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È scomparso nella notte Lello Di Segni, l’ultimo sopravvissuto alla deportazione del 16 ottobre 1943. Nato il 4 novembre del 1926, arrestato insieme ai suoi cari, venne portato ad Auschwitz-Birkenau.
A Roma al Portico d’Ottavia il corteo funebre dietro al feretro di Di Segni. Tra la folla che si è stretta attorno al figlio e al nipote anche molti ragazzi della scuola ebraica. “Per noi i sopravvissuti ai campi di concentramento sono degli eroi”, ha detto David, uno studente di 17 anni. “Di Segni è riuscito a tornare da quell’inferno e a dare vita a nuove anime, aveva una bellissima famiglia”, ha aggiunto David.
“Man mano che spariscono le persone temiamo solo che sparisca la memoria”. A dirlo la senatrice a vita Liliana Segre arrivando al liceo magistrale G. Castani ricordando Lello Di Segni, ultimo sopravvissuto del rastrellamento del ghetto di Roma, morto questa notte. “È rivolgendoci agli studenti e soprattutto agli insegnanti che si può avere una speranza che tutto quello che è successo nel Novecento, per la colpa di essere nati, non diventi solo una riga di un libro di storia e poi nemmeno più quella”, ha concluso.
“Profondo cordoglio per la scomparsa di Lello Di Segni, ultimo sopravvissuto al rastrellamento nazista contro gli ebrei della capitale in quel terribile 16 ottobre del 1943. @Roma non dimenticherà mai la sua testimonianza”. Così su Twitter la sindaca di Roma Virginia Raggi.
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