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Roma

MONTEBOVI, TUTTI STRETTI ATTORNO AI 100 LAVORATORI

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Tempo di lettura 3 minutiEnrica Mammucari, segretario della Uila regionale, ha evidenziato il “torto” tentativo dell'azienda di escludere il sindacato e di dividere i lavoratori.

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Chiara Rai

Lanuvio (RM) – Lunedì pomeriggio il responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Lanuvio insieme alla polizia locale hanno effettuato un sopralluogo all’azienda dolciaria Montebovi, in via Nettunense. Sarebbero emerse presunte irregolarità concernenti l’agibilità dello stabile. Non è detto che l’esito della visita, dopo quella degli ispettori del lavoro, non paralizzi l’attività di produzione della stessa azienda. Intanto ieri si è tenuta l’ennesima conferenza dei sindacati fuori dai cancelli dello stabile. Oltre ai rappresentanti regionali e nazionali di categoria, erano presenti i sindaci di Lanuvio ed Aprilia e delegazioni di lavoratori sia delle Tre Marie che della Fioriucci, i quali hanno espresso solidarietà ai lavoratori Montebovi in sciopero dal 25 ottobre a causa della decisione presa dalla nuova gestione aziendale di avviare la procedura di licenziamento per 21 dipendenti, su un totale di circa 90 e al contempo di procedere all’affitto di rapporti di lavoro da una società all’altra, in particolare alla "Dolciaria srl".

L'azienda, la cui irremovibilità ha reso inefficaci trattative congiunte dei sindacati con i vertici aziendali e della Regione, sarebbe finita nell’occhio del mirino anche dell'Ispettorato del lavoro soprattutto per aver sostituito i lavoratori in sciopero con altri dieci addetti "extra", probabilmente proprio dipendenti della Dolciaria s.r.l., nuova proprietaria della Montebovi.

Circolano addirittura dei video tra i lavoratori che immortalano gli “extra” entrare incappucciati dal retro dell’azienda per fare i turni di lavoro. Sarebbero perlopiù stranieri, che ormai da diversi giorni, avrebbero preso il posto dei dipendenti messi alla porta. Oltre alla solidarietà espressa, i sindacati intendono ristabilire la “dovuta garanzia del lavoro e i diritti stessi dei lavoratori”. Un colpo di scena nella vertenza potrà giungere dall’esito di tutte le iniziative prese in sede giudiziale, nonché dagli esiti dei ripetuti interventi dell'ispettorato del lavoro e per ultimo dall'incontro fissato in Prefettura di Roma per giovedì 20 dicembre. Ieri sventolavano ancora le bandiere dei lavoratori, un bidone col fuoco acceso riscaldava gli animi ormai esterefatti da giorni di lotta e incatenamenti ai cancelli di quella impresa che prima sfamava 100 famiglie. Lo sciopero continuerà ancora e a Natale, oltre alla solidarietà, probabilmente i lavoratori rischiano di non avere un soldo in tasca. Ancora devono prendere gli stipendi ottobre e novembre. Ancora devono lottare molto per vedere garantiti i propri diritti. L’amministrazione comunale nella persona del sindaco Luigi Galieti rinnova la propria vicinanza a queste famiglie finite per la strada: “Ci siamo – ha ribadito – con parole e fatti, perché i lavoratori hanno a disposizione il nostro ausilio legale e hanno l’aula consigliare a disposizione per eventuali incontri”.

Enrica Mammucari, segretario della Uila regionale, ha evidenziato il “torto” tentativo dell'azienda di escludere il sindacato e di dividere i lavoratori. Ma l’incontro di ieri, ha stretto ancora di più tutti attorno ai 100 ex impiegati.

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