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Cronaca

Minniti: nuovo governo continui con espulsioni contro i radicalizzati. Tagliente: i terroristi stranieri diventati cittadini italiani non possono essere espulsi

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Allarme del Ministro dell’Interno Marco Minniti: la minaccia della jihad mai così forte in Italia. Un quadro senza eguali in Europa. Il nuovo governo continui con le espulsioni contro i radicalizzati. Alla domanda “qual’è lo strumento più importante di prevenzione del terrorismo religioso che lei lascia a chi verrà? Rivoltagli da Francesco Bei de”La Stampa” risponde: «Il rimpatrio per ragioni di sicurezza nazionale. Lo scorso anno abbiamo fatto 132 rimpatri, quest’anno già 29. Riportare questi soggetti nei Paesi di origine consente di intervenire all’inizio di una radicalizzazione prima che diventi un progetto terroristico. Questo ci pone all’avanguardia rispetto ad altre situazioni europee che purtroppo abbiamo sotto gli occhi in questi giorni».

In Italia dal 1^ gennaio 2015 ad oggi sono stati 264 gli stranieri gravitanti in ambienti dell’estremismo espulsi con accompagnamento nel proprio Paese. A Foggia alcuni giorni fa è stato arrestato il 59enne Abdel Rahman Mohy Eldin Mostafa Omer, cittadino italiano 59enne di origine egiziana, sposato con una donna italiana di 79 anni. E’ accusato di terrorismo internazionale. Indottrinava i bambini sul martirio durante le lezioni di religione che teneva nell’associazione culturale islamica ‘Al Dawa’ di Foggia.

Il Ministro Marco Minniti ad altra domanda di Francesco Bei: “Teme che ci siano altre ‘Al Dawa’ in Italia come quella di Foggia?” risponde che «La cosa importante oggi è soffermarci su questa indagine esemplare, che ha dimostrato con prove solari uno scenario assolutamente agghiacciante. Una cosa che non ha eguali in Occidente. L’unica cosa che si può associare alla “scuola” di Foggia sono le immagini che provenivano dal profondo dell’Iraq e della Siria, quelle di bambini addestrati a usare la pistola o utilizzati per esecuzioni capitali».

Ma l’espulsione, punto di forza per la prevenzione del terrorismo è praticabile anche nei confronti degli Jihadisti di cittadinanza italiana come l’egiziano Jihadista di Foggia ora di cittadinanza italiana e il 23enne marocchino naturalizzato italiano, Elmahdi Halili, pronto a mettere in atto un’azione terroristica?

Su questo argomento il prefetto Francesco Tagliente, grande esperto di sicurezza già Questore e Prefetto tra Firenze, Roma e Pisa ha rilasciato una interessante intervista a Vincenzo Ferrari, direttore del quotidiano taranto Buonasera. Ecco cosa ha detto per farci capire come si può procedere nei confronti dei due arrestati naturalizzati italiani e in particolare se possono essere espulsi.

 

Dott. Tagliente cosa prevede l’ordinamento in tema di espulsione per un terrorista straniero diventato cittadino italiano?

Il nostro legislatore non ha contemplato il potere di revoca della cittadinanza a un terrorista straniero diventato cittadino italiano

 

Per quali casi è prevista la revoca della cittadinanza?

La perdita della cittadinanza italiana è disciplinato da una legge del 1992 e consegue al verificarsi di determinati comportamenti da parte dei soggetti interessati che in modo esplicito, testimoniano la volontà di cessare i rapporti di cittadinanza con lo Stato italiano. In particolare la legge prevede la perdita della cittadinanza in due ipotesi: a) quando il cittadino italiano si arruola volontariamente nell’esercito di uno Stato estero o accetta un incarico pubblico presso uno Stato estero, o un ente pubblico estero, o un ente internazionale cui non partecipi l’Italia, nonostante gli venga espressamente vietato dal Governo italiano; b) quando il cittadino italiano, durante lo stato di guerra con uno Stato estero, presta servizio militare o svolge un incarico pubblico o acquista la cittadinanza di quello Stato.

 

All’indomani degli attacchi terroristici islamici in molti paesi, soprattutto quelli colpiti dal terrorismo, hanno adottato una serie di misure per fronteggiare i combattenti terroristi stranieri. In Italia cosa è stato previsto?

Nel 2015 il legislatore italiano ha affrontato la questione dei foreign fighters con il decreto‐legge del 18 febbraio 2015, n. 7, convertito nella legge 17 aprile 2015 n.43. Il decreto si limita a prevedere la facoltà del Questore di disporre del temporaneo ritiro del passaporto e la sospensione della sua validità ai fini dell’espatrio. Scopo della legge è certamente quello di sanzionare penalmente alcune fattispecie specifiche. Per coloro che si arruolano per il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo sono puniti con la reclusione da 5 a 8 anni. La stessa pena è prevista per coloro che organizzano, finanziano o propagandano viaggi finalizzati al compimento di condotte terroristiche. La legge prevede inoltre che, alla condanna per associazione terroristica, per assistenza agli associati, per arruolamento e per organizzazione di espatrio a fini di terrorismo, quando è coinvolto un minore, consegue la pena accessoria della perdita della potestà genitoriale.

 

Cosa è previsto in altri paesi in tema di revoca della Cittadinanza?

In alcuni paesi la revoca della cittadinanza esiste già o è riservata unicamente a chi possiede il doppia cittadinanza. In altri hanno introdotto misure che prevedono il ritiro dei permessi di soggiorno e dei documenti di viaggio, sino alla revoca della cittadinanza.

 

Può fare riferimento alla disciplina prevista nei paesi europei colpiti dal terrorismo?

In Francia all’indomani degli attacchi terroristici del 13 novembre, il Governo aveva proposto un disegno di legge che prevedeva anche la revoca della cittadinanza per i “binazionali” colpevoli di terrorismo. Poi ha dovuto rinunciare alla revoca della nazionalità perché in Senato non sono riusciti ad accordarsi per approvarla Nel Regno Unito è prevista la possibilità di revocare la nazionalità ai cittadini britannici naturalizzati per ragioni di difesa del «bene pubblico» o in caso di «serie minacce» alla sicurezza pubblica quindi in caso di condanna per attività terroristiche, spionaggio, criminalità organizzata o reati di guerra. In Belgio dal 2015 è possibile la revoca della cittadinanza per chi ha la doppia nazionalità.

 

In Germania cosa è previsto per i terroristi extracomunitari?

In Germania come in Italia è prevista solo la rinuncia volontaria alla nazionalità. Per i cittadini extracomunitari è previsto il ritiro della residenza, il divieto di lasciare il Paese per motivi di sicurezza o il divieto di farvi ingresso.

 

Negli Stati Uniti gli attacchi dell’11 settembre ebbero un immediato e travolgente effetto sulla popolazione di tutto il mondo, lasciando sotto shock anche chi aveva vissuto la tragedia indirettamente. Cosa è previsto negli USA?

Negli Stati Uniti, la nazionalità può essere revocata se un cittadino commette un atto di tradimento contro il proprio paese o se si arruola nell’esercito di un paese nemico.

 

È stata mai affrontata dal nostro legislatore la questione della revoca della cittadinanza concessa agli stranieri?

Nel corso delle passate legislature qualche iniziativa c’è stata ma non si parlava di terrorismo. Ricordo che un disegno di legge proponeva la revoca della cittadinanza concessa agli stranieri nel caso di reati gravi come, omicidio doloso, violenza sessuale, pedofilia, riduzione in schiavitù, associazione per delinquere di stampo mafioso, traffico di droga.

 

Un’ultima domanda. Come pensa si possa risolvere questo problema?

Il terrorismo è un problema europeo e, anche in tema di eventuale espulsione dei terroristi naturalizzati, richiede un approccio e una risposta comune a livello internazionale

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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