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Roma

Mondiali canoa Racice velocità 2017: c'è anche Giuseppe di Lelio della polisportiva Castel Gandolfo

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Tempo di lettura 2 minuti L’Italia della canoa e della paracanoa velocità è arrivata nella Repubblica Ceca

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Redazione

 

L’Italia della canoa e della paracanoa velocità è arrivata a Racice, in Repubblica Ceca, dove sono in programma i campionati mondiali assoluti in programma dal 23 al 27 agosto. Una prima volta assoluta per il bacino ceco che ha invece già ospitato due edizioni dei campionati europei.

Gli azzurri sono pronti a dare il massimo dopo l’intenso periodo di preparazione in altura e le ultime settimane trascorse a Mantova. Il Dt Guglielmo Guerrini ha definito i dettagli del Team con il quale andare all’assalto di risultati importanti, in un’ottica comunque di crescita e finalizzata ad arrivare al top delle performance in occasione del 2019, anno di qualifica olimpica.

Toccherà a Daniele Santini e Luca Incollingo (Fiamme Oro) sfidare il resto del pianeta sulla distanza dei 1000 metri nel C2. Sergiu Craciun (Fiamme Oro) e Nicolae Craciun (CC Aniene) sono impegnati nel C2 200 e nel C2 500, forti del bronzo continentale conquistato poche settimane fa a Plovdiv. Carlo Tacchini (Fiamme Oro), finalista a Rio 2016 e campione europeo in carica nel C1 1000 under 23, proverà a far volare la propria barca in ben tre distanze della canadese monoposto (C1 500, C1 1000 e C1 5000).

Per quanto riguarda il settore femminile si punta su Sofia Campana (Fiamme Azzurre), nel K1 200 e nel K1 500, mentre Susanna Cicali (Fiamme Azzurre) e Francesca Genzo (Ticino Pavia) pagaieranno nel K2 200 e nel K2 500. Le due, nella prova di coppa del mondo di Szeged hanno vinto l’argento nel K2 200 battendo le padrone di casa dell’Ungheria ma anche Germania, Kazakhistan, Polonia e Nuova Zelanda. Susanna Cicali sarà in gara anche nel K1 5000.

Venendo al kayak maschile, l’Italia conferma il K2 di Rio 2016 composto da Giulio Dressino e Nicola Ripamonti; i pagaiatori delle Fiamme Gialle scenderanno in acqua nel K2 1000 con Dressino che tornerà in azione anche nel K1 5000. Due i K4 al via per la nostra nazionale; per quanto riguarda la distanza olimpica del K4 500 spazio ad Alessandro Gnecchi (SC Lecco), Mauro Pra Floriani (Fiamme Oro), Alberto Ricchetti e Mauro Crenna (Fiamme Gialle). Nel K4 1000 al via un equipaggio giovane composto da Samuele Burgo (CC Aretusa), Matteo Torneo (Fiamme Gialle), Luca Beccaro (Fiamme Gialle) e Tommaso Freschi (Comunali Firenze). Distanze brevi affidate invece alla potenza di Andrea Domenico Di Liberto (Trinacria) nel K1 200, fresco vincitore del bronzo al mondiale under 23 sulla stessa distanza e a Michele Bertolini (SC Ticino Pavia) e Riccardo Maria Spotti (Baldesio) nel K2 200.

Spazio anche alla paracanoa, guidata dal Dt Stefano Porcu, con il protagonista di Rio 2016 Federico Mancarella (CC Bologna) nel kayak maschile; assieme a lui in acqua anche Simone Giannini e Marius Bogdan Ciustea (Aisa Sport), il campione europeo 2017 a Plovdiv Esteban Gabriel Farias (CL Bissolati) e il portacolori della Canottieri Lecco Kwadzo Klokpah. Nel Va’A maschile spazio invece a Giuseppe di Lelio (Polisp. A. Castel Gandolfo), reduce dal bronzo europeo nel VL2 200 a Plovdiv e a Giuseppe Di Gaetano dell’AISA Sport. Al femminile il kayak azzurro sarà quello di Juliet Kaine (C. Mutina).
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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