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Castelli Romani

Morte di Paolo De Sanctis, fascicoli in Procura a Roma: speranze sulla riapertura del caso

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Sono trascorsi 2 anni dalla morte di Paolo De Sanctis, avvenuta la notte del 17 febbraio del 2018.

Il caso, trattato da alcuni magistrati della Procura di Velletri, ha portato ad una prima archiviazione del 30 maggio 2018, dopo solo 3 mesi dal tragico incidente, quindi ad una ulteriore richiesta di archiviazione, dello scorso 20 novembre, dopo che il papà di Paolo, il signor Gino De Sanctis, il 28 dicembre del 2018 aveva presentato una denuncia per far riaprire il caso. 

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Il video servizio di Valeria De Luca sulle novità giudiziarie sul caso della morte di Paolo De Sanctis trasmesso a Officina Stampa del 9/1/2020

Gino De Sanctis, infatti, ha sempre sostenuto che le indagini svolte dalla Procura di Velletri non fossero state sufficientemente approfondite rispetto ad un fascicolo ricco di documentazione relativo delle responsabilità, da accertare, da parte del personale sanitario del pronto soccorso dell’ospedale di Albano Laziale e di altri soggetti durante quella tragica notte del 17 febbraio 2018.

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Il video servizio che ripercorre i tragici fatti accaduti la notte del 17 febbraio del 2018 trasmesso a Officina Stampa del 9/1/2020

I dubbi sull’operato della Procura di Velletri, hanno quindi spinto il papà di Paolo e il suo legale, l’avvocato Alessandro Zottola, a presentare istanza di avocazione presso la Procura Generale di Roma, la quale, secondo quanto asserito dal sig. Gino De Sanctis, ha già richiesto tutta la documentazione in originale compresi filmati e foto alla Procura di Velletri.

Un atto straordinario, quest’ultimo, che ribalterebbe totalmente le direzioni intraprese fino ad oggi. Un atto che raramente viene intrapreso e tanto più viene accolto.