Connect with us

Cronaca

MOLISE, "MOLISANI NEL MONDO": UNA GRANDE CHANCE ATTRAVERSO IDEE CHIARE E CONDIVISE

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti Tanti gli obiettivi, da una crescita mirata allo sviluppo dell'economia

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

di Silvio Rossi

Molise – “Il Consiglio dei Molisani nel Mondo è stata un’opportunità importante in un momento particolare e delicato come quello che stiamo vivendo, ed è compito nostro sfruttarlo per costruire in questa piccola regione una crescita mirata allo sviluppo dell’economia. Ambasciatori del popolo molisano, residenti in Italia e all’estero sono stati chiamati a mettere in comune le peculiarità e le conoscenze acquisite durante la loro esperienza di vita lontano dalla regione, per fare uno sforzo di apertura e d’internazionalizzazione per il Molise”. Lo ha dichiarato Simonetta D’Onofrio, delegata a rappresentare l’Italia per conto dell’associazione «Forche Caudine», con sede nella Capitale e diretta dal dottor Giampiero Castellotti, la quale favorisce da oltre venticinque anni molteplici attività nella rete dei corregionali presenti in tutto il Mondo, stimolando la partecipazione degli stessi alla vita associativa, rafforzando i processi di valorizzazione sociale, culturale, collaborando anche le istituzioni pubbliche.

“La tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e architettonico sono le uniche leve che possano dare realmente un segnale di crescita economica in questa piccola regione, dove ancora oggi le generazioni più giovani, più acculturate e professionalizzate del passato stanno pagando un prezzo altissimo, costrette ancora nell’era del digitale a emigrare verso l’estero.

Spingere ulteriormente sull’utilizzo delle nuove tecnologie, affinché le testimonianze dei molisani possano diventare un patrimonio per tutti, rimane fondamentale per non disperdere e soprattutto per ridare una grande influenza all’emigrazione, per farli diventare cittadini attivi, anche se distanti dalla loro terra natia. Iniziative in questo senso si vanno fortunatamente moltiplicando, sia sul versante più consolidato dell’emigrazione italiana sia su quella in particolare delle tradizioni molisane. Ma non è sufficiente. Un percorso difficile di cambiamento da attuare è indispensabile e inevitabile per questa terra. Voltare le spalle al progetto «Grande Molise», significa non volere attuare il rilancio per un paese che ha bisogno di crescita.

In primis – sottolinea l’incaricata a rappresentare l’Italia nel convegno – il Molise ha bisogno di premiare le VERE eccellenze sparse per il mondo, da Sidney a New York. Non mancano le professionalità di valore assoluto made in Molise. Basti prendere come esempio due molisani, cui proprio il 28 giugno, la Rai, il Tg2 gli ha dedicato uno spazio sullo storico settimanale di approfondimento «Dossier» condotto dalla giornalista Maria Concetta Mattei. Emoziona vedere un marchio riconosciuto oltremanica, «Flavour of Italy», scuola di cucina italiana, creata e diretta da molisani, Marco Giannantonio e Maurizio Mastrangelo. Un’idea semplice, come creare un’italian school cooking, presente da oltre 10 anni, affermata e capace di realizzare anche tanti posti di lavoro.

Due molisani, Marco e Maurizio, originari rispettivamente di Ripalimosani e Campobasso che con la loro idea promuovono la cultura della nostra regione e quella italiana, guadagnandosi la buona reputazione nel campo commerciale di riferimento, premiati nel 2012 anche con il globo tricolore, prestigioso premio internazionale. Esempi come questi sono numerosi”, ha asserito D’Onofrio durante il dibattito.

“Scrivere le migrazioni, quindi, per conoscerle meglio, raccogliere queste straordinarie testimonianze di vita e trasmetterle, farle diventare patrimonio comune.

I governi passati avevano dichiarato di aver fatto molto per l’emigrazione, ma di fatto gli investimenti strutturali non sono stati all’altezza delle loro intenzioni. Ben 22 anni sono trascorsi dall’articolo «Allarme figli? Esagerati», pubblicato sul quotidiano La Repubblica (29 gennaio 1992, a cura di Alessandra Longo). Raccontava il pericolo dell’identità della regione Molise. Emergeva dal convegno tenuto dal CNR un dato chiaro e inconfutabile, secondo la ricerca del Ceris (Centro ricerche sociali e dalla Caritas), il rischio di estinzione nella regione Molise era particolarmente alto, in particolar modo per i comuni di Capracotta, Castelverrino, Chiauci, Civitanova del Sannio e Vastogirardi. Fu definita in quell’articolo «terra ingrata, i giovani se ne vanno, solo i vecchi rimangono. Inesorabile invecchiamento». Veniva menzionato il territorio della diocesi di Trivento, una superficie di 1139,49 chilometri quadrati, a cavallo tra Molise e Abruzzi, con 40 Comuni e ben tre province. Ciò che ne derivava era una descrizione di una zona depressa, di emigrazione, diminuita in trent’anni del 40 per cento, definita come un’area che raggiungeva «il primato nel primato». Una specie rara, in via d’estinzione.

Ma il Molise è un’altra cosa. Nei prossimi mesi c’è in ballo il cruciale appuntamento con l’Expo. Certo si tratta di un’opportunità straordinaria per dare finalmente voce anche al Molise. Rimane essenziale fare sistema.

Non si può capire solo dai numeri il Molise, anche se ancora oggi testimoniano l’emorragia della migrazione. Un progetto di marketing territoriale confezionato come se fosse un bel vestito potrebbe essere la giusta strada, sostiene la dott.ssa D’Onofrio, per la promozione della piccola “Svizzera del Sud”, dove l’obiettivo primario è quello di mettere in rete, percorsi turistici, luoghi, e risorse per far conoscere le nostre eccellenze a quanti, prima, durante e dopo «Milano EXPO 2015», verranno su questo territorio.

Registrare, ad esempio, in questa fase, il brand ‘Molisani nel Mondo’, identificabile per i prodotti, le idee brillanti e quant’altro possa incidere nella riqualificazione dell’intera regione, concorrerà a dare al pubblico un segnale riconoscibile e indelebile. Anche il Molise può guardare al futuro.

In conclusione – afferma la rappresentante dei Molisani emigrati in Italia – la politica attuale chiamata a governare in questa regione del Sud, deve essere in sincronia con tutto ciò, è una grande occasione anche per loro. Ora si deve dimostrare, Molisani nel Mondo e non solo”.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Milano, droga agganciata con calamite sotto l’auto: arrestato un 27enne dopo inseguimento [VIDEO]

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

La Polizia di Stato ieri pomeriggio a Milano ha arrestato un cittadino marocchino di 27 anni, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli agenti del Commissariato Mecenate, verso le ore 13, nel corso di uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di droga, hanno intensificato l’attività di osservazione e controllo all’interno del Quartiere Ponte Lambro e viale Ungheria dove hanno notato una vettura utilitaria parcheggiata a bordo strada con un uomo in piedi che parlava con il conducente seduto a bordo della stessa.

Una volta avvicinatisi con la vettura civetta, i poliziotti hanno richiesto l’ausilio di una volante perché la vettura attenzionata, risultata intestata a una società di leasing, aveva ripreso la marcia a velocità sostenuta in direzione di via Mecenate.

Ne è nato un inseguimento fino a via Garavaglia, strada senza uscita, dove il conducente è sceso scappando lungo le vie Forlanini, Barigozzi e Via Cossa dove, entrato in un giardino condominiale, è stato preso e sottoposto a controllo: all’ingresso di via Garavaglia, a bordo strada, i poliziotti hanno rinvenuto un involucro in plastica bianco elettrosaldato a palloncino contenente grammi 1,2 di cocaina e, all’interno della vettura che lì aveva abbandonato, una banconota da 50€ nel vano portaoggetti e, sotto la scocca, due scatole in acciaio di caramelle, agganciate mediante alcune calamite, al cui interno vi erano dieci involucri contenenti 10 grammi circa di cocaina.

L’uomo è stato arrestato e posto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa di essere giudicato per direttissima.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, aggressione omofoba in via della Pisana: il racconto di una delle vittime

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

“Mercoledì esco assieme ad un amico. Una serata in allegria ci salutiamo e, come il solito, tra amici ci diamo un bacio e da li è iniziata l’aggressione”.
È l’inizio del triste racconto di Gianluca che mercoledì a Roma è stato vittima, assieme ad un amico, di un attacco omofobo da parte di alcuni ragazzi di nazionalità egiziana al grido:
“Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare”.

Non siamo nella periferia della capitale ma in via della Pisana, un quartiere che di certo rappresenta quella che comunemente è definita “Roma bene”.

Una serata davvero da dimenticare per Gianluca ed il suo amico che al di là dell’aggressione verbale vengono colpiti da bottiglie di vetro scagliate con l’intento di fare davvero male ma per fortuna senza troppi danni fisici: “il mio amico, ci dice, il giorno dopo si è trovato le gambe graffiate per i vetri”.

Una vera aggressione squadrista che dimostra, ancora una volta, la troppa insicurezza che percorre la Capitale: “abbiamo sentito un rumore metallico … ci stavano lanciando bottiglie di vetro che poi hanno raggiunto dei segnali stradali quindi ci siamo trovati i vetri addosso, aggiunge Gianluca , e poi in gruppo sono venuti verso di noi urlando”.

Gianluca ed il suo amico hanno sporto denuncia ai Carabinieri perché, ci dice “Queste aggressioni debbono terminare”. E poi aggiunge: “Debbo davvero ringraziare la disponibilità delle forze dell’ordine perché dopo l’aggressione verbale ci siamo immediatamente diretti presso la caserma. Abbiamo raccontato quello che è successo e subito una pattuglia è intervenuta sul posto identificando il gruppo”.

“Addirittura, prosegue, sono stati così cortesi che si sono pure offerti di riaccompagnarci a casa perché la paura che avevamo quel momento era davvero tanta”.

A quanto ci racconta i carabinieri conoscono gli aggressori, già schedati per alcuni precedenti, e, a quanto ci è dato a sapere, delinquenti abituali ma purtroppo, come succede in molte zone della Capitale “non c’erano telecamere”, aggiunge Andrea.

Lo sgomento è tanto perché avviene in una delle zone più tranquille della Capitale ed Gianluca, che vive da tempo a Roma, ci dice con molta tristezza negli occhi che non si era mai trovato in una situazione del genere e la paura ormai lo attanaglia.

Davvero esemplare il comportamento degli uomini dell’Arma dei Carabinieri che dimostrano, ancora una volta, il loro alto senso istituzionale ed umano.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti