NAPOLI – E’ passato ormai quasi un anno e mezzo da quel gennaio 2018 quando crollò un muro della stanza di San Giuseppe Moscati, al terzo piano dell’edificio di via Cisterna dell’Olio 10 a Napoli. La palazzina in cui abitava il medico dei poveri. Un cedimento causato da infiltrazioni d’acqua e che ancora oggi vede permanere lo stato di inagibilità con la conseguenza di non essere visitabile dal pubblico. A chi l’onere della ricostruzione? Dal Comune di Napoli fanno sapere che la stanza dove viveva San Giuseppe Moscati fa parte di un appartamento privato che non è proprietà dell’Ente locale quindi che non esiste nessun dovere a ricostruire da parte dell’amministrazione. A chi l’onere, quindi, di ricostruire e
restituire alla collettività questo luogo meta di tanti visitatori fino a
qualche anno fa?