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Cronaca

Modena, tentano di corrompere i carabinieri che scoprono la refurtiva

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Tempo di lettura 2 minuti I tre mongoli sono stati successivamente trasferiti nel carcere di Modena, ma non per l’accusa di ricettazione bensì per istigazione alla corruzione

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di Andrea Barbi

 
MODENA – Erano sicuri di sé i tre uomini di nazionalità mongola fermati ieri sera a Medolla in provincia di Modena da una pattuglia dell’arma dei carabinieri. Avevano nascosto molto bene nella Mercedes classe c sulla quale viaggiavano, una eterogenea e piuttosto ingente refurtiva composta da accessori per i telefoni cellulari, depilatori per signore, cioccolatini, cappellini per bambine, collant, profumi in stick, creme di bellezza.
 
Tutti prodotti di marca: OVS per quanto riguarda il vestiario, tra cui alcune paia di mutande, ChefExpress e Autogrill, invece, per i generi alimentari. Ma hanno avuto la sfortuna di imbattersi in due militari svegli che durante il normale controllo di routine al posto di blocco, dopo aver controllato i documenti dei tre individui incensurati e quelli della vettura, tutti regolari, hanno notato che da sotto il sedile del conducente dell’auto spuntava qualcosa. Quando uno dei due carabinieri ha chiesto di poter verificare di cosa si trattasse i tre uomini provenienti dalla Mongolia si sono trovati in imbarazzo e controvoglia hanno consegnato all’agente una costosa confezione di crema idratante specifica per donne. Alla richiesta di spiegazioni riguardo la provenienza di quel prodotto cosmetico i tre malviventi hanno tentato di giustificarsi dando versioni contrastanti fra loro palesando ulteriore imbarazzo che hanno tentato di giustificare con una scarsa conoscenza della lingua italiana. I carabinieri a quel punto hanno deciso di analizzare tutta la vettura in modo molto accurato. Intuizione che ha dati i frutti desiderati visto che il resto della mercanzia era infatti stivata nel baule e nella ruota di scorta.
 
I tre mongoli sono stati successivamente trasferiti nel carcere di Modena, ma non per l’accusa di ricettazione (se la sarebbero cavata con una semplice denuncia) bensì per istigazione alla corruzione. I tre, infatti, hanno pensato che i rappresentanti dell’Arma fossero ben disposti di fronte ad un regalo. Con grande tranquillità, sapendo di essere ormai stati scoperti, hanno infatti estratto dalle tasche mille euro in banconote di medio taglio. Nei loro piani speravano che in cambio di quella ricompensa la pattuglia li avrebbe fatti ripartire senza problemi. I militari tanto sorpresi quanto disgustato da quella inaspettata offerta, senza nemmeno pensare per un solo attimo all’eventualità di anteporre il valore dei soldi a quello della divisa, hanno subito accompagnato in caserma i tre stranieri di 44, 38 e 25 anni in Italia senza fissa dimora, dove hanno provveduto al loro arresto. Ora dovranno comparire davanti al giudice per cercare di difendersi dalle accuse di ricettazione e istigazione alla corruzione. Accuse pesanti, sostenute non solo dalla merce ritrovata nella Mercedes, ma anche dai soldi sequestrati ai tre banditi. Un caso simile era avvenuto in Settembre a Novi, sempre in provincia di Modena, dove un cinese aveva tentato di corrompere i carabinieri, che gli contestavano la guida senza patente, con 500 euro.

Cronaca

Milano, droga agganciata con calamite sotto l’auto: arrestato un 27enne dopo inseguimento [VIDEO]

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La Polizia di Stato ieri pomeriggio a Milano ha arrestato un cittadino marocchino di 27 anni, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli agenti del Commissariato Mecenate, verso le ore 13, nel corso di uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di droga, hanno intensificato l’attività di osservazione e controllo all’interno del Quartiere Ponte Lambro e viale Ungheria dove hanno notato una vettura utilitaria parcheggiata a bordo strada con un uomo in piedi che parlava con il conducente seduto a bordo della stessa.

Una volta avvicinatisi con la vettura civetta, i poliziotti hanno richiesto l’ausilio di una volante perché la vettura attenzionata, risultata intestata a una società di leasing, aveva ripreso la marcia a velocità sostenuta in direzione di via Mecenate.

Ne è nato un inseguimento fino a via Garavaglia, strada senza uscita, dove il conducente è sceso scappando lungo le vie Forlanini, Barigozzi e Via Cossa dove, entrato in un giardino condominiale, è stato preso e sottoposto a controllo: all’ingresso di via Garavaglia, a bordo strada, i poliziotti hanno rinvenuto un involucro in plastica bianco elettrosaldato a palloncino contenente grammi 1,2 di cocaina e, all’interno della vettura che lì aveva abbandonato, una banconota da 50€ nel vano portaoggetti e, sotto la scocca, due scatole in acciaio di caramelle, agganciate mediante alcune calamite, al cui interno vi erano dieci involucri contenenti 10 grammi circa di cocaina.

L’uomo è stato arrestato e posto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa di essere giudicato per direttissima.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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Cronaca

Roma, aggressione omofoba in via della Pisana: il racconto di una delle vittime

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“Mercoledì esco assieme ad un amico. Una serata in allegria ci salutiamo e, come il solito, tra amici ci diamo un bacio e da li è iniziata l’aggressione”.
È l’inizio del triste racconto di Gianluca che mercoledì a Roma è stato vittima, assieme ad un amico, di un attacco omofobo da parte di alcuni ragazzi di nazionalità egiziana al grido:
“Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare”.

Non siamo nella periferia della capitale ma in via della Pisana, un quartiere che di certo rappresenta quella che comunemente è definita “Roma bene”.

Una serata davvero da dimenticare per Gianluca ed il suo amico che al di là dell’aggressione verbale vengono colpiti da bottiglie di vetro scagliate con l’intento di fare davvero male ma per fortuna senza troppi danni fisici: “il mio amico, ci dice, il giorno dopo si è trovato le gambe graffiate per i vetri”.

Una vera aggressione squadrista che dimostra, ancora una volta, la troppa insicurezza che percorre la Capitale: “abbiamo sentito un rumore metallico … ci stavano lanciando bottiglie di vetro che poi hanno raggiunto dei segnali stradali quindi ci siamo trovati i vetri addosso, aggiunge Gianluca , e poi in gruppo sono venuti verso di noi urlando”.

Gianluca ed il suo amico hanno sporto denuncia ai Carabinieri perché, ci dice “Queste aggressioni debbono terminare”. E poi aggiunge: “Debbo davvero ringraziare la disponibilità delle forze dell’ordine perché dopo l’aggressione verbale ci siamo immediatamente diretti presso la caserma. Abbiamo raccontato quello che è successo e subito una pattuglia è intervenuta sul posto identificando il gruppo”.

“Addirittura, prosegue, sono stati così cortesi che si sono pure offerti di riaccompagnarci a casa perché la paura che avevamo quel momento era davvero tanta”.

A quanto ci racconta i carabinieri conoscono gli aggressori, già schedati per alcuni precedenti, e, a quanto ci è dato a sapere, delinquenti abituali ma purtroppo, come succede in molte zone della Capitale “non c’erano telecamere”, aggiunge Andrea.

Lo sgomento è tanto perché avviene in una delle zone più tranquille della Capitale ed Gianluca, che vive da tempo a Roma, ci dice con molta tristezza negli occhi che non si era mai trovato in una situazione del genere e la paura ormai lo attanaglia.

Davvero esemplare il comportamento degli uomini dell’Arma dei Carabinieri che dimostrano, ancora una volta, il loro alto senso istituzionale ed umano.

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