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Cultura e Spettacoli

Napoli, 4mila persone per la prima della mostra “Canova l’Antico”

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NAPOLI – Arriva al MANN il “Novello Fidia” fino al 30 giugno dal titolo “Canova l’Antico” nel capoluogo campano, i “viaggiatori” potranno fruire di ben 110 opere  del maestro per eccellenza del neoclassicismo collocate tra l’ingresso principale e il Salone della Meridiana, un successo preannunciato a più riprese, al primo giorno di apertura ha registrato ben oltre 3900 visitatori.

La mostra-esposizione del maestro definito “L’ultimo degli antichi e il primo dei moderni” si prospetta tra gli “appuntamenti” dell’anno da non perdere del Bel Paese, e anche di rilievo internazionale.

“Canova e l’Antico” colloca fortemente il Museo tra i percorsi cittadini più importanti, un esempio di museo sempre più connesso con la città e non più tempio custode della cultura accessibile a pochi, ma partecipativo in maniera totalitaria e contribuendo in maniera significativa allo sviluppo economico.

La mostra già annunciata con la presenza del Ministro per i Beni e le attività Culturali, Alberto Bonisoli è un ponte tra le antichità del passato, l’ottocento e la contemporaneità, ad accogliere i visitatori all’interno della Domus dell’arte due installazioni multimediali con C+by Magister ad alto contenuto scientifico e di grande potenza emotiva che “raccontano” in maniera immersiva ed esperienziale la vita dell’artista di Possagno.

L’exibhition è un viaggio nel mondo del maestro veneto che tanto amò Napoli, egli trovò ispirazione dai tesori appartenente al capoluogo partenopeo, Canova usava il linguaggio del neoclassicismo che risultava essere comune al resto dell’Europa, la fama dell’artista di Possagno già nell’ottocento era palesemente internazionale. Tra in esposizione opere in marmo di notevole importanza che hanno ispirato scrittori come Sthendal e Foscolo, riunite ora nel Salone della Meridiana del Museo Archeologico napoletano come Maddalena penitente da Genova, il Paride del Museo Civico di Asolo, la Stella Mellerio.

Capolavori in assoluto e senza tempo da ammirare tra cui di “Le Tre Grazie” e “ Paolina Borghese”, le opere risultano ancora le Star dell’arte e senza tempo, e nonostante sono opere fortemente “utilizzate” dai media sembrano non aver perso l’aura, ed offrono ai “viaggiatori” un’emozione unica, un esempio di bellezza oggettiva capace ancora di incantare.

L’evento che risulta essere epocale, grazie anche a prestiti internazionali, con ben sei marmi provenienti dall’Ermitage di San Pietroburgo, che vanta la più ampia collezione canoviana del mondo. L’amorino Alato, L’Ebe, La danzatrice con le mani sui fianchi, Amore e Psiche stanti, la testa del Genio della Morte, La Pace, proveniente da Kiev, l’apollo che s’incorona del Getty di Los Angeles.

Il Governatore della Campania durante la conferenza stampa del 28 marzo all’apertura ha dichiarato: “ Da San Pietroburgo, giungono a Napoli prestiti unici e irripetibili, come i gruppi scultorei di Canova che, per la prima volta, vivranno un emozionante confronto con i modelli che hanno ispirato l’autore. A San Pietroburgo, reperti provenienti dal MANN e dal Parco archeologico di Pompei danno vita alla mostra “Pompei, Uomini, dei ed eroi”.” – Prosegue De Luca – “E’ il significato dell’arte come patrimonio universale e collettivo. Ed è, per noi, motivo di orgoglio sentirci protagonisti di questa eccezionale interazione, condividere la capacità quasi “olfattiva” del Mann di intercettare, questo magma in movimento che è la Campania, un “sistema” dell’arte unico nel suo genere, che possa indicare nuovi orizzonti nella gestione della cultura della nostra nazione”.

La mostra ha ottenuto il sostegno della Regione Campania, i Patrocini del Comune di Napoli, Gypsoteca-Museo Antonio Canova di Possagno e del Museo Civico di Bassano del Grappa ed è stata realizzata con la collaborazione di Ermitage Italia. All’inaugurazione della mostra erano presenti il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, Nino Daniele Assessore alla cultura e al Turismo del Comune di Napoli, il Direttore del Museo archeologico Nazionale di Napoli, Paolo Giulierini, Sergej Androsov, Capodipartimento delle arti figurative occidentali del Museo Statale Ermitage, Giuseppe Pavanello, tra i massimi studiosi di Canova.

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