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Red. Politica
Milano – Non un programma elettorale, ma “un programma per governare”. Stefano Parisi, candidato sindaco del centrodestra ha presentato così la serie di proposte con anche le prime dieci delibere in cantiere, con cui, se eletto, intende “cambiare la città”. In un incontro allo Spazio Pergolesi Parisi ha descritto punto per punto le sue linee di azione, molte delle quali in realtà già anticipate nei vari dibattiti elettorali condotti finora, come la “rivoluzione digitale” della macchina amministrativa, la reintroduzione dei vigili di quartiere e la stesura di un nuovo Pgt. Tra le novità lanciate ieri invece l’intervento di contrasto alla poverta “su modello di quanto fatto dal sindaco Bloomberg a New York già nel 2007”: cioè, ha spiegato il candidato di centrodestra “dare risorse alle famiglie in difficoltà a condizione che loro si attivino per uscire da una situazione di difficoltà”. “Dobbiamo fare in modo di dare risorse a chi è attivo e vuole uscire dalla povertà – ha sostenuto – altrimenti si entra nel circolo vizioso del sussidio”. Nessuna analogia con il “reddito di cittadinanza” ha tenuto a precisare: “anzi, è proprio il contrario”, ha detto.
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