Modern Warfare 2, il reboot del capitolo più importante della serie Call of Duty

Modern Warfare 2 è il sequel del titolo uscito nel 2019 (qui la nostra recensione) e segue la trama riscritta del secondo capitolo uscito nell’ormai lontano 2009. Il titolo è ovviamente disponibile su Pc, Xbox e PlayStation in due edizioni: la standard, che contiene il gioco base, e l’edizione “cassaforte” che comprende tutta una serie di bonus come ad esempio 4 skin del Tf-141 da sfoggiare nel multigiocatore, l’accesso al primo pass stagionale, 50 salti di livello e un progetto arma unico. L’offerta scelta per questa nuova versione del noto sparatutto targato Activision include una breve quanto spettacolare campagna, un corposo multiplayer, una modalità cooperativa e successivamente ospiterà Warzone 2, la nuova versione della famosissima modalità battle royale. Parlando della emozionante campagna, che solitamente viene fruita come antipasto prima di gettarsi a capofitto nell’offerta multigiocatore online, Call of Duty Modern Warfare 2 mette ancora una volta i giocatori nei panni della Task Force 141, dove fanno il loro ritorno i personaggi iconici del predecessore alle prese con nuove operazioni speciali, slegate dalle vicende precedenti. Al centro della narrazione vi sono i traffici loschi di Al-Qatala, una cellula terroristica che ha influenze in tutto il mondo, dove la squadra operativa capitanata dal baffuto John Price si dividerà i compiti, in un’alternanza di missioni dal tratto lineare e scenico come da tradizione. Non volendoci addentrare nel merito delle vicende narrate per evitare spoiler, possiamo affermare che la trama nonostante non brilli per originalità, riesce comunque a offrire un’ottima varietà di situazioni tanto da intrattenere adeguatamente per le circa 7/8 ore necessarie per il completamento al livello “veterano”. Ovviamente, trattandosi di un reboot, non mancano strizzate d’occhio alla nostalgia derivata dai vecchi capitoli del filone Modern Warfare appartenenti a due generazioni di console fa, mentre ci si adopera per portare qualcosa di nuovo all’interno dell’impianto narrativo, come la meccanica relativa ai dialoghi a scelta multipla, implementata timidamente e che sfocia nella possibilità di scegliere come agire in certe circostanze, fattore che comunque non altera la trama ma offre una visione diversa di alcune scene precise. Le 17 missioni che compongono la campagna di Call of Duty Modern Warfare 2 alternano sezioni più classiche ad alcune più peculiari, ambientate in diversi contesti bellici, talvolta dando al giocatore libertà di scelta negli approcci, che si concretizzano comunque nel classico e ottimo “gunplay” della serie. Su questo fronte, la formula frenetica e vincente che da sempre contraddistingue il kolossal di Activision non è cambiata, mettendo in scena nella fattispecie una riproposizione delle ultime iterazioni del sistema di shooting, il quale si riconferma una garanzia, anche in ottica multigiocatore. A nostro avviso, nonostante la grafica sia a dir poco sensazionale e in alcuni punti i colpi di scena riescano a dare grandi emozioni, a livello di campagna il nuovo titolo di Activision risulta più debole rispetto all’originale del 2009. Saranno la mancanza delle musiche del maestro Hans Zimmer, l’intreccio narrativo sicuramente meno articolato rispetto al passato e l’epicità poco marcata a farci dare questo giudizio, ma in ogni caso da veterani del brand possiamo dire che questo MW2 di nuova generazione non sorprende come fece il suo antenato. Intendiamoci, il gioco è assolutamente godibile e bello da giocare, soprattutto per l’impatto grafico vicinissimo al fotorealismo, ma non ci ha fatto scattare quella scintilla che scoccò due generazioni fa di console.

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Parlando della componente online, vero cuore pulsante della produzione, diciamo che il multiplayer di questo nuovo Call of Duty continua sulla falsariga dei recenti predecessori, cross-play incluso, maggiormente su quella del reboot del 2019, proponendo le classiche modalità che da sempre contraddistinguono l’offerta della serie e un sistema di progressione storico basato sul grado del soldato e supportato dai battle pass stagionali, sistema che include anche la progressione delle oltre cinquanta armi disponibili per sbloccarne i relativi accessori. Sono presenti al lancio un totale di 16 mappe al servizio di dodici modalità, divise in 6 vs 6 e 32 vs 32, dove per la prima impostazione, tra le proprie proposte, troviamo i classici deathmatch a squadre, tutti contro tutti, dominio, cerca e distruggi e quartier generale, come vuole la tradizione e per la gioia dei fan storici. Sussiste anche la possibilità di giocare in terza persona in una specifica tipologia di gioco inedita che aggiunge al classico FPS una visione diversa del campo di battaglia, costringendo il giocatore a rivedere il proprio gameplay in funzione di una telecamera diversa. In Modern warfare 2 torna anche un’estrema personalizzazione delle classi, grazie a un numero elevato di modifiche possibili all’armamento, tra armi principali e secondarie, equipaggiamento tattico e da campo, serie di uccisioni e perk, dove quest’ultimi hanno ricevuto una sostanziosa modifica. Ora i giocatori possono scegliere una coppia fissa di vantaggi attivi fin da subito, mentre altri lo diverranno durante le partite grazie a uccisioni e altre azioni da punteggio che contribuiscono a velocizzarne l’attivazione. Per quanto riguarda le armi di Modern Warfare 2, queste beneficiano del nuovo Armaiolo, versione aggiornata del sistema di modifiche già sperimentato che vede l’incremento degli accessori selezionabili per cambiare drasticamente ogni armamento e permette di apportare anche degli accorgimenti statistici, testabili nel poligono di tiro dedicato alla prova del proprio arsenale. Per chiudere il discorso armi e bilanciamento, il time to kill è un fattore che distingue le diverse produzioni divise tra Infinity Ward, Treyarch e Sledgehammer Games, che in questo capitolo troviamo piuttosto soddisfacente, a patto di avere un’arma ben modificata, in un contesto dove, ribadiamo, il bilanciamento non è all’ordine del giorno, soprattutto se si prendono in esame gli scambi di colpi tra utenti, i quali possono attingere a un vastissimo arsenale. Come i più attenti noteranno, poi, i nomi di molte delle armi non corrispondono alla realtà nonostante il design sia lo stesso. Un vero peccato per chi era abituato ad avere anche da questo punto di vista un approccio che si avvicina alla realtà. Prima di passare al lato tecnico di Call of Duty Modern Warfare 2, è bene citare l’aggiunta di una modalità cooperativa al pacchetto classico che riprende alcuni scenari narrativi della campagna, in cui collaborare con un altro giocatore per raggiungere vari obiettivi bellici, fungendo da riempitivo all’offerta tradizionale della serie. Purtroppo tale modalità è funestata da molti bug e rende l’esperienza sicuramente meno emozionante di quanto si vive nella campagna.

https://www.youtube.com/watch?v=a1SN5Ljt4fk

Per quanto riguarda l’aspetto grafico, come già accennato qualche riga più in alto, la campagna di Call of Duty Modern Warfare 2 è davvero spettacolare. Ad averci sorpreso sono ancora una volta le movenze del personaggio, le cui animazioni sono realizzate meticolosamente e favoriscono l’immersione nel contesto bellico in cui si trova. Non da meno sono i volti di protagonisti e comprimari: l’espressività e il dettaglio grafico in questo caso sono notevoli, al punto da generare una sensazione di fastidio quando si notano piccole nonché sporadiche imperfezioni nelle animazioni dei personaggi. Mentre la campagna offre una resa grafica ottimale e di tutto rispetto in confronto a produzioni moderne, lo stesso non si può dire per il comparto multigiocatore, che presenta texture poco definite e una gestione dell’illuminazione poco convincente, laddove si poteva fare decisamente di più su PS5 ed Xbox Series X, piattaforme su cui è stata svolta la prova, che comunque garantiscono entrambe il frame rate ancorato a 60 fps in ogni occasione, con la possibilità di puntare ai 120 fps su schermi che supportano i 120 Hz. Il motore grafico IW 9.0 adottato per il nuovo titolo fa indubbiamente dei passi in avanti rispetto ai predecessori, ma non mancano delle imperfezioni abbastanza evidenti, come ad esempio qualche problema di pop-in e caricamento ritardato delle texture in multigiocatore. In termini di resa complessiva insomma, ci si poteva aspettare qualcosa in più rispetto alle ultime tre iterazioni, puntando magari su un’ottimizzazione migliore del software sulle nuove console. Tuttavia, molte sono le modifiche che è possibile apportare al gameplay e alla resa su schermo, che riconfermano una personalizzazione dell’esperienza meticolosa anche su console. Di splendida fattura il doppiaggio in italiano che come ci ha ormai abituato la saga si presenta molto bene, rendendo il brand accessibile al nostro pubblico e sfruttando a dovere l’ottima espressività dei personaggi. Peccato per le musiche che non sono assolutamente paragonabili a quelle del 2009 dirette da Hans Zimmer, ma nemmeno a quelle del 2019 di cui riprende il tema in alcuni frangenti ma non lo esalta assolutamente. Pollice assolutamente all’ingiù per quanto riguarda l’interfaccia dei menù, poco intuitiva a prima occhiata, che specialmente nel multiplayer richiede del tempo per la comprensione ottimale di tutte le sue componenti di navigazione. Si passa da una concezione delle schermate da verticale a orizzontale e questo cambiamento sicuramente darà fastidio agli appassionati della serie in quanto rende il tutto più caotico e meno ordinato. Tirando le somme possiamo sicuramente dire che questo Call of Duty Modern Warfare 2 si presenta all’appuntamento di fine anno con i suoi esigentissimi fan con una campagna di tutto rispetto, breve come di consueto ma varia e supportata dall’ottimo “gunplay” offerto da Infinity Ward, che si dimostra nuovamente il team di sviluppo attualmente più brillante della triade di Activision per il franchise di CoD. Il multiplayer, tra classicismi e alcune novità, non manca di dare il suo sostanzioso apporto al pacchetto come modalità fulcro dell’offerta, pur non risultando sempre all’altezza del proprio compito. Di contorno troviamo una modalità cooperativa completamente sciapa e che funge da riempitivo senza particolari meriti o demeriti. Un ennesimo appuntamento bilanciato insomma, da valutare attentamente in base alle proprie volontà rispetto alla serie, soprattutto con un Warzone 2 gratuito alle porte che con la modalità inedita DMZ promette una ventata d’aria fresca per il brand rispetto al classico pacchetto di tre modalità mirato perlopiù ad appassionati di vecchia data. In ogni caso attualmente Modern Warfare 2 rappresenta l’esperienza bellica in prima persona più appassionante e coinvolgente. Farselo scappare sarebbe un vero errore.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 9

Sonoro: 8,5

Gameplay: 9

Longevità: 9

VOTO FINALE: 9

Francesco Pellegrino Lise