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Redazione
Milano – Tragedia nel milanese. Alle ore 23 del 13 aprile, un writer russo di 19 anni è rimasto ucciso da un treno delle Ferrovie Nord, un suo coetaneo italiano è rimasto ferito alla gamba destre, il tutto è avvenuto nella stazione di Greco Pirelli, Milano. Il treno che ha travolto i due giovani non ha arrestato la sua corsa ma ha proseguito il suo viaggio in direzione Sesto S.Giovanni, il conducente non si è accorto di quanto accaduto. Emerge inoltre che i due giovani sono stati colpiti mentre era in corso un raid vandalico. Ad avvertire le forze dell’ordine sono stati i condomini di un palazzo vicino. Il fenomeno è molto diffuso sul nostro territorio, da nord a sud, bombolette spray, cappucci e la notte e copre ogni identità. Il fenomeno è in voga da tanti anni ma sono anche tante le vittime falciate da treni in corsa. Un episodio analogo a quello di Milano è accaduto il 6 agosto del 2015 alla stazione di Arona, in provincia di Novara. Il giovane stava dipingendo un vagone con uno spray e non si è accorto dell’arrivo di un treno merci. L’allarme lo hanno dato alcuni amici del giovane. I suoi amici successivamente hanno urlato a gran voce che il disegno era la sua vita e hanno puntualizzato “Non chiamatelo vandalo, era un bravissimo ragazzo”. Il giovane viveva a Somma Lombarda e la sua famiglia è molto conosciuta poiché il padre è Marco Baccin, un ex ciclista e negli anni 90 è stato tecnico del Comitato regionale lombardo. Dall’associazione Codacons intanto riferiscono che è stata “una morte annunciata” e aggiungono inoltre che era stata denunciata da molto tempo l'invasione in Italia di graffiti e altri disegni realizzati dai writer che appaiono in qualsiasi punto delle città, anche in zone a forte rischio per l'incolumità degli stessi disegnatori. Aggiunge inoltre il Codacons: “Le istituzioni non hanno saputo affrontare e combattere il fenomeno dei writer, lasciando loro carta bianca e la facoltà di mettere in pericolo la propria incolumità. Non è ammissibile che questi "artisti" continuino ad imbrattare beni pubblici rischiando la propria pelle ed arrecando oltretutto un danno alla collettività” e bisognerebbe dedicare ai writer delle aree nelle città per evitare incidenti.
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