periferia nord di Napoli. Accanto alle vittime vi era uno scooter che si presume appartenesse alle vittime. Gli inquirenti ipotizzano che i due uomini fossero a bordo del mezzo quando i sicari hanno esploso circa otto colpi d’arma da fuoco, forse con due armi, dinnanzi a tanta gente presente sul posto.
L’area in cui è stato compiuto il duplice omicidio era sotto il controllo del clan Lo Russo, denominati “Capitoni”, un’organizzazione criminale con interessi in svariati settori che però è stata azzerata a seguito di importanti arresti. Secondo una prima ricostruzione i due uomini appartenevano proprio al clan camorristico Lo Russo, inoltre emerge che Domenico Sabatino era stato denunciato in passato per reati contro il patrimonio, Salvatore Corrado era noto invece alle forze dell’ordine per spaccio di sostanze stupefacenti e su di lui pendeva un mandato di cattura perché aveva fatto perdere le sue tracce dopo aver lasciato una casa a Chieti.
 
Un clima di tensione concretamente tangibile si respira in questi giorni a Napoli, poiché si sono susseguiti una serie di episodi di violenza e atti illeciti che hanno tinto di rosso una tela da sempre disincantata da artisti e poeti che hanno lodato in tutte le sue mille sfaccettature una città che Miguel De Cervantes amava definire “Gloria d'Italia e ancor del mondo lustro, madre di nobiltade e di abbondanza, benigna nella pace e dura in guerra”. Il sogno perpetuo e idilliaco illustrato nelle parole del famoso scrittore si frantumano nella realtà odierna, e proprio come le storie narrate nel suo Don Chisciotte della Mancia, sono le lotte, i duelli e le sconfitte a primeggiare nella storia che vi stiamo per raccontare. Secondo gli ultimi dati emersi in Italia sono stati commessi 2.416.588 reati, in riferimento ad un periodo che intercorre tra l’agosto 2015 e luglio 2016. Un dato che dimostra un calo del 7% rispetto a quanto emerso nel luglio del 2016.
 
Napoli però si macchia ancora di sangue e la morte è quasi divenuta quotidianità. Pasquale Starace, un uomo di 63 anni, è stato freddato a colpi d’arma da fuoco a Casola di Napoli mentre percorreva Via Roma a bordo di uno scooter. L’uomo aveva precedenti penali per lesioni, ricettazioni ma non sono emersi legami con i clan. Pochi giorni fa è toccato invece ad una donna che vive nel Rione Don Guanella, rimasta ferita da colpi d’arma da fuoco a seguito di un agguato compiuto proprio in quella zona, tra Scampia e Secondigliano. Un susseguirsi di eventi che mette in evidenza un primato nazionale della città che è cresciuto a dismisura dal 2004 in poi. Numerosi sono stati gli omicidi di Camorra che nell’arco temporale che va dal 2004 al 2006 hanno raggiunto quota 209 su 319 morti, nel 2012/2013 si contano 62 omicidi di camorra su 108. Una criminalità che si insinua anche nella cultura e nell’arte poiché alcuni fatti recenti hanno dimostrato quanto il pregiatissimo mondo dell’arte sia apprezzato da chiunque. Nella casa di un camorrista sono stati rinvenuti infatti due tele di Van Gogh dal valore di cento milioni di euro, trafugati circa 14 anni fa al museo di Amsterdam. La Guardia di Finanza ha scoperto i dipinti in ottimo stato.