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MONTE COMPATRI, SCUOLA. AUMENTI DA CAPOGIRO: ECCO LA BEFFA PER I GENITORI

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Tempo di lettura 2 minuti La mensa, dal 2013 ad oggi, è aumentata del 64%; il servizio trasporto scolastico è aumentato dal 2013 ad oggi del 36%; il servizio prescuola è aumentato dal 2014 ad oggi del 60%.

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Redazione

Monte Compatri (RM) – L’inizio dell’anno scolastico ha portato a Monte Compatri numerose polemiche soprattutto per gli aumenti delle tasse scolastiche legate alla mensa, servizio trasporto scolastico e del servizio prescuola. Al tutto si aggiunge il vero “fattaccio”: la quota di compartecipazione economica che è stata chiesta ai genitori degli alunni della scuola materna comunale.

Le liste di attesa della scuola materna non si sono assottigliate, più di 50 bambini (quasi tutti di Laghetto) si trovano a dover trovare un’alternativa scolastica a quella di Monte Compatri. La compartecipazione economica  per l’accesso alla scuola materna comunale richiesta alle famiglie è pari a 50 Euro.

"Ci chiediamo perché si debba pagare questa tassa. L’amministrazione comunale di Monte Compatri continua a scaricare la responsabilità alla Regione Lazio, dicendo che non sono stati rinnovati i finanziamenti – spiega il segretario del Pd di Monte Compatri, Fausto Bassani. – Al sindaco bisogna far capire che la Regione Lazio non è un Ente di assistenza a comuni come quello governato da questo sindaco, incapace di programmare e risolvere un problema che ci affligge dal 2010. Marketta De Carolis, il soprannome affibbiato dai monticiani al primo cittadino, insieme alla sua giunta si prende sempre i meriti di quello che fanno (poco) per poi scaricare le responsabilità sempre al governo centrale (Renzi) o regionale (Zingaretti) per mancanza di capacità programmatica. Volevo ricordare, inoltre, che il sindaco immediatamente dopo l’approvazione del bilancio comunale aveva rassicurato che non ci sarebbero stati aumenti. Ma allora chi è il Pinocchio? Dov’è la programmazione tanto decantata dal sindaco e dall’assessore delegato? La coppia laghettana sembra essere andata in tilt. Interessante, infine, tutta questa attenzione ad Ansovini. Che sia il nuovo candidato della destra monticiana?”

Dal locale circolo del PD di Monte Compatri hanno inoltre aggiunto: "D’altra parte l’estate appena conclusa ha prodotto numerosi benefici alle associazioni che pullulano il territorio. Sono stati spesi circa 120.000 Euro (conti alla mano) in concerti, manifestazioni enogastronomiche e feste varie.

“Come dimenticare, poi i 10mila Euro destinati al concerto di Sandro Giacobbe – aggiunge il direttivo del Pd. – Con tutto il rispetto per la star, crediamo fosse opportuno reinvestire quei soldi ed utilizzarli per far risparmiare la tassa di accesso alla scuola materna. Del resto i conti sono facili: 50 bambini x 50 Euro x 9 mesi di scuola fanno circa 23.000 Euro, cifra che, però, non si riesce a trovare o non si vuole trovare”.

Eppure ce ne sono state di riunioni tra la fine di Agosto e gli inizi di Settembre tra l’assessore Ansovini e i genitori degli alunni. Il passaparola che ne è uscito è che il delegato alla scuola si è sempre difeso incolpando i tagli regionali e che soltanto grazie al Comune di Monte Compatri un figlio potrà essere iscritto a scuola ma con una piccola tassa, spalleggiandosi sul fatto che una scuola privata ha costi molto più alti.

Ma torniamo agli aumenti e facciamo un po’ di conti. La mensa, dal 2013 ad oggi, è aumentata del 64%; il servizio trasporto scolastico è aumentato dal 2013 ad oggi del 36%; il servizio prescuola è aumentato dal 2014 ad oggi del 60%. Un famoso giornalista italiano scrisse un giorno questa frase: “Ci sono bugie così ben raccontate che ci dispiace non credervi”. Ci dispiace non credere che a Monte Compatri tutto fili liscio come questa Amministrazione ci sta raccontando; la realtà, però, è davvero diversa."

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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