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Cultura e Spettacoli

Monte di Procida, riflettori accesi su “Sine Sole Sileo” il nuovo spettacolo del Maestro Antonio Colandrea

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“Sine Sole Sileo” è il titolo del nuovo spettacolo del Maestro Antonio Colandrea che si terrà nei Campi Flegrei a Monte di Procida il 1 agosto 2020 alle 21.30 nella località della marina di Acquamorta.

L’idea dello spettacolo Sine Sole Sileo (Senza sole taccio) è del Maestro di danza Antonio Colandrea che ne ha firmato i testi, la regia e le coreografie. Lo spettacolo si svolgerà nell’ambito della rassegna “Musica e Arte nella Terra del Mito”, la direzione artistica è di Fiorenza Calogero, con i danzatori di HumanBodies e Art Garage, diretta da Emma Cianci.

 Per il Maestro Antonio Colandrea “Sine Sole Sileo” lo spettacolo è un abbraccio alla sua terra, quell’abbraccio che durante il lockdown non ha potuto fare e avere. L’exhibition è una proiezione del suo Io e alle infinite capacità del sole e della luce, come suggerisce il titolo dell’opera teatrale, ma anche del suo aspetto opposto, ossia il buio.

Il Maestro Colandrea è un artista di fama internazionale e nella sua lunga carriera ha “calcato le scene” dei maggiori teatri, accumulando negli anni una significativa esperienza lavorando con i maggiori tersicorei che tanto hanno caratterizzato il nostro tempo, fra questi l’etoile sovietico, Rudol’f Nureev.

Antonio Colandrea è stato ballerino in giovanissima età al Teatro San Carlo di Napoli per diversi anni, ed attualmente è l’unico, in tutta l’area partenopea, ad avere avuto fino ad adesso la borsa di studio al Teatro Bol’soj di Mosca. Adesso è ritornato nella terra natia e vuole ”farsi baciare dal sole” e vivere appieno la sua passione con l’arte e condividere la sua esperienza artistica nella terra dove è nato e dove vive con la sua famiglia.

 “Sine sole Sileo” è un omaggio alle sue radici e al paese, ed è la rappresentazione dell’amore, del sole e della luce e alle sue infinite sfaccettature. Lo spettacolo è un messaggio d’amore attraverso gli infiniti linguaggi dell’arte grazie alla generosità degli artisti di voler donare, attraverso le loro performance, la propria maestria e la loro esperienza artistica.

 L’exhibition è un’operazione gratuita di tutti gli artisti partecipanti ed è un excursus musicale di brani partenopei classici e contemporanei magistralmente eseguiti Raimondo Ponìticelli, tenore del Maggio Fiorentino, la voce e la chitarra di Dino di Dio (collaboratore di Battiato, De Andrè , Ramazzotti e tanti altri artisti.

L’Osservatore D’Italia ha voluto incontrare il Maestro Antonio Colandrea per  farci raccontare di “Sine Sole Silei” e la sua esperienza artistica.

Maestro Colandrea come è nato lo spettacolo?

 “L’idea nasce dalla proposta di Teresa Coppola, Vicesindaco di Monte di Procida e Dina Stella Assessore del Comune flegreo durante un caffè l’anno scorso. Parlammo di uno spettacolo itinerante che si doveva realizzare quest’inverno…adesso che siamo nella terza fase, ovvero di convivenza con il CoViD-19, abbiamo deciso di metterlo in scena con le dovute precauzioni anti contagio, infatti chi vuole vedere lo spettacolo deve assolutamente prenotarsi”.

Gli spettatori che tipo di esperienza faranno con Sine Sole Sileo?

“Gli spettatori si troveranno di fronte un’opera…la danza ha bisogno ha bisogno di essere sentita …i fruitori devono essere pronti per farsi attraversare dalla bellezza, dalla creatività, bisogna saper aspettare..

Che ruolo ha sulla scena il Maestro Colandrea?

Clotilde del vaglio recita me durante lo spettacolo…perché sono un narcisa sano …non ho bisogno.. perché ho avuto una carriera internazionale….

Che cosa è l’arte per te?

L’arte è bellezza, è armonia…perfezione…l’arte è matematica pura….l’arte è scienza…l’anima delle persone…l’arte è comunicazione, generosità

Quando hai deciso di voler seguire la strada artistica?

Sono figlio della terra “ardente” ho passione per la danza fin dai primi anni della mia vita quando vidi per la prima volta le performance circense degli acrobati, da allora ho capito che sarebbe stata la mia strada voler stare sulle scene

Come ti caratterizzi, in genere, come artista sulla scena, sia come ballerino e sia come coreografo?

Seppur ho una una formazione classica “grammaticalmente pulita” mi muovo sulla scena quando ballo e anche quando coreografo con un’enfasi legata alla mia terra uso le mimica del viso e le mani rendendo molto contemporaneo e molto personale le mie esibizioni. E che non mi piace raccontare bensì aprirò ad evocare una vera e prorpia fioritura emozionale.

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Castelli Romani

Velletri si prepara alla 93esima Festa dell’Uva e dei Vini: un weekend di tradizione e cultura

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Il 21 e 22 settembre 2024, il centro storico si trasformerà in un palcoscenico di sapori, musica e folklore

Velletri si appresta a celebrare la sua storica Festa dell’Uva e dei Vini, giunta alla 93esima edizione. L’evento, organizzato dalla Fondazione De Cultura e patrocinato dal Comune di Velletri, dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, si terrà il 21 e 22 settembre 2024.

Il centro storico della città, da Piazza Garibaldi a Piazza Caduti sul Lavoro, sarà il cuore pulsante della manifestazione. Stand enogastronomici, degustazioni, attività culturali e spettacoli animeranno le vie e le piazze, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva nelle tradizioni locali.

Tra gli eventi in programma, spiccano i Tour nelle Cantine Vinicole e il Salotto del Vino nelle principali piazze. L’inaugurazione ufficiale, sabato alle 16, vedrà la partecipazione della Banda Città di Velletri Umberto Cavola e il corteo delle associazioni folkloristiche.

Non mancheranno momenti di intrattenimento per tutte le età: dalla Corsa delle Botti alla pigiatura tradizionale, dai concerti agli spettacoli degli Sbandieratori. Per i più piccoli, sono previste attività dedicate nel Camelieto.

La domenica si aprirà con il raduno dei Bersaglieri e proseguirà con una serie di eventi, tra cui la cerimonia di riempimento delle Botti e spettacoli musicali. La serata si concluderà con il gran concerto finale di Greg e the Frigidaires in Piazza Caduti sul Lavoro.

L’edizione 2024 si propone di valorizzare ogni angolo del centro storico, coinvolgendo attività commerciali e monumenti. L’obiettivo è offrire ai cittadini e ai turisti un’esperienza unica, che coniughi tradizione, cultura e divertimento.

La manifestazione è resa possibile grazie al supporto di numerosi sponsor locali e all’impegno degli organizzatori. L’appuntamento è per tutti a Velletri, il 21 e 22 settembre, per due giorni di festa all’insegna della tradizione enogastronomica e culturale del territorio.

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Cronaca

Emanuela Bruni nuovo presidente della Fondazione MAXXI – Museo delle Arti del XXI secolo

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È Maria, detta Emanuela, Bruni frascatana classe 1960 la nuova presidente della Fondazione MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo.
La scelta è stata ufficializzata dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione riunitosi oggi dopo la nomina di Alessandro Giuli come Ministro della Cultura.
La Bruni, giornalista professionista nonché scrittrice, è stata la prima Donna a presiedere l’Ufficio del Cerimoniale di Palazzo Chigi.
Commendatore Ordine al Merito della Repubblica Italiana su nomina del presidente Carlo Azeglio Ciampi, di cui fu stretta collaboratrice in quanto responsabile della Comunicazione radiotelevisiva per l’ingresso nell’Euro, vanta un curriculum di alto spessore e profilo istituzionale: dall’ufficio stampa di Palazzo Chigi per circa un decennio al coordinamento dell’attività dei Servizi del Cerimoniale Nazionale ed Internazionale.
Già assessore alla Cultura della città di Frascati, di cui oggi è consigliere comunale e presidente della Commissione Affari Istituzionali della città Tuscolana, la neopresidente Emanuela Bruni, laureata in lettere e con un Master in Comunicazione Istituzionale e Relazione con i Media per la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, è “giornalista di razza” passata attraverso le redazioni di testate importanti come “L’eco di Bergamo” ed il “Sole24Ore”.
Appassionata ed esperta di arte ed architettura è oggi nell’Ufficio Stampa dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia.

Tra le sue pubblicazioni spiccano il “Piccolo dizionario delle italiane”, “La frascatana e le altre” e l’ultima sua opera, “Verde e antico” dedicata ai giardini ed ai paesaggi dei Castelli Romani.
La Bruni, negli ultimi anni, ha dato vita ad uno dei salotti letterari più importanti di Frascati e della provincia romana “Libri in Osteria” che ha ospitato autori del calibro di Angelo Polimeno Bottai, Luigi Contu, Riccardo Cucchi, Antonella Prenner, Michele Bovi e tanti tanti altri.

Giunga alla neopresidente Emanuela Bruni da parte della redazione de L’osservatore d’Italia l’augurio per un buon lavoro

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Cultura e Spettacoli

L’italiano, luce nel mondo: a Roma l’84° Congresso Internazionale della Società Dante Alighieri

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L’appuntamento si annuncia importante anche per sottolineare lo sforzo sociale portato avanti nell’insegnamento dell’italiano per i migranti e favorire il loro inserimento nel segno di una indispensabile coesione sociale

L’italiano, luce nel mondo” è il significativo titolo scelto dalla Società Dante Alighieri per l’84° Congresso Internazionale in programma a Roma dal 12 al 14 settembre 2024 e che verrà ufficialmente inaugurato venerdì 13 settembre presso il Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Le altre giornate si terranno nella storica sede della Società Dante Alighieri di Palazzo Firenze a Roma.

In tempi in cui i forestierismi, ed in particolare gli inutili anglicismi, assediano la nostra lingua, il Congresso si presenta come un’occasione per rilanciare l’orgoglio dell’Italia per la propria lingua nazionale e anche un modo per sollecitare il mondo politico, istituzionale, produttivo e culturale, incluso quello universitario, a usare l’italiano nei grandi appuntamenti internazionali, e non solo, per sottolineare il suo immenso valore culturale e anche artistico, la sua bellezza, la sua storia.

L’appuntamento segue il precedente Congresso che si è svolto a Rosario, in Argentina, dal 21 al 24 giugno 2023, con oltre 1500 ospiti. Un grande successo di pubblico che il Presidente della Società Dante Alighieri, Andrea Riccardi, ha definito una assise «tra due mondi», individuando nel suo intervento conclusivo “un grande mondo fuori dall’Italia e un grande mondo dentro l’Italia che hanno desiderio di essere italiani e che all’Italia chiedono di essere connessi”.

La giornata inaugurale sarà importante per celebrare quella che il Presidente Riccardi definisce «Italsimpatia», ovvero lo strumento dell’estroversione italiana nel mondo, attraverso la rete mondiale della Società Dante Alighieri. L’appuntamento si annuncia importante anche per sottolineare lo sforzo sociale della Società Dante Alighieri nell’insegnamento dell’italiano per i migranti e favorire il loro inserimento nel segno di una indispensabile coesione sociale.

L’appuntamento romano, che parte dal Quirinale e intende confermarsi come uno dei più importanti eventi dell’italofonia nel mondo, vedrà la partecipazione dell’intera rete mondiale della Società Dante Alighieri: 135.000 tra soci e studenti, oltre 480 Comitati sparsi per il mondo, Scuole di lingua in Italia e nel mondo, 95 Presidi letterari dediti alla promozione del libro e della lettura e 380 centri d’esame PLIDA. Uno strumento di diplomazia culturale del nostro Paese, una vasta e capillare struttura che assicura l’insegnamento e la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo, rilasciando i certificati PLIDA che attestano la competenza in lingua italiana come lingua straniera.
Dopo la sessione inaugurale i lavori proseguiranno presso Palazzo Firenze dove, nel pomeriggio del 13 settembre, i delegati potranno assistere a una conversazione tra il Presidente Riccardi e il Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani e a una tavola rotonda, introdotta da una relazione dello scrittore Amara Lakhous e moderata dall’editorialista del Corriere della Sera Paolo Conti, su “Libri e libertà: narrare e narrarsi in italiano” con scrittori e scrittrici con radice culturale e linguistica non italiana ma che in italiano hanno scelto di narrare e narrarsi. A loro è infatti rivolta l’iniziativa della Società Dante Alighieri di una “Consulta lingua-mondo” per riflettere insieme del contributo di questi autori alla vita culturale del Paese.
Nell’ultima giornata di lavori, sabato 14, il Presidente Riccardi, il Segretario Generale Alessandro Masi, il Vicesegretario Generale Andrea Vincenzoni e l’Amministratore Unico di Dante Alighieri Lab Mario Giro dialogheranno sul tema “Italsimpatia, è possibile un commonwealth italiano? Il futuro della Dante”. Alla conversazione farà seguito una tavola rotonda, moderata dal Vicepresidente della Società Dante Alighieri Gianni Letta, sul tema “Lingua, identità e futuro” a cui prendono parte il Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del MAECI Alessandro De Pedys, il sociologo Giuseppe De Rita, la Rettrice dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Tiziana Lippiello, la Presidente di Saipem Elisabetta Serafin, già Segretaria Generale del Senato della Repubblica, e lo psicoanalista e sociologo Luigi Zoja.
Ulteriore tema del Congresso sarà la nascita dell’Associazione Dante Alighieri delle Scuole italiane nel Mondo, già operante e a cui hanno già aderito oltre 30 soggetti, che ha lo scopo di sostenere, nel quadro del Sistema della Formazione Italiana nel Mondo, le scuole che condividono esperienze di alto profilo nell’insegnamento dell’italiano e in italiano.
Il Congresso potrà essere seguito in diretta sul sito https://congresso.dante.global. È prevista la partecipazione di soci provenienti dai Comitati di 80 Paesi. Nella Galleria del Primaticcio verrà allestita anche la mostra “Atlas de Borges – Atlante di Borges”, in collaborazione con la Fondazione internazionale Jorge Luis Borges, che sarà inaugurata nel pomeriggio del 14 settembre a conclusione del Congresso, e, nelle sale del piano nobile, le esposizioni “Un arazzo di parole”, e “100 anni di Pagine della Dante”.

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