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Un’accesa controversia sta infiammando la scena politica a Monte Compatri, coinvolgendo il neo coordinatore dell’Unione di Centro (UdC), Claudio Quaranta, e il sindaco del comune castellano, Francesco Ferri.
L’origine del conflitto risiede in un grave episodio di violenza avvenuto nei pressi della stazione della Metropolitana Linea C Monte Compatri – Pantano, dove lunedì scorso una minorenne ha subito un tentativo di aggressione che fortunatamente non ha avuto conseguenze per la ragazza.
Questo drammatico evento ha portato l’UdC a chiedere un intervento urgente delle autorità e l’implementazione di un presidio fisso di sicurezza in stazione, una richiesta che ha sollevato un acceso dibattito pubblico.
Claudio Quaranta, oltre a ricoprire il ruolo di coordinatore dell’UdC monticiano, è anche gestore di un bar situato all’interno del capolinea della metropolitana.
In un’intervista, ha avanzato proposte decisive: non solo un presidio fisso delle forze dell’ordine, ma addirittura la presenza dell’esercito per garantire la sicurezza dei cittadini.
La proposta, sebbene rientri nel quadro di una ricerca di maggiore protezione, è stata accolta con scetticismo e dure critiche da parte del sindaco Ferri, il quale ha bollato le dichiarazioni di Quaranta come “sterile propaganda” e “allarmismo tra la cittadinanza”.
Il sindaco ha utilizzato toni incisivi in una lettera spedita ad un giornale, sottolineando che la vera onorabilità delle denunce risiede nella capacità di affrontare le problematiche con razionalità, piuttosto che creare panico tra i residenti apostrofando le parole di Quaranta come “demagogiche e poco concrete”.
Tuttavia, queste parole hanno sollevato l’indignazione del coordinatore dell’UdC, il quale ha risposto accusando il sindaco di disinteressarsi delle effettive preoccupazioni dei cittadini.
In un comunicato stampa diramato stamattina, l’UdC ha dichiarato: “È inaccettabile che, di fronte ad un episodio così serio, ci sia chi si permetta di parlare di “sterile propaganda”, di “allarmismo tra la cittadinanza” e di “onorabilità della denuncia” come se il rischio di violenza non fosse un problema concreto ed urgente da affrontare. Tali dichiarazioni, formano solo il tentativo di sminuire la gravità della situazione, ”.
Ieri. spiega il comunicato stampa, Claudio Quaranta ha reso le sue dichiarazioni ai Carabinieri di Colonna proprio a riguardo del caso della giovane vittima, evidenziando la necessità di un’azione coordinata da parte delle forze di polizia per garantire la sicurezza nel territorio.
La tensione tra le due parti si è accentuata anche in considerazione della prossimità della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, un tema che, secondo l’UdC, rende ancora più urgente l’attenzione sulla sicurezza delle donne nel comune.
“È evidente che la nostra responsabilità ci porta ad agire concretamente, mentre il sindaco attuale, il solito “posatore da selfie”, continua a pontificare dal suo pulpito, esprimendo “disappunto” senza mai affrontare le problematiche reali con decisione.” prosegue il comunicato.
“Siamo determinati a far sentire la voce dei cittadini e a non trascurare le loro giuste preoccupazioni”, ha continuato Quaranta, evidenziando la differenza d’approccio tra l’UdC e l’attuale amministrazione in quanto, scrive nel comunicato stampa “Monte Compatri merita di più e noi ci impegneremo affinché la voce dei cittadini venga ascoltata e rispettata”.
Questo scontro politico, oltre a mettere in evidenza le divergenze di opinione sui temi della sicurezza e della gestione del territorio, riflette una realtà più ampia, quella di una comunità in cerca di risposte e misure concrete per tutelare la propria incolumità.
La speranza di molti residenti è che la situazione possa evolversi in un dialogo costruttivo, capace di superare le polemiche e concentrarsi su soluzioni efficaci per il bene della comunità.
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