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di Angelo Barraco
Losanna – La morte di Benoit Violier ha scosso il mondo della cucina internazionale. Lo Chef 44enne avrebbe posto fine alla sua vita sparandosi un colpo d’arma da fuoco presso la sua abitazione di Crissier (Losanna), poco distante dal suo affermato ristorante. La Polizia ha aperto un’inchiesta per stabilire le cause della morte. Malgrado la pista del suicidio sia quella più accreditata, la Polizia ha deciso di approfondire la vicenda, mettendo sul tavolo delle ipotesi, anche ulteriori piste. Violier, classe 1971, nel 2012 ha iniziato a lavorare presso il ristorante l’Hotel de Ville di Crissier, subentrando a Philippe Rochat che vi lavorava dal 1996. Negli anni 90 fa esperienze molto importanti di alta cucina e pasticceria, che lo formano e gli consentono di lavorare con grandi chef come Joel Robuchon, Benoit Guichard, Bruno Gricourt, Sylvain Knecht, Jean Philippon, Frédéric Anton e Eric Bouchenoire, Lenotre, Fauchon. Nel 2000 vince il concorso Meilleur Ouvrier de France e nel 2012 torna all’Hotel de Ville a Crissier. Nel 2013 l’Academie Internationale de la Gastronomie concede ai cuochi dell’Hotel il Gran Prix exceptionnel, un premio che va a lui ma anche ai suoi predecessori, compreso Philippe Rochat. Violier avrebbe dovuto aver assistere al lancio della nuova guida Michelin a Parigi che assegna ogni anno le stelle all’alta ristorazione. Era un uomo dai mille progetti e dai mille successi. Nel mese di ottobre il suo ristorante era finito sulla prestigiosa rivista “Cuisine du gibier à plumes d'Europe”, voleva aprire anche un’accademia della cucina vicino al suo ristorante. Le autorità, malgrado mantengano il massimo riserbo sulla vicenda, escludono che si possa essere ucciso per stress, depressione o troppo lavoro. Lascia una moglie, Brigitte –che dirigeva con lui il ristorante- e un figlio. Lui era un perfezionista, che amava il suo lavoro. La sua morte è avvenuta alla vigilia della presentazione della Guida Rossa, a cui dove partecipare, a lui è stato dedicato un minuto di silenzio. Una vita di successi di glorie, una grande passione per l’arte della cucina, una passione per la caccia. Nella sua vita non sembrano esserci ombre, malgrado ciò la sua morte sembra qualcosa di già successo, come un copione che si ripete.
Andando a ritroso, precisamente al 24 febbraio del 2003, vediamo che un altro brillante cuoco francese morì nelle medesime circostanze, ovvero con un colpo di fucile. Il cuoco in questione è Bernard Loiseau, cuoco prodigio subito acclamato dalla Guida Gault Millau. Loiseau comprò La Côte d'Or da Verger nel 1982 e nel 1991 la Guida Michelin onorò con le 3 stelle il suo ristorante. Nel 98 fondò la società Bernard Loiseau S.P.A. ed è stato il primo chef francese ad aver quotato in borsa la propria società. Pubblicò tanti libri, tanti prodotti gastronomici e creò diversi punti ristoro a Parigi. In merito al giorno della sua morte si sa che avrebbe finito di preparare un piatto, avrebbe servito la pietanza, sarebbe rientrato a casa e si sarebbe ucciso con un fucile da caccia. La moglie in seguito dichiarò che il marito era stressato e soffriva di bipolarismo. La circostanza della morte ricorda quella di Violier, anche se maggiori dettagli in merito alla morte di quest’ultimo ancora non sono noti. Nell’ottobre dello stesso anno si uccide il cuoco Pierre Jaubert, proprietario dell’Hotel de Bordeaux a Pons.
Un altro chef pluistellato è morto in circostanze discutibili in data 08/07/2015, si tratta dello Chef Philippe Rochat di 61 anni, che aveva diretto dal 96 al 2012 l’Hotel de Ville di Crissier e aveva ottenuto 3 stelle Michelin e un punteggio di 19 su 20 su GualtMIllau. La sua morte è avvenuta intorno alle ore 9.30 mentre era in bici, in compagnia di altre due persone. Il portavoce della Polizia aveva dichiarato: “Le investigazioni sono in corso, ma si tratta verosimilmente di un malore". Ottiene enormi successi, viene riconosciuto “Cuoco dell’anno” da GualtMillau nell’anno 1999 e nel 2006 viene nominato Cavaliere dell’Ordine francese al Merito. Il suo ritiro avviene nel 2012, quando affida il suo ristorante a Benoit Violier. Per tutte e tre le morti viene lascito il beneficio del dubbio in merito alla circostanza. Nell’aprile dello scorso anno si uccide lo chef di Chicago Homaro Cantu, impiccandoli all’interno di un locale in ristrutturazione. Non soffriva di depressione ne tantomeno di malattie gravi. Nel 2007 era sta eletto “Iron Chef America”.
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