Connect with us

Cronaca

"Miracolo Renzi", la Salerno-Reggio Calabria senza cantieri. Taglio del nastro per il Viadotto Italia

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti Cerimonia di apertura del Viadotto Italia sull'A3 nel tratto in provincia di Cosenza compreso tra Laino Borgo e Laino Castello

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

Redazione

SUD – Criticato sì, eppur si muove. "L'Italia è più grande di chi vorrebbe fermarla e l'autostrada Salerno-Reggio Calabria è il simbolo che se tutti insieme lavoriamo nella stessa direzione alla fine i risultati parlano": questo il messaggio lanciato da Matteo Renzi intervenendo alla cerimonia di apertura del Viadotto Italia, sulla A3, nel tratto in provincia di Cosenza compreso tra Laino Borgo e Laino Castello. "Un anno fa", ha ricordato il premier, "la discussione sul Mezzogiorno era tutta in negativo, oggi vediamo i primi dati che comunque non ci bastano perche' vediamo quanto sono alti i dati della disoccupazione giovanile e quelli sulla necessita' di infrastrutture, per i quali abbiamo previsto un piano da 12,8 miliardi nel piano pluriennale per il Mezzogiorno, ma quello che serve adesso e' che ci credano i cittadini e le cittadine del Sud".

Quella del 2016 è la prima estate senza cantieri sulla Salerno-Reggio, con l'apertura al traffico di quasi tutto l'ultimo tratto in costruzione dell'autostrada A3, di oltre 20 chilometri tra Laino Borgo e Campotenese in Calabria, in cui rientra anche il Viadotto Italia. La A3, per la prima volta nella sua storia, diventa così percorribile senza deviazioni per l'intera estensione di 443 chilometri, sia in direzione Nord che in direzione Sud (su tre corsie per senso di marcia nel tratto compreso tra Salerno e Sicignano degli Alburni e due corsie per senso di marcia fino a Reggio Calabria).

"Da oggi, per la prima volta dalla sua realizzazione, la Salerno-Reggio Calabria è percorribile senza cantieri. E presto l'opera sarà conclusa", ha promesso, anche su Twitter, Renzi. "Quando siamo partiti ridevano di noi, il 22 dicembre percorreremo questa infrastruttura da Salerno a Reggio Calabria con Delrio, andremo piano, la scorta se vuole segue". Per il premier in l'Italia "nessuna impresa è impossibile", ma questo non vuol dire che sono tutte rose e fiori. "Mi accusano di fare sempre il racconto in positivo, di raccontare solo le cose belle. Non è così", ha puntualizzato Renzi, "non siamo quelli che raccontano il mondo tutto a colori, ma siamo convinti che anche di fronte ai probemi l'Italia è in condizione di affrontare i problemi e di superare i limiti".

Renzi è tornato sul tema a lui caro dei gufi: "C'è una parte di italiani che spera che le cose vadano male, per aggiungere un elemento di contestazione", ha lamentato prendendosela soprattutto con alcuni settori della politica. "Poi c'è la maggioranza degli italiani che tutte le sante mattine si svegliano, si spaccano la schiena, sperano che il Paese vada meglio e fanno la loro parte perché sia così. A quest'Italia qui", ha aggiunto il premier, "dico che questa autostrada è un simbolo: come l'Expo, come la Variante di Valico. Ogni giorno qualcuno vi dirà che non ce la si fa, e noi tutti i giorni dimostreremo che invece si può fare. Più forti di quelli che sanno solo dire che non ce la si farà".

Renzi ha rivolto un pensiero a Adrian Miholca, l'operaio morto il 2 marzo 2015 nel crollo di una campata del vecchio tracciato del viadotto Italia: "L'impegno per garantire il massimo della sicurezza è stato profuso anche nel suo nome", ha assicurato.

"Questa autostrada è stato uno degli elementi di blocco per il turismo nel Mezzogiorno", ha ricordato il premier, "fare un grande piano per il turismo nel Paese passerà anche naturalmente dalla possibilità che sia lo stato a gestire la promozione all'estero e non le regioni, e questo è uno dei punti del referendum costituzionale. Ma passerà anche da questa infrastruttura, che sarà tecnologicamente all'avanguardia e che permetterà una velocità di spostamento. È una rivoluzione per il turismo: accanto all'accoglienza, elemento fondamentale è l'accessibilità". Il premier ha poi sottolineato che sono stati investiti "12,8 miliardi nel piano pluriennale per il Mezzogiorno. Ma serve che ci credano le cittadine e i cittadini del Sud"

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

Continua a leggere

Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti