Connect with us

Primo piano

MILANO: UN ANNO E 8 MESI PER APPROPRIAZIONE INDEBITA AL FIGLIO DI UMBERTO BOSSI

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura < 1 minutoIl legale di Bossi jr.: “E' una condanna palesemente mediatica e politica”

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto

Redazione
 
Milano – Il primogenito di Umberto Bossi, Riccardo, è stato condannato dall’ottava sezione penale del tribunale di Milano a un anno e otto mesi per appropriazione indebita aggravata per presunte spese personali con i fondi del Carroccio. Riccardo Bossi avrebbe usato infatti i fondi della Lega per fini personali, tali spese ammonterebbero a 158mila euro. In un arco temporale che va dal 2009 al 2011, avrebbe noleggiato auto, pagato rate universitarie, affitto di casa, avrebbe mantenuto l’ex moglie, avrebbe pagato l’abbonamento tv, la luce e il gas e persino il veterinario. Nella requisitoria, il pm aveva citato anche riscontri in merito ad intercettazioni e documenti, compresa la cartella denominata “The Family”.

La cartella fu sequestrata nell’ufficio di Francesco Belsito, ex tesoriere del Carroccio nonché imputato per appropriazione indebita con rito ordinario insieme ad Umberto Bossi e Renzo Bossi. Il legale di Riccardo Bossi ha commentato la condanna: “E' una condanna palesemente mediatica e politica”. La difesa sostiene infatti che Riccardo Bossi: “non ha mai chiesto soldi perché è sempre stato autosufficiente. Solo per un anno e mezzo, quando gli 'saltarono' alcuni contratti di sponsorizzazione nel campo dei rally automobilistici, chiese al padre aiuto, pensando che quelli fossero i soldi di famiglia” inoltre non ha “mai avuto un rapporto diretto con Belsito. Dato che anche per lui era difficile parlare con il padre, sempre impegnato con la politica, si rivolgeva alla sua segretaria, la signora Loredana, o lasciava i documenti per la richiesta di quanto gli serviva in segreteria in via Bellerio. Ma pensava fosse denaro del padre”. 

Continue Reading
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.