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Monte Compatri: non si placano le polemiche post Consiglio Comunale

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Non si placano le polemiche all’indomani del Consiglio Comunale di Monte Compatri del 26 luglio scorso (vedi nostro articolo https://www.osservatoreitalia.eu/monte-compatri-divampano-le-polemiche-dopo-il-consiglio-comunale-del-26-luglio/).

uno dei post del presidente della Protezione Civile Beta ’91 – Monte Compatri

Stavolta interviene sui social anche il presidente delle Protezione Civile Beta’91 – Monte Compatri, Andrea Sciacqua, responsabile del cantiere Tekneko sempre nello stesso comune, che, dopo un post in cui si rivolgeva in modo “ironico” ad un consigliere comunale non meglio identificato “e anche oggi siamo andati al mare consigliere …”, oggi pomeriggio, in un lunghissimo post di sfogo attacca alcuni consiglieri di minoranza del Comune di Monte Compatri, che, stante le sue parole, “agiscono di sponda servendosi di seconde o terze persone per colpirti nel tentativo subdolo di estrometterti da ogni ruolo o ambito.”.

l’inizio del lunghissimo post di sfogo di Andrea Sciacqua pubblicato su fb

Un’accusa forte all’indirizzo di alcuni consiglieri comunali di minoranza corredata da alcune fotografie che lo mostrerebbero lo stesso Sciacqua coinvolto in una ipotesi di reato ex art. 595, comma 3, e 612 c.p. (diffamazione a mezzo stampa e minaccia n.d.s.) ed una citazione per i fatti inerenti alla rimozione, il giorno 11 marzo 2024, del lucchetto del Centro Sportivo di Monte Compatri.

la citazione ex art. 161 comma 1 c.p.p. dove si informa Andrea Sciacqua delle ipotesi di reato
la citazione sui fatti occorsi l’11 marzo 2024 presso il Centro Sportivo di Monte Compatri

Lo stesso Andrea Sciacqua risulterebbe essere, poi, lo stesso responsabile del cantiere Tekneko che consegnò l’ordine di servizio a Marco, il lavoratore poi licenziato, che la mattina del 24 aprile rischiò di morire (leggi intervista completa al link www.osservatoreitalia.eu/monte-compatri-caso-tekneko-intervista-a-domenico-teramo-responsabile-cobas/).
Una situazione preoccupante perché mostra l’acuirsi di un confronto politico ben oltre le sale di Tinello Borghese ed evidenzia, con veemenza, come la situazione locale stia scemando in un confronto più personale che sui contenuti aggravato da risvolti giuridici che corrono il rischio di poter estromettere “sulla carta”, alcune figure coinvolte, da quel ruolo di “terzietà istituzionale” che dovrebbe appartenergli.

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Monte Compatri, divampano le polemiche dopo il Consiglio Comunale del 26 luglio

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Il giorno dopo il Consiglio Comunale di Monte Compatri del 26 luglio dove si è, tra i punti all’ordine del giorno, discussa la mozione a firma del consigliere comunale, avvocato Marco de Carolis, già sindaco del paese, si è acceso, sui social, un forte “botta e risposta” tra i protagonisti dell’assise monticiana.

Nell’aula consigliare di Tinello Borghese pochi cittadini hanno assistito all’ultimo Consiglio comunale prima della pausa estiva.

Il culmine della mattinata si è avuto quando l’ultimo punto all’ordine del giorno, la mozione “Criticità rifiuti – spostamento Centro Logistico Via Fontana delle Cannettacce” ha innescato un forte dibattito dialettico tra la maggioranza e le opposizioni.
Il tutto nasce dopo l’incidente che vide coinvolto il 24 aprile scorso Marco, uno dei dipendenti della Tekneko società assegnataria del bando dello smaltimento rifiuti della cittadina castellana.

Dopo questo incidente una visita dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Roma nel Centro Logistico dei Rifiuti situato in via Fontana delle Cannetacce, affianco al Campo Sportivo Comunaledi Monte Compatri, portò l’azienda stessa a richiedere con nota prot. 13340, la “delocalizzazione del Centro Logistico di via delle Cannetacce in altra area, possibilmente nei pressi del Centro di Raccolta comunale sito in Pantano Borghese, in relazione all’esigenza di ottimizzare ed efficientare la gestione del Servizio di igiene urbana”.

Tale richiesta ottenne, con delibera di giunta comunale n. 64 del 9 maggio 2024, l’ok da parte dell’amministrazione del Comune di Monte Compatri.

Trattammo già tale argomento nel nostro articolo Monte Compatri, caso Tekneko: intervista a Domenico Teramo, responsabile Cobas (2 parte) (osservatoreitalia.eu) dove il rappresentante dei Cobas, Domenico Terraneo, ci informava che la visita dell’Ispettorato aveva portato a dichiarare la “NON IDONEITÀ dei bagni” assieme “ad altre irregolarità”.

In seguito a tali fatti il 30 maggio 2024 i Cobas, sindacato di appartenenza di Marco, tennero, con alcuni lavoratori, un sit-in in piazza Marco Mastrofini ma senza ricevere risposta alcuna né dalla amministrazione a guida Francesco Ferri né dalla società Tekneko tranne un tentativo riportato, a poche ore dall’inizio della manifestazione, in una nota della società Tekneko di un incontro a “a condizione che … avvenga non in pubblica piazza” aggiungendo che “nella prospettiva di discutere con maggiore serenità … la nostra disponibilità è condizionata, ovviamente, alla sospensione di qualsiasi forma di protesta avviata e della manifestazione che avete programmato per il 30.05.2024” al quale il Comune stesso ero pronto a partecipare.
Va ricordato che poi, il giorno 10 giugno 2024 Marco veniva licenziato dalla società Tekneko. (leggi Monte Compatri: caso Tekneko, licenziato il ragazzo che aveva rischiato di perdere la vita (osservatoreitalia.eu))
Quello che emerge oggi dai commenti è di sicuro un affare estremamente complesso.

Il post su Fb del consigliere comunale Marco de Carolis

Le minoranze, i consiglieri Marco de Carolis ed Agnese Mastrofrancesco continuano a richiedere alla amministrazione comunale le motivazioni che hanno portato nei giorni successivi a tali fatti ad un silenzio assordante dell’amministrazione Monticiana colpevole, scrive il consigliere comunale e già sindaco di Monte Compatri “di girarsi dall’altra parte, ignorando quali fossero le condizioni di salute del predetto dipendente (durante tutta la malattia e successivamente)”.

il post della consigliere comunale Agnese Mastrofrancesco

La consigliere comunale, Agnese Mastrofrancesco, ricara la dose contestando le affermazioni del post a firma del sindaco, Francesco Ferri che accusa un “tentativo di strumentalizzazione politica della nostra Protezione Civile di cui si sarebbe potuto francamente fare a meno.” dopo che lo stesso ha firmato un’ordinanza sindacale scegliendo l’ex Centro Logistico dei Rifiuti in via Fontana delle Cannetacce, luogo dell’Ispezione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, come nuova sede del COC (Centro Operativo Comunale).

il post del sindaco del Comune di Monte Compatri, Francesco Ferri

La Mastrofrancesco, con la schiettezza che la caratterizza da sempre, rammenta che “… oggi in Consiglio Comunale, il tema discusso era ben altro. Si parlava di sicurezza sul lavoro, sulle cause dell’ infortunio dell’ operatore tekneko avvenuto in data 24/04/2024 e sulla mancanza di INFORMAZIONE che questa amministrazione, ormai da quasi 3 anni a questa parte, esercita costantemente a discapito della cittadinanza …” e concludeva invitando e “sfidando” chiunque “a trovare traccia sulla mala gestione o infamia alla Protezione Civile ed i suoi volontari, che svolgono un ruolo importantissimo per il nostro territorio, per la nostra sicurezza e di certo non hanno NIENTE a che fare con le problematiche POLITICHE”.

VIDEO DELL’INTERVENTO DELLA CONSIGLIERE AGNESE MASTROFRANCESCO

Aggiungiamo, poi che lo stesso consigliere De Carolis precisa, sempre sul suo post su Fb “ci troviamo a leggere sui social un post del “dott.” Ferri che si autoproclama difensore di un’imprecisata, quanto immaginaria, aggressione alla Protezione Civile ad opera di un fantomatico nemico. Immaginaria perché non è dato sapere come sia avvenuta questa aggressione, né tanto meno chi avrebbe aggredito la Protezione Civile. In realtà ci troviamo davanti all’ennesimo infantile tentativo del “dott” Ferri di tentare di distogliere l’attenzione della comunità (da quello che possiamo indiscutibilmente definire come la polveriera della questione rifiuti) mettendosi a dare la caccia ai suoi fantasmi interiori, nel vano tentativo di cercare alibi ad una incompetenza inadempiente ed esecrabile”.

Marco, il lavoratore licenziato da Tekneko

Una querelle che fa riflettere su due punti; il primo è la situazione in cui, oggi, purtroppo, Marco si trova, senza lavoro e di certo “sommerso” da una situazione in cui è divenuto da vittima involontaria ad essere estromesso da un lavoro che, come affermato nel suo intervento durante il sit-in, è “… mia passione per il lavoro … più forte delle vicissitudini …”.
La seconda è l’apparente e “stridente” silenzio dell’amministrazione comunale sulla vicenda che può essere racchiusa nelle parole del consigliere di maggioranza (vedi link streaming consiglio comunale di Monte Compatri intervento del consigliere Luigi Nardella https://www.digital4democracy.com/seduteonline/montecompatri/play.php?flv=MNTCP_110333_130674_001_20240726&time=7491&time=7491), Luigi Nardella, che afferma che la questione del licenziamento di Marco rientra soltanto “nelle dinamiche fra il datore di lavoro e il lavoratore” e quindi “non entriamo nel merito di queste” in quanto “nessuno ha detto le motivazioni del licenziamento del lavoratore”. “Certo, aggiunge Nardella, la comprensione c’è tutta essendo un fatto traumatico per cui va benissimo che ci sia solidarietà ma bisognerebbe capire il perché sia stato licenziato”.
Nei prossimi giorni proveremo a contattare sia Marco che il sindacato Cobas per comprendere le motivazioni che hanno portato a tale licenziamento in quanto resta nostro dovere cercare di comprendere e far comprendere in pieno le ragioni di questa questione.

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Castel Gandolfo, iniziati i lavori al parcheggio di via Giovanni Paolo II

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Castel Gandolfo – Da oggi sono ufficialmente iniziati i lavori di manutenzione straordinaria presso il parcheggio multipiano situato in Via Giovanni Paolo II, adiacente alla sede ASL Roma 6. L’intervento, realizzato dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, comporterà alcune modifiche temporanee alla viabilità interna e il divieto di sosta per consentire il corretto svolgimento delle operazioni.

I lavori prevedono la manutenzione straordinaria delle aree interne del parcheggio, inclusi importanti interventi sull’impianto elettrico, al fine di garantire maggiore sicurezza e funzionalità alla struttura. Questo parcheggio è un nodo di scambio fondamentale per i numerosi utenti che quotidianamente si recano agli sportelli e ai poliambulatori della ASL.

Il Sindaco di Castel Gandolfo, Alberto De Angelis, ha espresso il suo apprezzamento per l’intervento: “Ringrazio la Città Metropolitana, nelle persone del Sindaco Gualtieri e del Vice Sindaco Sanna, per questo intervento che permetterà di mettere in sicurezza e valorizzare questo nodo di scambio che quotidianamente viene molto utilizzato dagli utenti che si recano agli sportelli e poliambulatori della nostra Asl”.

I lavori saranno eseguiti con la massima celerità possibile per ridurre al minimo i disagi per i cittadini. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti periodicamente per informare la popolazione sull’avanzamento dei lavori e su eventuali ulteriori modifiche alla circolazione.

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Rocca Priora, incastrato il ladro seriale delle auto

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Arrestato dai carabinieri il ladro seriale che rubava dentro le macchine parcheggiate in sosta vicino ai negozi in pieno centro a Rocca Priora. Per due giorni si sono ripetuti furti all’interno di alcune auto che l’uomo forzava dopo aver visto i proprietari scendere per fare degli acquisti nella zona di via San Sebastiano in centro. I Carabinieri della locale stazione dopo aver ricevuto tre denunce da due uomini anziani e un perito informatico della zona, che avevano visto sottrarsi telefonini , tablet , iPad e altri oggetti dalle loro auto. Si sono appostati e l’altra mattina lo hanno fermato in flagranza di reato mentre tentava di aprire la macchina di un ottantenne del posto. Il ladro è stato arrestato e ritrovata tutta la refurtiva asportata precedentemente dalle auto in sosta davanti ai negozi in centro.

Presso il Tribunale di Velletri c’è stato il processo per direttissima per la convalida dell’arresto che è stato eseguito dal giudice monocratico. Il 35enne egiziano, già conosciuto alla Giustizia per furto, ricettazione e altri reati, ha patteggiato la pena ed è stato rimesso in libertà al momento. Con divieto di avvicinamento a Rocca Priora e altre prescrizioni imposte dalla magistratura.

I cittadini vittime dei furti hanno ringraziato a lungo i carabinieri del posto per essere intervenuti velocemente e aver identificato e arrestato l’autore ritrovandogli in casa sua sempre nella cittadina dei Castelli tutta la refurtiva che è stata restituita ai legittimi proprietari .

In particolare un iPad di lavoro molto importante per il perito informatico che lavora per importanti aziende del settore.

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