Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
di Cinzia Marchegiani
In un’intervista a La Nazione Al Sadr, diplomatico iracheno avverte che il gruppo terroristico ISIS sta progettando di uccidere il Papa Francesco, poiché sostiene l'intervento militare americano in Siria e in Iraq contro lo Stato islamico. Lo stesso Al Sadr mette in guardia della presenza di un califfato in qualsiasi città e quindi anceh Roma, tra le sue fila non ci sono solo arabi, ma membri canadesi, americani, francesi, inglesi e anche italiani tra l'altro capaci all’interno del movimento di istruire per uccidere il sommo sacerdote in qualsiasi occasione e ribadisce:”"Le minacce contro il Papa sono credibili, dichiarazioni pubbliche dello Stato islamico e dei suoi crimini contro il cristianesimo è un fatto”.
Di certo non sarà una news dell’ultimo momento quest’avvertimento ma sicuramente pone i riflettori sulla sicurezza del Papa anche a Roma oltre i suoi spostamenti in ogni parte del mondo. Al Sadr continua:” i membri dell’ISIS hanno passaporti occidentali. E quindi Isis potrebbe ingaggiare questi combattenti per compiere un atto terroristico nei paesi europei». Se pensiamo che le loro sono solo parole, non capiamo la natura della minaccia. Loro dicono: chi non è con noi è contro di noi. O ti converti o sono legittimato ad ammazzarti. E lo fanno davvero: è un genocidio».
La minaccia ISIS è reale..e lo è sempre stata, ma a chiare lettere bisogna far luce su chi ha permesso che questo gruppo terroristico assumesse sempre più potere grazie ai finanziamenti che son partiti anche oltre oceano atlantico…e da quei paesi che a differenza della Russia sembrano non subire sanzioni o quant’altro. Siamo in una bolla mediatica, dove prima si creano i problemi e poi si corre ai ripari annunciando strategie salva pianeta, armando altre guerre..all'infinito. L’inganno perfetto potrebbe funzionare, peccato che rimangono le tracce…A chi va attribuita la responsabilità più grande?
Correlati