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Cronaca

MILANO: RIVOLUZIONE DOLCE PER PIAZZA SCALA

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Tempo di lettura 2 minutiTratti in asfalto sostituiti con la pietra, la creazione di una pavimentazione allo stesso livello e l'eliminazione delle barriere architettoniche

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Redazione

Milano – Una "rivoluzione dolce" per piazza Scala. Si parte "per step", con i tratti in asfalto sostituiti con la pietra, la creazione di una pavimentazione allo stesso livello e l'eliminazione delle barriere architettoniche. Ma la prospettiva e' lo stop al traffico privato e la pedonalizzazione, anzi la "creazione di un'estesa area a pedonalita' privilegiata" nel centro storico. E' una "scelta pacata e giusta", secondo la definizione del vicesindaco Lucia De Cesaris, il progetto vincitore del concorso internazionale di idee promosso dal Comune insieme con Intesa Sanpaolo per valorizzare piazza Scala e renderla piu' vissuta e attraente, anzi un "foyer aperto" fra il teatro, palazzo Marino, la Galleria Vittorio Emanuele e le Gallerie d'Italia. A circa cinque mesi dal suo lancio, oggi a palazzo Marino, alla presenza del sindaco Giuliano Pisapia e del presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli, si sono tratte le conclusioni dell'iniziativa, con la premiazione dei progetti che si sono aggiudicati il podio, con premi da 12mila a 2.500 euro dal primo al quarto classificato. Il vincitore, selezionato fra 209 candidati, e' stato realizzato da un gruppo di giovani progettisti guidati da Pierpaolo Tonin (con Graziano Cavallini, Paola Franceschi, Giacomo Gatto e Davide Vernocchi) e il Comune, con il soccorso di Intesa Sanpaolo, si impegna a un percorso per tradurlo in realta', con un limite di budget di 2 milioni di euro. Alcune delle altre proposte selezionate presentano delle piccole "rivoluzioni" immediate, come lo stop al traffico privato in via Manzoni e in via Case Rotte, lo spostamento della statua di Leonardo o dei tigli che la circondano. Non cosi' il primo classificato, che rispetta il disegno della piazza dato dall'architetto Claudio Portoghesi nel 1991 e propone una soluzione per tappe e a costi contenuti, ma con un obiettivo chiaro: "l'orizzonte finale del progetto – si legge nella relazione – consisterà' nella pedonalizzazione totale del centro storico, come gia' avviene nelle principali capitali europee".

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